Le cose da non fare

Se una cosa, anche naturale o a basso impatto ambientale, viene utilizzata ma non funziona, allora inquina e basta… figuriamoci se è anche poco biodegradabile! E comunque i rimedi “casalinghi” che non funzionano allontanano dall’ecobio, perché poi non verranno considerati nemmeno quelli efficaci…
1) CON IL BICARBONATO…
Il bicarbonato di sodio è spesso usato a sproposito o viene consigliato erroneamente attribuendogli proprietà che chimicamente non ha. Il problema è che molti rimedi fasulli sono scritti anche nelle confezioni di bicarbonato dagli stessi produttori!
La cosa certa è che aggiungendo bicarbonato di sodio all’acqua si ha un’idrolisi basica e la soluzione che si ottiene è debolmente alcalina.
Quindi:
Il bicarbonato NON IGIENIZZA: preserva dai batteri solo se in soluzione SATURA, per effetto della sua salinità (infatti la salamoia è un noto metodo di conservazione). Ma non ha questa proprietà se viene usato nel bucato o in lavatrice. Per igienizzare può essere utilizzata l’ACQUA OSSIGENATA (Candeggina delicata o Detergente Smacchiatore Igienizzante) o il PERCARBONATO.
Il bicarbonato NON SGRASSA: per sgrassare ci vogliono i tensioattivi e sicuramente l’ambiente alcalino li “potenzierà”. L’alcalinità del bicarbonato è però blanda, se volete un rimedio efficace per pulire lo sporco grasso eccovi una ricettina facile facile: SPRUZZINO SGRASSATORE:
E’ molto efficace è mi ha “liberato” dai soliti sgrassatori la cui puzza mi prendeva alla gola e mi dava il voltastomaco!
Il bicarbonato NON ELIMINA IL CALCARE: questa cosa gira in continuazione e non la capirò mai!
Il calcare (carbonato di calcio) viene sciolto in ambiente acido, mentre il bicarbonato è una base debole! E infatti serve proprio per neutralizzare l’acidità dello stomaco!(a)
Per togliere il calcare ci vuole l’ACIDO CITRICO.
Si sostiene che aggiungendo il bicarbonato all’acqua si formi meno calcare, questo è vero ma non è una pratica utile per il lavaggio in lavatrice. Infatti, quando l’acqua nella lavatrice viene riscaldata si forma carbonato di calcio (calcare) che, essendo insolubile, si deposita all’interno della lavatrice stessa formando incrostazioni di calcare.
Aggiungendo bicarbonato è vero che una parte del calcio e del magnesio si “sposta” verso quest’ultimo, si forma bicarbonato di calcio, più solubile del carbonato di calcio, ma il carbonato rimane, quindi il problema non si risolve.
Le alte temperature sono il metodo per eliminare la durezza temporanea dell’acqua, dovuta ai bicarbonati di calcio e magnesio:  Ca(HCO3)2 –> CaCO3 + CO2 + H2O, quindi se laviamo con acqua calda sempre calcare precipita appunto nella lavatrice (e se la temperatura aumenta la reazione si sposta a dx)!
Inoltre, lavando con acqua calda, la temperatura degrada il bicarbonato trasformandolo in carbonato di sodio (soda solvay) e quindi il problema viene accentuato invece che risolto: (2 NaHCO3 –> Na2CO3 + H2O + CO2). La soda solvay non ha una azione anticalcare diretta ma indiretta e fa ancora peggio: scambia il sodio con il calcio e diventa calcare vero e proprio che precipita sulla lavatrice e sugli indumenti!
Il bicarbonato NON HA NESSUNA CAPACITA’ AMMORBIDENTE: gli ammorbidenti contengono delle sostanze “antistatiche”, che riducono cioè le cariche elettrostatiche tra le fibre e conferiscono piacevolezza al tatto (un effetto “cosmetico” al bucato). L’altra funzione dell’ammorbidente è dovuta alla sua acidità, che neutralizza l’alcalinità del bucato dovuta al detersivo, ed elimina eventuali tracce di enzimi (potenzialmente allergizzanti). Per questo scopo allora potrà esservi utile l’acido citrico.
Il bicarbonato non contiene queste sostanze ed è una base debole…
(a)  Gli antiacidi sono basi deboli che neutralizzano l’acidità dello stomaco e alleviano i dolori e bruciori provocati dalla presenza di acido cloridrico. Sono preparati contenenti bicarbonato e altri sali di Mg, Ca, Al. Sono eliminati dallo stomaco in meno di un’ora. La loro efficacia è maggiore se presi dopo il pasto: il cibo rallenta lo svuotamento dello stomaco e quindi restano efficaci più a lungo.
NaHCO3 + HCl –> NaCl + H2CO3
H2CO3 –> H2O + CO2
Il bicarbonato trasforma l’acido cloridrico (acido forte) nello stomaco in acido carbonico (più debole) che a sua volta in soluzione si scinde in anidride carbonica (che è un gas, quindi si allontana con la tipica sensazione di digestione). In pratica rimane acqua e sale.
2) CON IL SAPONE…
Mi riferisco alla saponetta classica o quella di marsiglia. Spesso viene consigliata per alcuni usi assolutamente non idonei o addirittura controproducenti.
A prescindere dai gusti di ognuno su come e con cosa lavarsi o lavare, ci sono delle proprietà oggettive del sapone da considerare.
Qualsiasi sapone, anche quello fatto in casa, bio o esotico, ha un pH basico intorno a 9, anche 10 a volte. Inoltre, sciolto in acqua, il sapone si lega al calcio e magnesio e forma dei sali insolubili (la riga molliccia e grigia che si ritrova sul lavello o sulla vasca). Più l’acqua è dura e maggiore sarà questo fenomeno.
Per questi motivi:
Il sapone non va bene per lavare i capelli! si rovinano, diventano stopposi e fragili! Bisognerebbe vederli al microscopio….
Se ci pensate il sapone si usa spesso per radersi, per far scivolare meglio la lama, ma questa  funzione si otterrebbe anche con un lavapiatti che di schiuma ne fa moltissima! In realtà è l’alcalinità peculiare del sapone o della schiuma da barba che apre il pelo (gonfiandolo) e ne riduce la consistenza, così viene tagliato meglio e più facilmente. La stessa cosa succederà ai capelli!
Il sapone (o saponata liquida o lisciva) da solo lava poco e ingrigisce la biancheria: il sapone di marsiglia è certamente ottimo per pretrattare le macchie sui tessuti da mettere in lavatrice. Però poi il detersivo, oltre al tensioattivo, contiene anche dei “sequestranti”, sostanze che appunto “sequestrano” (tolgono) gli ioni calcio e magnesio riducendo la durezza dell’acqua e facendo si che non precipitino sali insolubili sui vestiti.
Quindi lavare i panni con detersivi autoprodotti a base solo di sapone di marsiglia, o scaglie sciolte in acqua oltre a lavare pochino, con il tempo li ingrigisce e li rende appesantiti ed incrostati (perché appunto pieni di depositi insolubili che si fissano alle fibre).
Sicuramente tutti penseranno alla nonna che aveva “splendide lenzuola bianche stese al sole”, allora dobbiamo tenere presente un po’ di cosette:
Le nonne usavano sapone puro direttamente sui tessuti ed esercitavano un’azione meccanica vigorosa chiamata ”olio di gomito”. Non si possono avere risultati soddisfacenti unendo rimedi antichi con le lavatrici moderne. il solo sapone diluito in tutta l’acqua della lavatrice, circa 15 litri, non può fare miracoli…
Il bucato si lavava molto più di rado, quindi era davvero sporco e così si notava molto la differenza dopo il lavaggio, non come noi che cambiamo i vestiti giornalmente e sono pressoché puliti quando vanno in lavatrice, magari puzzolenti e sudati ma non impataccati e infatti per le macchie pretrattiamo.
Il lavaggio con lisciva consisteva nel far bollire la biancheria per ore con cenere e sapone. Quindi già la sola acqua bollente dava una bella botta allo sporco. E poi l’alcalinità della cenere aiutava il sapone. (Non saremo mica pazzi a fare lavatrici a temperature cosi!?!?)
Le nonne stendevano al sole che igienizza e sbianca. Per esempio. le macchie di pupù o di pomodoro che dopo lavaggio sono rimaste sui vestiti, stendendoli al sole vanno via o si attenuano notevolmente perché le sostanze responsabili del colore sono fotolabili (invece spesso in città non abbiamo posti per far asciugare i panni all’aperto oppure lo smog sporca e puzza tutto il bucato…)
In ogni caso il bucato lavato con sapone si ingrigiva a causa dei sali che si depositavano sui tessuti, magari ci voleva più tempo per accorgersene perché non lavavano così spesso e non avevano paragoni con altro detersivo! Adesso i formulatori di detergenti inseriscono i tensioattivi, i sequestranti e gli sbiancanti….
Ecco il video.
3) CON L’ACETO…
L’aceto contiene acido acetico e quindi potrebbe essere utile in tutti quei casi in cui serve acidità per ottenere dei risultati. Esempi: sciogliere il calcare, decalcificare la lavatrice, rendere i capelli più lucenti e morbidi, togliere l’alcalinità al bucato.
L’aceto lo abbiamo tutti a casa, è naturale e commestibile…
Comunque, se il nostro interesse è diminuire l’impatto ambientale delle nostre pratiche quotidiane, eliminando prodotti tradizionali di sintesi, allora dobbiamo essere “precisini” e dire come stanno le cose rigorosamente.
Gli studi di biodegradabilità(*) fanno emergere che è molto meglio usare l’acido citrico piuttosto che l’aceto: infatti l’acido acetico a parità di concentrazione è 53 volte più inquinante del citrico.
Inoltre in un litro aceto c’è solo il 6% di acido acetico, quindi per avere la stessa efficacia anticalcare del citrico c’è bisogno di una quantità superiore di aceto e di conseguenza ci sarà un maggiore smaltimento di bottiglie di vetro (il cui trasporto e riciclaggio è costoso).
L’ aceto è anche più aggressivo verso le superfici metalliche, può portare in soluzione il nikel contenuto per esempio nell’acciaio del lavello e quindi potrebbe causare delle irritazioni o dermatiti.
E’ stato fatto il paragone tra i metalli ritrovati analizzando l’acqua di scarico di 2 lavatrici identiche ma trattate una con aceto e l’altra con citrico. Nel caso del citrico i valori dei metalli sono al disotto della soglia rilevabile, mentre con l’aceto si trovano decine di milligrammi!
Infine l’aceto puzza… insomma meglio lasciarlo per le insalate…
(*) IMPATTO AMBIENTALE TRA ACIDO CITRICO E ACIDO ACETICO
E’ stato realizzato conformemente ai criteri Ecolabel (marchio ecologico di qualità).
Sul sito della UE si trovano i vari parametri della DID List (detergent ingriedients database) usata per ottenere questi numeri.
C’è una DID list parte A con i valori e la parte B con la formula da applicare.
160   Acetic acid             1666,66
115   Citrate and citric acid 31,25
Sono entrambi considerati acidi anidri (puri).
In pratica: per “neutralizzare” un 1% di acido acetico mi servono 1667 litri di acqua, dopo questa diluizione gli organismi acquatici non avranno nessun problema né di natura acuta né cronica. Con l’acido citrico, la quantità di acqua necessaria è pari a 31,3 litri cioè 53 volte meno impattante.
Inoltre il potere corrosivo nei confronti dei metalli dell’acido acetico è superiore rispetto al citrico. Infatti, i test ufficiali per stabilire la qualità o meno di un acciaio inox prevedono proprio l’utilizzo di acido acetico. Pensa a quanto corrosivo è!
4) CON IL PERBORATO…
Questo si che lo usavano le nonne, ma sta fortunatamente scomparendo dal mercato a causa della sua pericolosità.
Il borace ed in generale i sali di boro sono assolutamente da evitare, ma siccome ancora circolano ricette su internet e, ancora più inquietante, qualcuno ancora lo vende, mi sembra il caso di parlarne.
Recentemente sono stati ampiamente studiati e oltre a essere classificati come “tossici” sono anche “pericolosi per la riproduzione degli organismi acquatici”, cioè provocano malformazioni in alcune specie.
Ora, magari non ci importa del pescetto, ma dato che viviamo sullo stesso pianeta, non vorrei che tra poco esca qualche studio pure sugli umani…
Quindi, è per esempio illegale vendere il perborato con la sola croce di Sant’Andrea (simbolo di irritante).
Il perborato era utilizzato come sbiancante/igienizzante nei detersivi perché sviluppa ossigeno durante il lavaggio, ma è stato sostituito dal PERCARBONATO e dall’ACQUA OSSIGENATA, che svolgono efficacemente la stessa funzione ma sono di gran lunga meno impattanti per l’ambiente (l’acqua ossigenata è completamente eco-compatibile, non lascia alcun residuo, infatti si decompone in acqua e ossigeno…)
Per approfondire:
– Fabrizio Zago: chimico industriale, consulente Ecolabel e per molte catene di distribuzione e fabbricanti di detergenti e cosmetici sensibili all’ecologia EcoBioControl
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264 commenti su “Le cose da non fare

  1. Ciao Sara, sto guardando alcuni tuoi video e leggo le tue risposte alle domande, grazie per il tuo aiuto.
    io lavo tutto il mio bucato (tutto colorato) sempre col ciclo “delicati” e sempre a 30 o max 40 gradi e ho usato il winny’s liquido per lavatrice e candeggina gentile per tanto tempo, adesso ero felicemente passata a un detersivo in polvere ecologico, ne metto 40gr + aggiungo 17gr di Percarbonato, 3 gr di Taed e aggiungo alle polveri 10 gocce di olio essenziale di lavanda (consigliata dalla ditta), e come ammorbidente una soluzione di acido citrico al 20%.
    ti scrivo gli ingredienti del detersivo in polvere: (INGREDIENTI: Sodium carbonate, Sodium percarbonate, Sodium methyl ester sulfonate, Alchil glicosidi, Coco glucoside, Sodium lauryl sulfate, Sodium chloride, Sodium citrate, Sodium bicarbonate, Fagopyrum esculentum*, Chenopodium quinoa*, Maltodextrine*, Aqua, Citrus medica limonum extract*, Aesculus hippocastanum bark extract*, Glycyrrhiza glabra extract*, Achillea millefolium extract*, Equisetum arvense leaf extract*, Pyrus malus*, Citrus dulcis, Potassium cocoate, Triticum vulgare germ protein*, *INGREDIENTI DA AGRICOLTURA BIOLOGICA)
    C’è scritto che è efficace già a 30 gradi, ma tu dici sempre che il det. in polvere va usato solo sopra i 40… ho provato anche a scioglierlo in una brocca d’acqua calda prima di inserirlo in lavatrice, ma ho letto che hai detto che il percarbonato perde efficacia…
    Mi spiacerebbe dover tornare al detersivo liquido perché amo la profumazione delicata di fresco pulito di questo detersivo unito all’olio essenziale di lavanda che si sente forte quando tolgo il bucato e piano piano scompare asciugandosi…
    – Volevo chiederti se questo detersivo in polvere + percarbonato + taed posso continuare ad usarli così, dato che tutte e 3 le confezioni dicono che sono efficaci già a basse temperature…
    – E poi volevo chiederti se è vero ciò che mi ha detto l’idraulico, e cioè che il detersivo in polvere intasa i tubi e crea danni, ha detto che anche se lo sciolgo può risolidificarsi nelle tubature… non so se si riferiva ai detersivi in polvere inquinanti dei supermercati che contengono piombo e schifezze oppure se si riferiva anche a quelli ecologici e biodegradabili nel tempo…non vorrei creare danni alle tubature abitando in condominio, anche le foglioline delle erbe presenti nel detersivo ho paura che intasino perché sciogliendo il detersivo nella brocca, quelle non si scioglievano….
    Tu che mi consigli?
    È un buon prodotto, eco che posso usare per lavaggi delicati a 30 e 40 gradi e che non intasa i tubi?
    Ti ringrazio molto.

    1. ciao Marianna,
      innanzitutto smetti di spendere soldi per l’olio essenziale da metter in lavatrice…te ne sei accorta anche tu che tanto il profumo non resta sui panni e il motivo è chimico e lo spiego su un video che forse ti è sfuggito https://youtu.be/8yjabmy0e_U
      Se ti piace il profumo dell’olio essenziale mattine alcune gocce in un po’ di carta assorbente e lasciale nei cassetti..quando li apri senti il profumo.
      Ho visto poi la composizione del detersivo…tutti quegli estratti non servono ad un tubo in lavatrice (addirittura le foglie!?!?!)…e tutto quello che non serve inquina. E non vorrei che te lo fanno pure pagare tanto!
      Se davvero vuoi un prodotto ecologico (perchè il suo impatto è calcolato scientificamente) e che davvero lavi, acquista gli Ecolabel (il marchio garantito dall’UE), lo trovi in tutti i supermercati e anche discount. Qui due video che spiegano il marchio e come riconoscere un detersivo davvero sostenibile https://youtu.be/y_mT3Hm19c8 e https://youtu.be/P9ZjYaao6rU
      Altra cosa: quando scrivono che è attivo già a basse temperture dicono una mezza verità (e certificherebbero pure la madre per vendere). Se il percarbonato lo lasci in ammollo tutta la notte in acqua fredda certo che igienizza…perchè lì entra in gioco il tempo (non la temperatura). La tua lavatrice fa un ciclo di lavaggio che dura tutta la notte? non credo.
      E ovviamnete non puoi scioglierlo prima, non perchè lo dico io, ma perchè lo dice la chimica…lui in acqua si decompone, ma l’ossigeno igienizzante e sbiancate vola via dalla brocca e non va sui panni…
      Ma perchè ti vuoi ostinare a usare il polvere a basse temperture?
      Ha ragione “parzialmente” il tecnico: i detersivi in polvere intasano se usati a basse temperature, perchè appunto NON si sciolgono, non perchè sono inquinanti. Ecco perchè scrivo che il polvere va usato a temperature sopra i 40, sia per attivare davvero il percarbonato (con taed), sia perchè sennò non si scioglie.
      Io sceglierei il detersivo liquido o in polvere secondo un criterio che spiego qui https://youtu.be/y_mT3Hm19c8
      Ciao Sara

      1. Grazie infinite per la tua risposta velocissima e molto dettagliata, guarderò i tuoi video e cercherò di imparare…grazie di cuore!

      2. Ah dimenticavo Sara, volevo anche sapere se ho fatto bene a sostituire il docciaschiuma con la saponetta di Marsiglia (ingredienti: Olea Europaea Fruit Oil, Aqua, Sodium Hydroxide, Olivae Oleum Virginale), ho visto che la sconsigli per i capelli, ma invece può andar bene per lavare il corpo in doccia al posto del bagnoschiuma?
        Grazie infinite!
        P.s.: Ho comprato da questa ditta anche lo shampoo e il balsamo solidi, ma immagino che siano “bufale” anche questi prodotti come le erbe sul detersivo!
        Adesso devo finire 2 sacchetti, spero di non fare danno alle tubature!

        1. Innanzitutto ognuno si lava come gli pare…però, il problema di lavarsi con sapone di marsiglia in tutto il corpo è che questo detergente è alcalino, con pH molto diverso dalla pelle (che invece è acidula) quindi crea stress alla pelle a riportare il pH giusto. Può essere utile in alcuni casi, come descrivo nell’articolo dedicato https://www.mammachimica.it/sapone-e-saponificazione/
          Non è che lo sconsiglio io sui capelli, lo dice la chimica! li rovina, perchè è alcalino..la chimica è una scienza esatta.
          E in oltre, se il tuo problema sono gli intasamenti di tubature, con il marsiglia potresti aumentare il problema, proprio per i residui che naturalmente crea soprattutto con acqua dura.
          ciao Sara

  2. ciao Sara, intanto ti ringrazio perchè mi hai aperto un mondo, la mia idea ora è di smaltire quello che ho in casa e conservare i contenitori per farmi da sola i detergenti/disinfettanti/sbiancanti ecccccc… seguirò le tue ricette ma ho molti dubbi . una cosa che mi mancherà sicuramente sarà il profumo, amo i profumi e non so se le tue ricette lascino un buon odore , per buon odore non intendo necessariamente profumo, ma odore di pulito e fresco, non quell’odore che resta nel bucato se non uso ammorbidente, soprattutto nelle cose scure e nelle spugne (credo tu sappia di quello che sto parlando)… esistono delle sostanze “rinfrescanti” di odori?. inoltre ho una lavatrice da 13kg quindi dovrei mettere davvero molti prodotti e ci sarà da ridere con le dosi. è anche per questo che ti chiedo se esiste una lista di materie prime da avere a casa per partire, sto facendo il carrello su un sito (non so se posso dire il nome) vorrei partire dalle basi e avere tutto il necessario indispensabile per fare un buon lavoro . non vedo l’ora di provare le cose che dici, sia per le spugne e gli scuri che puzzano, la puzza di sudore che non si toglie e gli aloni che restano dai deodoranti (che odio da morire e rovinano tutto), gli strofinacci da cucina che sembrano vecchi già dopo pochi lavaggi perché macchiati e nemmeno la candeggina li pulisce. ho moltissima confusione e credo che dovrò fare delle stampe da tenere a portata di mano per non confondermi. ho visto un sacco di video tuoi in pochi giorni , una vera scorpacciata ( ma ora non ci capisco più nulla sono troppo confusa). se esiste questa lista di ingredienti ti prego dammi un link e procedo all’acquisto…. sto già parlando di te con le mie amiche… speriamo di contribuire anche ad alleggerire nel nostro piccolo il nostro mondo e le nostre vite . buone cose e grazie di tutto di vero cuore. Alexia

    1. ciao e benvenuta!
      E’ normale essere confusi…il mio blog è on line da più di 10 anni e ho fatto più di 80 video…c’è molto da spulciare. E troverai tutte le “risposte”, dalle magliette alonate o che puzzano, agli asciugamani e strofinacci. Ti anticipo che il trucco affinchè asciugamani e strofinacci siano perfetti, non puzzosi e non vecchi da subito è lavare a 60gradicon un buon detersivo in polvere, che contenga percarbonato. Vedrai che resteranno più nuovi che lavandoli blandamente.
      E per le magliette a volte il problema è proprio come ci si lava…se ci si lava bene basta un po’ di bicarbonato come deodorante per stare a posto tutto il giorno, pure d’estate (i deodoranti che pronmettono di non puzzare per 48h ovviamente devono essere mooolpo persistenti, e così dalle magliette non li togli nemmeno se piangi…
      Cmq, non ho una lista e non faccio pubblicità, perchè non sono un influencer, nessuno mi paga…ma di certo fondamentali sono deteresivo piatti, citrico, percarbonato, perossido e solvay.
      Per il profumo bisogna farsene una ragione: il profumo NON lava, NON serve a nulla al lavaggio e tutto quello che non serve, se aggiunto, inquina e basta. E infatti non esistono ammorbidenti a marchio Ecolabel (la certificazione europea), perchè non passerebbero mai il calcolo scientifico.
      I detersivi di mammachimica profumano del detersivo piatti che userai (se profuma) e poi i panni, se lavati con criterio, alla temperatura giusta, con il prodotto giusto ecc., “profureranno” di pulito, cioè NON puzzereranno. Se le tue spugne puzzano se non usi l’ammorbidente, significa che sbagli lavaggio…e non puoi però coprirlo con il profumo…
      Buona visione e buna lettura di Mammachimica, e se hai bisogno di info scrivi!
      ciao Sara

      1. grazie mlle della risposta, che velocità 🙂
        quindi con questi soli ingredienti posso fare tutti i tuoi detersivi? liquidi, in polvere , da spruzzare e pretrattare? grazie. ho faticato molto a trovare il perossido a 130 volumi….
        per il profumo me ne farò una ragione , l’importante che sappiano di pulito . non intendevo un link per acquistare ma un link dove magari spieghi le cose necessarie appunto per produrre tutti i detersivi ecc…. ci mancherebbe so che non si possono fare nomi .
        a presto e grazie ancora, ti aggiornerò e sicuramente ti consulterò ancora 😉

        1. secondo me la cosa migliore è decidere COSA vuoi preparare e poi vedere se hai gli ingredienti…e vedrai che sono sempre i soliti…gli stessi di quelli commerciali (che però poi ne aggiungono altri per “rienpire” e che in realtà spesso non servono…).

        1. che è un ottimo additivo al percarbonato, per farlo attivare meglio e a temperature più basse (dai 40° comunque).
          Alcuni percarbonati in commercio già lo comprendono, altri no e lo puoi acquistare a parte.
          ciao Sara

          1. ok grazie mille. per ora allora prenderò quelli che mi hai detto nella prima risposta . baci e buon proseguimento Alexia

  3. Ciao, ti prego aiutami. Sono fortemente allergica alle fragranze e agli aromatici dei profumi,detersivi e ammobidenti che rimangono attaccati ai tessuti di abbigliamento e biancheria (e poi nell’aria di casa). Come faccio ad eliminare totalmente le fragranze dai vestiti?
    Rilavarli più volte con un detersivo che tollero e lasciarli all’aria e sole per più giorni purtroppo non è bastato.
    Sono disperata perché non posso piu né stare in casa, né vicino loro.
    Grazie per i suggerimenti che mi darai.
    Anna

    1. Mi dispiace ma purtroppo è quasi impossibile…devi aspettare a fare più lavaggi.
      L’unico rimedio è NON comprare ed usare detersivi con profumazioni (potresti per esempio autoprodurti quelli di Mammachimica), oppure usare gli Ecolabel, che hanno profumazioni molto limitate (perchè devoo stare dentro i limiti di impatto ambientale e i profumi inquinano…ecco perchè ecolabel ne usa meno).
      E in assoluto MAI usare ammorbidente commerciale profumato: sono creati apposta con molecole che devono stare attaccate ai tessuti per mesi.
      Ciao Sara

  4. grazie per l’articolo informativo. circa 5 anni fa mio padre per errore si è lavato le meni con soda caustica in scaglie credendo fosse sapone. subito ha avvertito un bruciore e si è lavato le mani. fortunatamente dopo qualche giorno le bruciature lievi alle mani sono guarite. da circa 2 anni pero ha un problema serio alle mani che si spellano con facilità fino a sanguinare. al momento ha eseguito diverse visite dermatologiche le quali non hanno saputo il motivo di tale perdita di pelle e ha provato diverse creme e medicine che non hanno dato risultato. secondo lei è possibile che la perdita di pelle sia dovuta al contatto avuto anni prima con la soda? grazie

    1. La soda agisce subito e saponifica i grassi, quindi è ovvio che ti “mangia” letteralemnte le mani. Di certo le rovina e dorse, non essendo più giovane il ricambio cellulare è più lento che un bambino…ma non so se è ancora colpa della soda, mi dispiace, non sono un dermatologo.
      Ciao Sara

  5. ciao, ho una domanda:
    ho fatto dei lavaggi in lavatrce con detersivo liquido e aggiungendo un pò di candeggina (nello scomparto per l’ammorbidente). Utilizzandoli insieme. E’ nocivo? Si può fare? il detersivo contiene tensioattivi non ionici e anionici e sapone.
    Leggo che non si dovrebbero mescolare nulla con la candeggina, ma non trovo info rispetto a questa formulazione specifica.
    Grazie in anticipo!

    1. ciao, innanzitutto quando parli di candeggina cosa intendi? la tradizionale a base di ipoclorito? Ne parlo qui https://www.mammachimica.it/glossary/ipoclorito-di-sodio/
      E cmq, cosa molto più grave, MAI mettere detersivi o candeggianti nello comparto dell’ammorbidente: significa che vengono prelevati all’ultimo risciacquo e non vengono risciacuqti da altra acqua. Così te li ritrovi sui panni che andranno a contatto della tua pelle…

      1. Buongiorno, sto lavando delle lenzuola da corredo bianco che presentano macchie del tempo, non sono mai state usate, aprendo la cassapanca le ho trovate con macchie marroni diffuse. Le ho messe in ammollo con sale e bicarbonato, ma le macchie più resistenti non si tolgono. Ho fatto un prelavaggio di sola candeggina, e il lavaggio a 60 gradi, sembravano sparite ma poi stese sui fili il risultato non mi soddisfa. Gentilmente mi può fornire dei suggerimenti?

  6. Buongiorno, complimenti per l’impegno e la diffusione di informazioni utili. A volte provo a fare saponi, detersivi e detergenti vari seguendo le sue ricette e mi è venuta una curiosità. È possibile unire la soda Solvay (che insieme al sapone per piatti, uso già come detergente) e l’alcool per avere un prodotto pulente e igienizzante? Oppure faccio scoppiare casa ? Grazie se vorrà rispondere.

    1. Ciao e gfrazie dei complimenti!
      Però l’alcool igienizza solo ad alcune concentrazioni…come ci ha insegnato la panddemia e non è il max da respirare ( ho scritto un articolo anche apposito).
      Per igienizzare meglio affidarsi al perossido o al percarbonato (con tutte le accortezze dal caso che puoi trovare sul sito o nei video sul mio canale youtube: https://youtu.be/9bf_aHysisE https://youtu.be/TnV9b8dTp-I
      ciao Sara

  7. Ciao Sara, grazie per gli utilissimi consigli!!! Ho bisogno di aiuto per un errore che ho fatto nel caricare la vaschetta del sale nella lavastoviglie..ebbene, ho svuotato una scatola quasi intera di additivo igienizzante in polvere per bucato scambiandola per sale…la mia sbadataggine….come faccio a toglierlo? può danneggiare lavastoviglie?

    1. putroppo ho vito questo messaggio solo ora!
      si devi toglierlo in qualche modo!
      chissà che c’era nell’additivo.. potrebbe danneggiare la resina

  8. Ciao grazie mille per i fantastici consigli, le tue spiegazioni sono veramente utili. Vorrei chiederti consiglio circa il lavaggio del bucato in lavatrice. Il mio problema è che per diversi mesi dovrò usare l’acqua del pozzo che è salata. Finito il lavaggio cerco di fare ai tessuti delicati ed elastici un breve ammollo/risciacquo con acqua potabile. Ho pensato ai saponi che usano sulle barche, ma dove mi trovo non è reperibile. Cosa mi consigli per pulire in maniera efficace e non danneggiare i tessuti? La candeggina per colorati potrebbe andar bene?

    1. ciao,
      i saponi usati nelle basche a volte sono una bufala…(ho fatto un video sui bagnoschiuma in tale senso https://youtu.be/yzVSSyJ8KsY).
      Non so se ce ne siano di efficaci per il bucato.
      La cosa importante sarebbe fare almeno l’ultimo risciacquo non salato.
      E mi raccomando non usare per lavare solo sapone tipo marsigli, con l’acqua salata otterresti panni ancora più duri, pesanti e grigi.
      Usa un buon detersivo liquido e se devi avere una maggiore igienizzazione va bene la delicata.
      Ciao Sara

      1. Ciao Sara ti avevo scritto un altro messaggio collegato al primo ma non lo trovo. Ti chiedevo, sempre collegato alla mia situazione (acqua salata x fare il bucato) se aveva senso usare l’acido citrico come ammorbidente e se il detersivo in polvere sciolto in acqua bollente può funzionare come il liquido. Grazie mille per il tuo tempo

    2. Domanda magari sciocca, se io sciolgo il detersivo in polvere per lavatrice con acqua calda sopra i 60° a quel punto è un detersivo liquido? Ha senso mettere l’acido citrico nella vaschetta dell’ammorbidente o visto che l’acqua è salmastra perdo il mio tempo? Grazie ancora per il tuo tempo e complimenti vivissimi

      1. – no. Il det in polvere sciolto prima perde efficacia (perdi l’azione del percrbonato nel bicchiere anzichè in lavatrice)
        – se l’acqua è salmastra sarebbe meglio fare l’ultimo risciacquo con acqua dolce

    3. Buonasera. Ma se il bicarbonato non funge da ammorbidente, come mai quando lo uso la roba mi diventa parecchio morbida?

      Comunque visto che sembra non funzionare niente o essere inquinante, per togliere macchie intense di sebo (di capelli e viso) da tessuti colorati? Quali idee potrei usare? Dicono che i detersivi ormai fanno tutto da soli eppur non mi tolgono le macchie nemmeno in dosi per molto sporco e con acqua molto calda (60 gradi)

      1. Ciao! Il fatto che il bicarbonato non ammorbidisce non lo dico io, lo dice la chimica: per ammorbidire ci vogliono tensioattivi cationici e il bicarbonato non li ha. Però magari tu hai acqua dolce o usi l’asciugatrice e i panni vengono automaticamente morbidi.
        E non è vero che “non funziona niente”. Se usi gli ingredienti giusti e le modalità giuste i panni vengono puliti eccome!
        I detersivi erò non fanno tutto da soli…ci sbomballa di pretrattanti la pubblcità…
        Cmq, forse leggi mammachimica da poco. Ho fatto un sacco di video/articoli che spiegano le cose che chiedi. Se ti interessa ecco qualche video da vedere per approfondire:
        https://youtu.be/4i4wxC9tzS4
        https://youtu.be/G2btlWgdqsE
        https://youtu.be/7UekwAX6fPE
        https://youtu.be/kSX6V0ndW2U
        https://youtu.be/ki_NaOLCGtA
        https://youtu.be/TnV9b8dTp-I
        https://youtu.be/5ikw16oyMTw

      2. Grazie Sara per tutti i tuoi consigli! Io vorrei chiederti cosa possiamo utilizzare per lavare e igienizzare bene a secco un tappeto grande… può essere utile anche solo la vaporella? Grazie

  9. ciao Sara, ho trovato per caso il tuo canale su youtube e poi anche il sito, mi sembra finalmente di venirne a capo grazie alle tue esaustive spiegazioni… purtroppo anche io ho seguito ricette sbagliate ma adesso mi sto attrezzando per fare le cose in maniera corretta ovviamente grazie a te!!!
    vorrei farti una domanda perchè non riesco a trovare nulla in proposito sul web(anche se ormai non mi fido più di cio che leggo)
    la lisciva in polvere che si trova sul mercato è carbonato di sodio? io ne ho comprato una che indica carbonato di sodio e acqua, come ingredienti… mi chiedo quindi se sia la stessa cosa della soda solvay
    grazie mille per la tua risposta

    1. benvenuta!
      se è scritto carbonato di sosio negli ingredienti, sì, è la così chiamata soda solvay.
      Mi sembra solo strano che se è in polvere ci sia scritto acqua…
      Ciao Sara

      1. Beh in effetti suona strano anche a me, in realtà, non è scritto chiaramente ma c’è una sorta di immagine
        È possibile che ci sia l’acqua tra gli ingredienti (forse) perché sulla confezione è riportato “lisciva cristallina”?
        Come al solito confusioneeeeee

    2. Ho scoperto solo ora questo sito e me lo memorizzo, troppo forte ! Finalmente un’informazione scientifica da parte di persone preparate, sono stufa di leggere post su Google che con titoli altisonanti pubblicizzano dei miscugli fatti in casa per risolvere problemi di pulizia o di cosmesi, senza alcuna spiegazione scientifica, e infatti di norma non funzionano. Quindi molte grazie, adesso vi consulterò spesso !

      1. Benvenuta e grazie del bel messaggio!
        Allora divulgami, così da scalzare i siti fuffa!
        E cmq Mmmachimica sono solo io…Sara Alberghini…non c’è nessun altro 🙂
        Ciao Sara

  10. Nella ricerca di essere meno impattante possibile sull’ambiente sono capitata per caso in questo blog e sul tuo canale YouTube. Posso solo dire infinite grazie per il tuo impegno e per mettere a disposizione di tutti le tue competenze e conoscenze. Sto provando uno ad uno i tuoi consigli e le tue ricette, sto riuscendo a “convertire” anche mia mamma all’inizio scettica sull’efficacia!

  11. buongiorno! grazie infinite davvero, per le informazioni e la cura
    ho letto qui tantissimi articoli e tutti i commenti sotto … ma sono costretta a chiedere specificatamente una cosa riguardo la ‘CANDEGGINA DELICATA’ {la mia é Perossido di Idrogeno + tensioattivi + acido citrico e alcoligrassi ecc.. di Pierpaoli\bio, ma la domanda può riguardare anche altre candeggine delicate, quindi ossigeno attivo + tensioattivi ed eventualmente acido citrico…}:

    dosando DETERSIVO LIQUIDO LAVATRICE in una pallina + CANDEGGINA DELICATA in un’altra, x il lavaggio in lavatrice:

    1️⃣ I TENSIOATTIVI{e\o gli alcoligrassi…ecc…} rispettivamente nei due prodotti, CHE SONO DIVERSI, una volta sciolti nell’acqua di lavaggio, SONO COMPATIBILI TRA LORO? e poi:
    2️⃣ L’ACIDO CITRICO DELLA DELICATA, NON INTERFERISCE CON IL DETERSIVO LIQUIDO, DISGREGANDO I GRASSI? e cmq,
    3️⃣ I TENSIOATTIVI della delicata NON SI DISGREGANO a contatto col perossido e il citrico, essendo inseriti nella formulazione del suo flacone?
    4️⃣ facendo due lavaggi SEPARATI degli stessi indumenti, prima con il detersivo liquido e poi con la candeggina delicata, essendo essa priva d sequestranti{forse} non é che poi, nel secondo lavaggio restano i residui o lo sporco o i sali insolubili o i metalli o variedeventuali sui vestiti visto che nella formulazione della delicata non credo ci sia tutto quanto serve x lavare bene come scrive lei nell’articolo dei componenti necessari nei detersivi.

    chiedo scusa se faccio confusione, ma ci penso da una settimana e non ne vengo a capo!
    grazie infinite
    Elena

    1. ciao,
      posso rispondere no a tutte le domande.
      Non si distruggono i tensioattivi, il citrico non interferisce (è troppo poco), i sali insolubili non si formano (quelli si sformano solo con i sali sodici o potassici, che nella delicata non ci sono).
      L’unica cosa che devi stare attenta è se il detresivo ha enzimi, perchè questi la delicata le distrugge subito e così non fanno il loro lavoro. Quindi, se il detersivo è ienzmatico puoi fare come descritto qui: https://www.mammachimica.it/glossary/enzimi/
      ciao Sara

      1. grazie! quindi procedo addizionando in un unico lavaggio: detersivo liquido + candeggina delicata se non ci son enzimi nel detersivo, altrimenti faccio due lavaggi separati. ok? ho capito tutto giusto? grazie infinite!

        1. no..se il detersivo ha gli enzimi devi fare come scritto nel link che ti ho indicato sull’altro messaggio…

  12. Buongiorno Sara, davvero grazie per tutta la tua conoscenza che condividi con noi attraverso il tuo sito davvero ben fatto. Avrei una domanda sullo spruzzino sgrassatore… se il carbonato di calcio serve per aumentare il pH e rendere più efficaci i tensioattivi, potrebbe essere sostituito dalla soda caustica? Ovviamente ce ne andrebbe di meno, ma dovrebbe lasciare meno residui e dare meno problemi di ri-cristallizzazione. Oppure la potassa caustica (che però costa di più)? Eventualmente in quale quantità per ottenere lo stesso pH?

    Grazie!

    1. Grazie per i complimenti!
      Ma NON usare la soda caustica, è una sostanza pericolsa da maneggiare e in questo caso NON serve. Ti porterebbe ad un pH estremante alcalino con il pericolo di rovinare le superfici. Il carbonato di sodio fa egragiamente il suo lavoro.
      A me non mi si riscristallizza…se hai pazienza e la fai sciogliere bene, la soluzione rimane liquida.
      ciao Sara

  13. Ciaoseguo sempre con grande interesse il tuo lavoro vorrei delucidazioni alla luce di quanto emerso sulla fabbrica Solvay e di conseguenza sull’uso della soda. Possiamo trovarla di altre marche? Io la consigliavo come ecologica ma visto quanto emerge dalla produzione non so …. consigli?

    1. Ciao,
      mi dispiace ma non so cosa sia successo alla fabbrica..però temo che tutto il carbonato di sodio sia prodotto dalla stessa ditta e poi venduto senza marca esplicita.
      Ciao Sara

  14. Ciao, ho trovato una ricetta per fare il ramen che prevede 1,5 g di catbonato di sodio a porzione. Potrebbe causare problemi di salute? È commestibile?

    1. sicura che non devi usare il bicarbonato di sodio? perchè il carbonato di sodio è parecchio alcalino…non credo proprio sia il caso di mangiarlo!
      Ciao Sara

  15. Ciao. Domanda sull’aceto. Ho in casa qualche litro di vino rosso passato ad aceto☹️. Che uso ne posso fare? Nel wc?? Oppure?
    Grazie
    Ps mi alterno tra il tuo blog e quello di Zago e mi perdo ogni tra le mille informazioni che date

    1. Ciao,
      come ben sai se leggi anche il forum di Zago, l’aceto è impattante sull’ambiente e corrode l’acciaio
      Secondo me l’unica cosa da farci è mangiarlo con l’insalata…
      ciao Sara

      1. Ciao Sara, innanzitutto grazie per il tuo impegno. Sei un faro che fa luce su convinzioni errate radicate.
        A tal proposito, mi è stato suggerito di inserire 1 cucchiaio di carbonato di sodio assieme al detersivo nella vaschetta della lavatrice, per azione smacchiante e sgrassante. Preferisco chiedere conferma a te….il mio dubbio è che si produca maggior residuo calcare e si possa danneggiare la lavatrice…

        1. ciao e grazie per il messaggio, magari essere un faro! a me sembra che in tv e sul wweb impazzino soprattutto molti ignorantoni in chimica….
          Cmq, il carbonato di sodio non smacchia (per quello devi aggiungere percarbonato).
          Il carbonato di sodio disgrega i grassi, ma si deve sciogliere, quindi puoi aggiungerlo al detersivo, ma poi devi lavare sopra i 40, sennò non si scioglie e te lo riprovi sui tessuti.
          Ti consiglio di vedere il video sul detersivo lavatrice in polvere, in cui spiego gli ingredienti e la temperatura https://youtu.be/OpO7UTBT-t4
          ciao Sara

  16. Salve, volevo sapere una cosa. Ho appena iniziato a leggere il vostro libro e per quanto riguarda i detergenti avrei una domanda. Se io uso una soluzione contenente lisciva potrei pulire dei sacchetti di plastica delle patatine o è meglio usare ipoclorito di sodio direttamente? Vorrei provare con la lisciva perché vorrei mostrare a degli adolescenti l utilizzo di questo prodotto basico. Visto che è per un progetto ecologico di sostenibilità ambientale ho pensato che la lisciva potrebbe essere più indicata per rimuovere l unto, eliminate possibili batteri e poi usare la suddetta plastica pulita per creare poi un bidone per la differenziata. Vi ringrazio.

    1. Ciao Andrea,
      per pulire plastica contenente grassi e oli certamente è una buona idea usare un detergente alcalino (anche l’ipoclorito lo è ma non è certo ecologico, quindi lo sconsiglierei assolutamente se devi fare un progetto di sostenibiltà). ma l’alcalinità non basta, per lavare servono anche i tensioattivi.
      No so cosa intendi per lisciva…la vendono ma ognuno mette quello che gli pare.
      Secondo me puoi usare lo sgrassatore cenerino, super efficace, eonomico ed ecologico, a base di cenere e det piatti (magari ecolabel così è sicuramente eco ed efficace).
      Oppure quello preparato con solvay (carbonato di sodio che trovi a prezzi bassi in ogni supermercato) e dete piatti.
      Trovi tutto nel fai da te.
      Però non ho capito perchè vuoi lavare i sacchetti di patatine…sono molto unti, non so se sia più ecologico comunque sprecare tensioattivo ed acqua per lavarli o gettarli.
      Ma immagino che a scuola ce ne avete tanti nel secchio…
      Ciao Sara

      1. Grazie Sara, ogni giorno che passa mi destreggio sempre di più tra i pochi, ma efficaci ingredienti base su cui preparare i tuoi meravigliosi detersivi!
        Intraprendere questa strada mi ha reso orgogliosa di contribuire a quella che chiamano sostenibilità per il nostro pianeta senza abboccare a falsi miti.
        Aggiungerei sostenibilità consapevole.
        Grazie dei tuoi consigli professionali.

  17. Buongiorno Sara
    Ho trovato una ricetta per lavastoviglie: 500 grammi di detersivo piatti e 500 di aceto. Vorrei chiederti se questa ricetta potrebbe funzionare e se è sì come posso sostituire l’aceto? Vorrei chiederti la diluizione dell’acido citrico in acqua. Grazie e complimenti per il sito.

    1. Ciao e graziwe dei complimenti. Ma l’aceto come ho scritto milioni di volte e dato anche i calcoli scientifici è inquinante e corrosivo e soprattutto non lava, quindi non serve a nulla in quella ricetta. Inoltre rischi di buttarla la lavastoviglie con tutta la schiuma che produce il detersivo piatti. Per tutti gli altri usi dell’acido citrico, che sostitisce l’aceto (ma anche questo non servirebbe nulla in quella ricetta che hai scritto) trovi l’articolo dedicato qui sul sito e anche tutte le ricette nel fai da te.
      Ciao Sara

  18. Ciao,
    è utile ed ha benefici sciogliere bicarbonato puro in acqua a temperatura ambiente per ammollo breve (30/60 minuti) di ortaggi e verdure ed eventualmente quali sono le dosi della soluzione?
    Inoltre un risciacquo non completo (con presenza di residui di bicarbinato) della verdura che rischi comporta per la salute e/o qualità dell’alimento se la verdura viene bollita?
    Grazie in anticipo della risposta e complimenti per il blog!

    1. Grazie dei complimenti ma scusa ma non ho capito la domanda…
      Come già scritto nell’articolo il bicarbonato non igienizza. Se vuoi igienizzare la verdura/frutta devi usare anche un ossodante, tipo l’acqua ossigenata, c’è l’articolo dedicato nelle https://www.mammachimica.it/pilloledichimica/ (come lavare la verdura in gravidanza).
      E cmq i residui di bicarbonato non fanno certamente nulla alla salute..è usato anche negli alimenti (come scritto nell’articolo) nei lieviti, digestiv, ecc.
      Ciao Sara

      1. Cara mamma chimica, grazie per l’articolo molto utile! Io sto eliminando i tradizionali detergenti, sia per lavatrice che lavastoviglie e lavaggi a mano. Uso dei microrganismi differenziati per varie funzioni e faccio un detergente con le scorie dei limoni estratti che poi macero per 3/4 giorni e unisco a una tazzina di aceto d’alcool e di alcool di casa. Questo filtrato mi pulisce davvero quasi tutto, e dove non arrivo uso la soda Solvay oppure frego con la cenere del camino. Nella lavastoviglie uso i microrganismi e do una spruzzata con l’aceto bianco, e viene tutto molto pulito. In lavatrice i bianchi però non ce la fanno bene con solo i microrganismi e così a volte uso un detergente a basso impatto ambientale e ahimè aggiungo un pochino di ipoclorito di sodio. Ciclicamente faccio lavaggi nella lavastoviglie nella lavatrice con l’acido citrico ad altissima temperatura. Pulivo le tubature con la reazione bicarbonato e aceto, ma penso che tu abbia un altro suggerimento.
        Ora che ti ho conosciuta, farò certamente degli esperimenti, ma non essendo io una chimica, ora la mia domanda per te è come migliorare e massimizzare queste strategie ed evitare di aggiungere tensioattivi nell’ambiente e l’aceto.
        Grazie infinite, Alessandra

        1. Ciao Alessandra,
          intanto complimenti a te che vuoi imparare.
          Innanzitutto, premesso che uno lava come gli pare, ti consiglio di vedere l’articolo https://www.mammachimica.it/glossary/microrganismi-effettivi/
          Putroppo le evidenze scientifiche mostrano che i microorganisi e questi intrugli di limoni, ecc. non lavano nulla…probabilmente è solo lo sfregamento che lo fa. Pulisci meccanicamente. Ma non detergi e non igienizzi (e ifatti poi usi solvay e cenere).
          Per lavare ci vogliono i tensioattivi e per igienizzare ci vuole un ossidante.
          Di tensioattivi ce ne sono di poco impattanti, non ha senso non usarli per il bucato o le altre pulizie.
          E poi è curioso che prepari questi intrugli e poi usi l’ipoclorito, così impattante e poco salutare. L’ossigenata invece è assolutamente ecologica e ti può far abbandonare l’ipoclorito (per esempio usando la candeggina delicata che non è altro che il mio detergente smacchiatore igienizzante).
          Per fare la manutenzione della lavastoviglie ottimo il citrico, ma non servono altissime temerature, si sciolgi molto facilmante in acqua.
          Comunque, se vuoi davvero fare le pulizie in modo ecologico usa i detergenti che preparo io o quelli commerciali a marchio Ecolabel https://www.mammachimica.it/ecolabel/ o Ecobiocontrol. Sarei sicura di lavare e impattare poco.
          L’aceto non lava ed è inquinante, non lo dico io, ma i calcoli scientifici che puoi fare anche tu, con le tabelle dell’unione europea o trovarli in quest articolo https://www.mammachimica.it/imapatto-ambientale-aceto-vs-citrico-il-calcolo-scientifico/ ma lo puoi sostituire appunto con il citrico.
          Insomma, stai tranquilla che anche usando cose che funzionano, senza fare intrugli strani, farai un favore all’ambiente.
          Ciao e buona lettura
          Sara

  19. Ciao ho fatto il detergente per il bucato sciogliendo le scaglie di Marsiglia e aggiungendo bicarbonato di sodio e olio essenziale, si addensato molto. Posso aggiungere dell’alcol?
    Per quanto riguarda il dentifricio fatto con olio di cocco e bicarbonato di sodio, si rovina? Devo consumarlo entro un certo periodo? Mi puoi dare qualche indicazione per realizzare un deodorante per le ascelle liquido ed efficace. Cerco anche una soluzione per lavare i piatti sempre fai da te non troppo difficile da realizzare. Grazie mille

    1. Ciao Carlotta,
      ma dove hai letto quelle ricette?
      Non certo qui…quell’intruglio di marsiglia, bicarbonato ed oli essenziali non lava il bucato, ma te lo ingrigisce e inquini con gli oe!
      Io scrivo solo ricette che funzionano perchè basate sugli ingredienti che chimicamente servono.
      Ti consiglio di leggere, se hai tempo e voglia, con attenzione i miei articoli o le ricette che trovi nel fai da te.
      Troverai deodorante, datersivo lavatrice, ecc, che funzionanano perchè appunto scientifici, con tutti gli ingredienti spiegati (non buttati lì a caso).
      Ciao Sara

  20. Ciao Sara, le tue competenze e i tuoi consigli mi sono stati molto utili. Pensavo di utilizzare certe sostanze nel modo corretto e più ecologico possibile, ma mi devo ricredere.
    Sapevo del potere igienizzante dell’acqua ossigenata, quindi ne mettevo un goccio insieme al detersivo per pavimenti, ma i miei pavimenti sono in marmo e non sapevo che l’acqua ossigenata fosse acida! Ora mi spiego l’effetto opacizzante che ottenevo…
    Hai qualche consiglio per ripristinare la lucentezza del marmo?
    Inoltre vorrei capire se il percarbonato è basico o acido.
    Grazie!

    1. Purtroppo il marmo è stato corroso… L’unico modo per riportarlo al suo splendore è arrotarlo oppure provare con le paste che usano per le macchine e tanto olio di gomito…
      Il percarbonato è basico.
      Ciao Sara

      1. Per fortuna usavo poca acqua ossigenata e non ho fatto grandi danni, ho risolto con l’olio di lino e sì… tanto olio di gomito!
        Cosa consigli per la pulizia ordinaria dei pavimenti in marmo che pulisca e allo stesso tempo lucidi? Ho provato tante ricette ecosostenibili trovate su internet ma nessuna funziona davvero e alcune fanno danni, tipo il sapone di Marsiglia che tanti consigliano! Per ora sono costretta ad usare un lavaincera che non è per niente sostenibile….
        Grazie!

        1. Puoi usare il det per superfici dure che trovi nel fai da te. Alcuni lucidano il marmo con l’olio di lino, puoi vedere il post dedicato anche su fb (è una pagina pubblica, non devi essere iscritta)
          Ciao Sara

  21. Buongiorno, è ormai un po’ di tempo che sto sostituendo tutti i detergenti con prodotti naturali, trovandomi molto bene. Il primo che ho iniziato a eliminare ormai da tempo è il brillantante sostituto con soluzione al 15% di acqua e acido citrico, e il detergente per la lavastoviglie..ed è proprio per questo che chiedo consiglio!
    Premetto che la nostra cucina non è particolarmente unta e che prima di mettere i piatti in lavastoviglie li passo con un tovagliolo usato nel pasto per eliminare il grosso..
    Ho provato nel tempo a cercare una miscela è quella che uso adesso che mi sembra la migliore è: 2 cucchiaini di bicarbonato, 1 sale fino, 1 percarbonato. Per l’odore mezzo limone avanzato se ce l’ho.. i piatti vengono puliti, ma magari la miscela nn va bene, è in effetti è solo l’acqua che lava.. leggendo questo post mi è venuto il dubbio! Va bene, è utilizzabile (senza spreco) oppure è un insieme di cose non utile? .. nel caso mi affiderò anche per la lavastoviglie ad un prodotto apposito!

    1. Ciao Scilla e complimenti per il tuo impegno. Ma non servono deteregenti naturali, quanto deetrgenti poco impattanti ed efficaci….
      Ho già risposto molte volte in merito a questa ricetta (cerca i commenti sul det lavastoviglie).
      Il bicarbonato non serve a nulla in questo caso…se hai letto l’articolo te ne accorgi da sola.
      Ma la cosa peggio è che il sale te la corrode la lavastoviglie! Hai presente come si rovinano le cose al mare con la salsedine (e i relitti di navi in mare)? A che serve il sale, perchè lo metti?
      Questa miscela inoltre non lava un tubo perchè non ha il tensioattivo…ma forse lava perchè appunto i tuoi piatti sono puliti. Ma se ti trovi bene continua…che dirti.
      Se vuoi togliere la puzza da stoviglie o i panni ti serve questo http://www.mammachimica.it/fai-da-te-2/detergente-smacchiatore-igienizzante/
      Ciao Sara

      1. Grazie mille a te,
        In questi giorni mi sono messa a leggere ben bene gli articoli del tuo sito e ti faccio tanti complimenti!
        Ultima cosa sull’argomento… per non stare a comprare sia det piatti a mano che per lavastoviglie secondo te posso utilizzare pochissimo det piatti a mano (che fa schiuma) e il Percarbonato?
        Ho guardato in giro nel sito ma mi pare comunque che se serve un tensioattivo bisogna per forza utilizzare un detersivo acquistato… sennò mi tocchera acquistarlo.
        Ti ringrazio davvero!

        1. Ciao e grazie dei complimenti,
          ma non ho capito la domanda…
          se vuoi farti da te il detersivo lavastoviglie, non ho postato una ricetta, ma ce ne sono molte sul forum di Zago.
          Se leggi i commenti relativi al detersivo lavastoviglie qui sul mio sito, c’è un utente che ha postato la ricetta, pottresti provare quella: serve det piatti, percarbonato, citrato e soda.
          Ciao Sara

          1. La signora voleva sapere, e anche io mi pongo lo stesso quesito, se x avere tensioattivi bisogna x forza mettere sapone piatti quindi acquistare x forza un detersivo. Grazie

            1. i tensioattivi contenuti nel detersivo piatti sono i più potenti ( e di solito sono tre), quindi o compri quello o compri i tensioattivi (se devi fare un detersivo).
              Ciao Sara

  22. Ciao Sara, sono Giulia.
    In primis, grande! Ti ringrazio per le spiegazioni precise che fornisci su come e perchè usare determinati reagenti, cosa ormai più unica che rara.
    Ho un dubbio riguardo all’uso dell’acido citrico: una soluzione al 20% o inferiore, potrebbe essere usata per la preparazione di un colluttorio?
    Poi: riguardo al colluttorio, la cui base ho capito essere acqua+sale+olii essenziali, le ricette che ho trovato su libri e internet parlano senza mai dare le dosi precise (“un dito d’acqua”, “da 2 a 4 gocce..” “1-2 cucchiai/500 ml o 1 litro”…). Insomma, non mi sconfinferano granchè.
    Hai suggerimenti un po’ più precisi? grazie mille e ancora complimenti!ciao!

    1. Ciao Giulia, mi fa paicere se hai notato la mia precisione! E grazie dei complimenti.
      Ma il colluttorio con citrico proprio no! l’acidità rovina i denti! è lei che facilita la carie, ecc. insomma non farlo! Casomai puoi farlo con il bicarbonato che è leggermente alcalino. Trovi più info sull’articolo del bicarbonato.
      Inltre, per info su ricette di altri siti e non mie ti consiglio di chiedere a loro…e cmq io non mi metterei mai in bocca oli essenziali e acqua e sale è neutra..che serve nell’igiene buccale?
      Ciao Sara

  23. ciao! Bellissima pagina, ormai ti seguirò per sempre!
    Ho una curiosità a cui cerco una spiegazione chimica: il sole ingiallisce i capi bianchi? Nell’articolo citi l’azione smacchiante, ma perchè in un gruppo di casalinghe che seguo sono tutte d’accordo con la sua azione ingiallente? Io solitamente stendo i bianchi al sole!

    1. mah veramente il sole sbianca…però potrebbe ingiallire o anche creare altri colori se il capo è stato lavato con la candeggina tradizionale a base di ipoclorito.
      Ciao Sara

  24. Complimenti, sei chiara, precisa, competente e soprattutto spieghi i “perchè”. E’ raro in rete. Io sono arrivato qui … in camper. Siccome scrivo un po’ di cose per chi gira in camper, do anche qualche piccolo consiglio su alcune pulizie particolari. Ad esempio: i materassi. Ho usato spesso in passato il bicarbonato, e l’ho anche consigliato, spargendolo puro sulla superficie (lo faccio con un colino), in tempi più recenti sono passato a qualche cosa di più … meccanico, ma solo per praticità. Mi risulta che oltre ad assorbire umidità ed odori, il bicarbonato sia anche antiacaro (contatto diretto di un paio d’ore). Risulta anche a te? Sto per scrivere un articolo su come pulire il serbatoio dell’acqua potabile e l’impianto idrico (per pulizie straordinarie), usando l’acido citrico, ottimo anticalcare (ed ora ho capito il perché), non so se abbia anche proprietà disinfettanti, sicuramente l’hai scritto da qualche parte, cercherò.

    1. Ciao e grazie dei complimenti.
      Il bicarbonato certamente assorbe perchè è una polvere igroscopica (lo farebbe pure il sale) ed è leggermete alcalino, quindi forse fa qualcosa agli acari ma non lo so.
      Ma è molto meglio allora usare il metodo per pulire i tappeti che ci ha consigliato Zago, con percarbonato e terre di sommiers, c’è il post dedicato sulla mia pagina fb https://www.facebook.com/Mammachimica-601911859839464/ (cerca tappeti).
      Per quanto riguarda l’acido citrico in realtà non disinfetta, ma di certo in una soluzione al 20% di citrico non prolificano i batteri perchè non riescono proprio a riprodursi a quel pH. Se vuoi disinfettare è ottima ed ecologica l’acqua ossigenata.
      Fabrizio Zago è un camperista e mi ricordo di un suo post su come appunto disinfettare i vari serbatoi..se lo ritrovo lo pubblico e magari troverai spunti.
      Controlla il sito o la pagina fb, se mi ricordo te lo scrivo anche qui…ma non garantisco, ho tanti commenti al giorno e rischio di non trovarti…
      PS rispondo sempre a tutti, ma quando ho tempo..ecco perchè il messaggio non compare subito…
      Ciao Sara

  25. Sono arrivata qui cercando conferme sull\’efficacia del bicarbonato nel bucato, ho trovato smentite e non ne sono sorpresa visto che personalmente non ottengo risultati. Avrei un problema: lavo gli asciugami di spugna in lavatrice a 40 gradi ma spesso noto che permane un sottofondo di cattivo odore. Con l\’uso della candeggina delicata ho l’impressione che si induriscano. Potrebbe darmi qualche dritta su come igienizzare gli asciugami e mantenerne la morbidezza? Grazie! Complimenti per il blog, interessante e utile.

    1. Ciao Franca e complimenti a te che hai indagato e ammesso che non avevi buoni risultati. Molti pur di non cambiare non o ammettono…
      Cmq, per il tuo problema posso dirti che personalmente mi sono accorta che lavare gli aciugamani a 60 gradi con un detersivo in polvere efficace, li rende più duraturi nel tempo e non puzzosi, perchè la puzza è data dal sebo umano che si accumula, forse a 40 non viene eliminato del tutto.
      Però certo, ormai non so se quelli sia recuperabili, fai una prova.
      Inoltre la durezza delle fibre è dovuta a più fattori:
      1) il tempo: se sono molto vecchi le fibre di consumano proprio e se si è accumulato sebo sono pure rigidi a causa di quello.
      2) se l’acqua è molto dura si accumulano i sali insolubli (difficilissimi da eliminare dal tessuto però). Bisogna agire prima, addolcendo l’acqua con un sequestrante, es. il citrato di sodio trovi la rietta nel fai da te).
      3) Di certo aiuta anche un po’ la soluzione di acido citrico all’ultimo risciacquo, come ammorbidente, ma non ammorbidirà le fibre, le porterà solo ad un pH simie a quello della pelle. Altrimenti ti rimane l’ammorbidente commerciale. adesso ce ne sono di ecologici e risoettosi della pelle.
      Ciao Sara

  26. Ciao bellissimo sito!!! Ho un problema con le magliette del mio compagno, quelli in cotone, che durante lo stiro emanava nel punto ascellare l’odore di sudore,nonostante siano state lavati, ho cercato su internet delle soluzioni “ecologiche”, quindi ora spruzzo un po’ di aceto bianco di alcol in quelle zone prima di metterle in lavatrice e il problema è risolto, ma volevo sapere se sto facendo una cosa giusta! Grazie

    1. Mah..se hai risolto fai così…(anche se secondo me è stato un caso, forse non avrebbero puzzato comunque). Inoltre, se hai letto il sito, avrai imparato che l’aceto è inquinate, sotto più punti di vista. Io ti consiglierei di spruzzarci la candeggina delicata a base di acqua ossigenata, oppure il detergente smacchiatore igienizzante che trovi sempre nel fai da te di mammachimica. L’ossigenata è un ossidante che toglie puzze e igienizza in maniera ecologica e scientifca. La sua efficacia aumenta se prima ci passi un po’ di marsiglia o uno sgrassatore, cioè una sostanza alcalina. Cmq trovi tutto scritto sugli articoli relativi.
      Mi fa piacere se ti pice il sito!
      Ciao Sara

  27. Ciao, non so se puoi aiutarmi, ho un problema con una camicia a cui tengo moltissimo: è stata trattata con dell’azzurrante, però dopo qualche lavaggio son comparsi aloni bianchi. L’ho portata in lavanderia e mi è stato detto che quegli aloni in realtà sono macchie di varechina (anche se a me non sembra, perchè sono candide, rispetto a tutto il resto che appare bianco-azzurrino). Cosa posso usare per riuniformare il bianco della camicia? Ci son prodotti utili per eliminare l’indaco?

    1. Ciao Francesca,
      se la camicia è bianca e di cotone resistente puoi provare a fare un ammollo in percarbonato e acqua molto calda, ma non garantisco.
      Se è stata colorata con qualcosa forse dovresti cercare l’idrosolfito di sodio. Ti copio incollo proprio il consiglio di Fabrizio Zago in merito: idrosolfito di sodio, una sostanza in grado di decolorare qualsiasi cosa, anche i vini in cui è usato di frequente. Lo trovi presso i consorzi agrari o negozi che vendono prodotti per il vino. Però è una sostanza inquinante quindi devi promettere che dopo averlo usato tieni l’acqua di lavaggio lì per una settimana, la sostanza si decompone e la puoi gettare. Prima no!”
      Ciao Sara

  28. Ciao, intanto complimenti e grazie per tutti i preziosi consigli!
    Ho un problema: quando lavo i panni Scuri puzzano sempre. Nonostante la stessa lavatrice, stesso detersivo, stesso lavaggio (il n.2) e stessa temperatura (30°) i panni CHIARI vengono benissimo.
    Alcuni siti dicono che il bicarbonato ha un effetto antiodore e suggeriscono di mescolare 4 cucchiai di bicarbonato in un litro d’acqua e con questa soluzione allungare un litro di detersivo da bucato.
    E’ possibile? Altri consigli?
    Grazie ancora!!!!!

    1. Ti consiglio di leggere l’articolo dedicato al bicarbonato per scoprire che NON IGIENIZZA UN TUBO, sono bufale antiscientifiche che girano purtroppo, messe in giro da chi di chimica non ne sa nulla. Se allunghi il deteresivo con quella roba laverà ancora meno…
      Ciao e grazie dei complimenti.
      Se i tuoi panni puzzano, probabilmente è perchè essendo scuri devi lavarli a base temperature e questo porta ai maleodours. Puoi leggere tutto sull’articolo dedicato sui detrsivi lalatrice. Per evitare questo e igienizzare veramnete e scientificamente a basse temperature puoi usare la candeggina delicata, a base di ossigenata.
      La trovi nel fai da te o la compri fatta.
      Trovi tutte le procedure e i consigli anche nell’articolo dedicato all’acqua ossigenata e il perossido di sodio.
      Ciao Sara

  29. Ciao, stavo per preparare un detergente artigianale per pulire i divani in pelle (color marrone) ma ho visto il tuo blog… Per pulire il cuoio nel 90% dei siti consigliano aceto, sapone di marsiglia, bicarbonato (o una miscela di tali prodotti) e cera d’api/oli per proteggerla. Tu cosa consigli per pulire in modo naturale divani in pelle (auto e casa) ? Grazie

    1. mah…veramente non ci ho mai pensato…passo solo uno straccio umido in micofibra.Oppure con pochissimo det piatti se ci sono macchie di qualcosa…c’è il divieto assoluto di mangiare sul divano..di solito non ho uno sporco eccessivo.
      In macchina ho anche utilizzato la candeggina delicata a base di ossigenata se i figli ci avevano vomitato…
      Cmq aceto o bicarbonato non lavano un tubo e se li mischi non ottieni nulla che lavi.
      Ciao Sara

  30. Ciao. Per diluire acido citrico si può usare acqua depurata (con il filtro ad osmosi inversa) invece di acqua distillata? E se mi puoi dire anche che proprieta ha l’acqua ozzonizata? E’ disinfettante? Si può usare quella per preparazione di qualche detersivo fai da te? Grazie mille!

    1. Puoi usare anche la semplice acqua del rubinetto…se è dolce è certamente meglio perché il citrico non viene consumato da lei.
      L’ozono è un potente ossidante, quindi igienizza,lo usano in alcune piscine nordiche per l’acqua al posto dell’ipoclorito. Ma non so se questi ozonizzatori casalinghi fuzionino…non li conosco, e non ho modo di testarli. E sono costosissimi.
      L’acqua è disinfettata ma non credo possa lei disinfettare qualcosa…
      Ciao Sara

  31. Ciao, stavo cercando su internet rimedi naturali per lavare ed igienizzare dei maglioncini in lana (acquistati di seconda mano). Ho letto consigli come sapone di Marsiglia e bicarbonato per igienizzare, ma dopo aver letto questo post ora ho dubbi su entrambi e mi ritrovo al punto di partenza. Cosa posso usare dunque?
    Consigliavano anche il succo di limone o qualche goccia di tra tree oil. Saranno efficaci?
    Grazie!

    1. Tutto quello che hai scritto o non igienizza o te li rovina i maglioni di lana. Il marsiglia è alcalino e la lana la infeltrisce! Di certo.quelli che scrivono sui quei siti di chimica non ne capiscono un tubo!
      Puoi igienizzarli veramente, in acqua fredda e senza rovinarli con la candeggina delicata a base di ossigenata.
      Ciao Sara

  32. ciao, apprezzo tantissimo i tuoi consigli su come pulire senza inquinare ma allora come mai su certi siti detti \” BIO \” si pubblicizza la BORACE come metodo infallibile per pulire quasi qualsiasi cosa??? grazie per la risposta

    1. Ma certo che i cosiddetti siti BIO lo pubblicizzano….perchè c’è la brutta convinzione che tutto cio’ che è naturale è buono: niente di più sbagliato! anche il botulino è naturale eppure è il più potente veleno che abbiamo a disposizione (anche di più dei veleni di sintesi…)
      Quindi questi siti oltre ad essere IGNORANTI sono anche pericolosi:
      Il borace era molto in voga tantissimi anni fa e sicuramente è infallibile, ma negli ultimi anni i sali di boro sono stati studiati (e speravo fosse sparito dal mercato…)
      I sali di boro sono pericolosi per la riproduzione e molto impattanti sull’ambiente:
      l’acido borico e il borace cono classificati CMR 1B
      In accordo con il Regolamento (CE) n. 1272/2008 [CLP]: Prodotti pericolosi
      Acido borico 75 233-139-2 10043-35-3 Tossicità per la riproduzione 1B H360
      Sodio tetraborato decaidrato: 25 235-541-3 12267-73-1 Tossicità per la riproduzione 1B H360

      se avete coraggio di usarlo…
      Ciao Sara

  33. Ciao, scusa non ho capito una cosa, il bicarbonato in lavatrice è solo inutile o la danneggia? Grazie per la risposta

  34. Ciao Sara,
    In un blog si discuteva di citrico/aceto, e un “chimico” mi ha risposto quanto xito qui sotto quando ho scritto quello che riporti su questa pagina circa capacità di corrosione dell’aceto e impatto ambientale, vorrei sapere che ne pensi se possibile!

    Tutte balle.
    La “forza” di un acido è data dal pKa.
    – L’acido citrico è un acido carbossilico, triprotico, con pKa 3,13, 4,76 e 6,34
    – L’acido acetico in soluzioni acquose è un acido monoprotico debole, con pKa 4,8.
    Pertanto nessuna significativa differenza per quanto vi riguarda.
    La fesseria della capacità inquinante è stata inventata da chi vende acido citrico. La produzione di entrambi avviene per fermentazione e i citrati inquinano quanto gli acetati (risultanze dell’effetto dell’acido).
    Inoltre, non essendo il materiale di una lavatrice lamiera zincata, ma acciaio inox, quindi una lega, non è possibile estrarre zinco sufficiente a creare dei problemi (in pratica in una vita di una lavatrice potreste estrarre dal metallo della stessa tanto nichel quanto ce n’è in un’insalata di pomodoro).

    1. Ciao Lisa, mi hanno girato la stessa cosa su fb ed ho già risposto così:
      si la forza è data da quello ma le molecole sono diverse e nonostante entrambi siano acidi la corrosione non dipende solo da quello (può vedere la tabella sul post dell’acido malico sul forum di Zago). L’acido acetico è usato nelle prove di corrosione degli acciai ed è anche usato per creare il Corten, un materiale molto usato ultimamente e di design, che è appunto acciaio corroso dall’acetico. Idem per l’impatto ambientale, l’acetico è 53 volte più impattante, calcoli alla mano. Se non ci crede può farsi il calcolo, usando le formule come ho indicato anche nell’ultimo post sull’acido malico. E’ vero che se l’acciaio è un ottimo inox non ci sono problemi, ma con i prodotti che adesso sono costruiti per essere buttati dopo pochi anni, non ci sono di certo gli acciai della lavatrice candy che mia madre comprò negli anni sessanta. Zago ha fatto i test nelle lavatrici in laboratorio (e ne ha parecchie) e con l’aceto ci sono residui di metalli pesanti nell’acqua di scarico, con il citrico no. E nemmeno tutti i lavelli sono così pregiati. E cmq, io non vendo citrico, non vendo aceto, non vendo nulla. Se vogliono continuare ad usare l’aceto facciano come gli pare, ma i dati sono questi.
      Ciao Sara

  35. Ho utilizzato l’aceto al posto dell’ammorbidente e bicarbonato insieme al detersivo liquido neutro, da quando la mia prima figlia ha sofferto di dermatiti atopiche da piccolissima, su consiglio della pediatra. QUesto per almeno 14 anni. Non ha mai lasciato puzza o odore e il bucato era morbido (usavo un paio di cucchiai). Poco tempo fa mi è stato detto dell’impatto ambientale dell’aceto e sono passata all’acido citrico. Ho la stessa lavatrice dal 2001 e mai notato parti corrose.

    1. Innanzitutto brava! Che nonostante quello che avevi fatto prima sei stata disposta a cambiare le tue abitudini in nome della scienza! Sei il mio orgoglio!
      Per quanto riguarda il bicarbonato: non fa nulla alla lavatrice, era il tuo detersivo che probabilmente lavava bene e non lasciava puzze, il bicarbonato non è servito a nulla, hai solo buttato materia prima, ma nessun danno.
      L’aceto invece corrode le parti della lavatrice e quindi immette nell’ambiente metalli pesanti tramite l’acqua di scarico, ma in effetti potresti non accorgerti! ben per te! Anche perchè le lavatrici di una volta erano moolto più resistenti. Con acciai migliori e meno corrodibili. Anche io ne ho una mezzanica dal 2000 e sono terrorizzata se mi si rompe e devo cambiarla con una nuova, elettronica e con cestelli che potrebbero essere scadenti…
      Ciao Sara

  36. Finalmente riesco a trovare dei consigli con fondamento scientifico… sono approdato qui perché cercavo una soluzione per togliere l’odore di muffa e quindi probabilmente la muffa stessa da alcuni capi. Ovunque consigliano l’aggiunta di bicarbonato durante il ciclo di lavaggio corroborato spesso da aceto. Ovviamente la confusione è salita. Cosa posso utilizzare Per ottenere tale risultato?

    1. Ciao,
      Come puoi leggere nell’articolo “le cose da non fare” il bicarbonato non ha le proprietà chimiche per igienizzare. Idem l’aceto. Tra l’altro se li.mischi si annullano a vicenda perché reagiscono e danno un sale…non capisco perché sul web si permette di dare info chimiche chi non è laureato in chimica..
      Cmq, quella con proprietà igienizzanti ed ottima per far andare via la puzza e la muffa stessa è l’acqua ossigenata. E toglie anche un sacco di altre puzze! Ti consiglio vivamente di leggere qui https://www.mammachimica.it/acqua-ossigenata-e-percarbonato-di-sodio/
      Troverai molte info utili.
      Ciao Sara

  37. ciao mammachimica la mia è una richiesta di aiuto epr quanto riguarda un incidente che mi sono procurata, usando un composto ”homemade ,il detersivo x piatti al limone .quello che gira da un po’ in rete ,fatto con sale bicarbonato e limoni bolliti.
    Ottimo sui piatti ma nella mia tot incompetenza e incoscienza ho mischiato al bagnoschiuma,,,,, tanto cosa sarà mai ?sale e limone….mi è venuta una reazione allergica che è penetrata alle articolazioni !!!tipo gotta (aiutoooo)
    la domanda è questa siccome era anche un po invecchiato ,tipo 2 mesi,, che composto si è formato? che tipo di acido mi sonlo spalmata sulla pelle ? GRAZIE sei bravissima!!!! Samantha

    1. Ciao Samantha,
      Non sono un medico quindi non posso e non voglio darti consigli in merito, devi andare da un dermatologo.
      Però posso dirti che chimicamente non è certo.stata colpa del bagnoschiuma a causarti la dermatite. Quello è a base di tensioattivi usati apposta per la pelle. E nemmeno il miscuglio bicarbonato e limone, che non lavano un tubo ma si annullano a vicenda, quindi sulla pelle avrai avuto un pH neutro quindi innocuo, nessun.acido pericoloso.
      Il problema è che dopo due mesi è sicuramente marcito formando probabilmente della muffa, quello è il problema!
      Diffidate dei consigli fai da te senza fondamento scientifico, pieni di banner pubblicitari per guadagnare e che non hanno un briciolo di competenza…oltre a non funzionare potreste farvi del male…
      Mi hai dato l’idea per un post su fb su questo, certamente senza nessun riferimento a te personalmente.
      Ciao Sara

    1. Guarda, io non vendo niente, ne bicarbonato ne citrico.
      Però la chimica è una scienza esatta: il carbonato di calcio, cioè il calcare, si scioglie con una sostanza acida. Il bicarbonato non lo è…ma forse lo sporco che hai tu nella macchinetta non è calcare, ma solo residuo di caffè, non so.
      Ma è vero anche che se usi olio.di gomito e lo.gratti, il calcare va via ugualmente! Io mettendo un pochino di acido citrico lo rimuovo senza alcuna fatica.
      Insomma, io do info scientifiche, ma poi lavate come vi pare! Ci mancherebbe!
      Ciao Sara

  38. Ho letto il commento sul calcare ma a dire il vero io ci pulisco le caffettiere dal calcare e vengono una meraviglia…

  39. Salve, ho trovato il suo blog molto interessante. Grazie davvero. Solo un consiglio: a breve mi dovrò trasferire in una casa precedentemente abitata. Vorrei pulire a fondo, igienizzando e disinfettando, senza intossicarmi. Che prodotti mi consiglia? Abbiamo sempre usato prodotti classici e specifici (wc net, prodotto per il bagno, prodotto per la cucina, detersivo lavatrice, pavimenti.. mai sostituiti con nient’altro). Grazie.

    1. Ciao e grazie dei complimenti.
      Per igienizzare in modo ecologico e senza respirare schifezze la candeggina delicata a base di ossigenata è perfetta.
      Puoi trovare la ricetta nel fai da te (candeggina delicata o spruzzino igienizzante) o acquistarla nei supermercati (forse meno eco ma meglio dell’ipoclorito, puoi prendere quella a prezzo più basso, sono tutte uguali).
      Devi solo fare attenzione a non usarla su marmo o pietre vere (è acida e le rovinerebbe).
      Cmq sui post dedicati trovi tutte le info.
      Ciao e buone pulizie!
      Sara

      1. La candeggina rovina il marmo? Se é vero non certo perché sarebbe acida. Inoltre perché sconsigli l\’ipoclorito da diluire al momento?

        1. La candeggina delicata a base di ossigenata rovina il marmo perché è acida e quindi potrebbe sciogliere il carbonato di calcio, cioè il marmo.
          La candeggina tradizionale a base di ipoclorito invece è alcalina e non lo rovina, ma la sconsiglio perché non è ecologica e nemmeno salutare.
          Per saperne di più puoi leggerti gli articoli dedicati.
          Ciao Sara

    1. Nell’aceto c’è solo il 5-6% di acido acetico, tutto il resto non scioglie il calcare…per avere la quantità di calcare sciolto dovrei fare dei calcoli stechiometrici che ora non ho tempo di fare. Ma il punto non è questo: l’aceto è inquinante, mobilizza i metalli e ha altri svantaggi che puoi.leggere nell’articolo “le cose da non fare” oppure quello “acido citrico”.
      Leggerai che scientificamente è molto più ecologico usare l’acido citrico.
      Ciao Sara

  40. Grazie, seguendo i tuoi consigli ho corretto alcuni degli errori che commettevo, come mescolare bicarbonato e aceto

  41. Ciao Sara, cerco da tempo una risposta su questo argomento.
    Utilizzo il bicarbonato di sodio per metterlo nelle scarpe. Lo spargo dentro la scarpa lasciandolo per una notte. Al mattino scuoto e miracolo le scarpe, i calzini ed i piedi non hanno più odore per parecchio tempo.
    Ma può essere dannoso per la pelle ed i piedi ?

    1. Dannoso certamente no. Sicuramente essendo il bicarbonato molto igroscopico, assorbe l’umidità delle scarpe e quindi le rende meno puzzose!
      Ciao Sara

  42. Ciao Sara, mi unisco ai complimenti e ringraziamenti, sei un faro!
    Sto cercando come tanti di utilizzare prodotti con basso impatto ambientale, non posso definirmi ecologica ma ci sto lavorando. Volevo chiederti una cosa a proposito dei lavaggi in lavatrice: nell’illusione di un più basso impatto e minore utilizzo di energia lavo tutto a 40° ma il bucato non è sempre perfetto e qualche odorino comincia a sentirsi. Ho letto vari tuoi consigli per entrambi i problemi e sempre il lavaggio va fatto a 60°. Mi chiedo dunque: non era corretto lavare tutto a 40°? Magari è utile quando si vogliano “rinfrescare” panni poco sporchi? Grazie molte! Cristina

    1. Ciao Cristina e grazie dei complimenti.
      la temperatura di lavaggio è molto importante. Certamente aumenta anche il consumo di energia elettrica ma se poi devi rilavare perchè puzzano…
      Purtroppo alcune cose vanno per forza lavate con detersivo in polvere (più potente) e almeno 60 gradi per non puzzare. Mi riferisco ai canovacci, ai tovaglioli o gli stessi asciugamani, lenzuola e federe, altrimenti il grasso e sebo si accumula e danno cattivo odore.
      Personalmete le cose che si cambiano tutti i giorni ( e che sono praticamente pulite, magari vanno solo pretrattare le macchie dei bimbi) le lavo proprio a freddo, magari con aggiunta di candeggina delicata, nemmeno a 40 gradi. Ma per le cose sopra scritte faccio i 60gradi.
      Ciao Sara

  43. Ciao Mammachimica,
    avevo letto in giro che era utile usare il bicarbonato nella lavatrice per eliminare le macchie gialle dalle lenzuola bianche… adesso che ho letto il tuo post non ne sono più molto sicuro! Mi potresti consigliare qualche metodo per rimuovere gli aloni gialli dalle lenzuola?
    Grazie mille!!

    1. Ciao Fabio,
      si il bicarbonato non ha le proprietà chimiche per farlo.
      Ottimo invece il percarbonato, puoi aggiungerlo al detersivo in polvere e fare il lavaggio a 60°C.
      Se sono le lenzuola della nonna che hai trovato in soffitta, potrebbe essere necessario un secondo lavaggio così, ma ti assicuro che vengono binche (l’ho fatto da poco per quelle trovate in casa dei miei…).
      Ciao Sara

  44. Ciao, vorrei chiedere spiegazioni sulla tua affermazione che ‘il bicarbonato non sgrassa’,
    io lo uso in estate per lavarmi i capelli -il sudore rende i capelli ancora piu’ appiccicosi che in inverso- e sono molto soddisfatta del suo potere ‘sgrassante’ ; e’ comunque vero che io lo uso quasi puro….mi potresti dare qualche delucidazione?

    1. Il bicarbonato non ha chimicamente proprietà sgrassanti, perché in acqua darà una soluzione debolmente alcalina e non è un tensioattivo. Premette che ognuno si lava come gli pare (io non vendo niente) certamente se metti il bicarbonato nei capelli a lungo andare li sfibra…il capello ha bisogno di un detergente acido e non alcalino, perché l’ acidità chiude le scaglie di cheratina, mentre l’alcalinita’ le apre rovinandolo a lungo andare. Tutti gli shampoo o i balsami hanno pH acido. Ciao Sara

  45. Ciao! Ho letto da più parti dell’utilizzo della schiuma da barba per lucidare l’acciaio o pulire i vetri. Ma da quel che ho letto nel tuo articolo, si potrebbe tranquillamente usare anche il sapone di Marsiglia e il risultato sarebbe lo stesso, giusto? O nella schiuma da barba ci sono ingredienti in più che lucidano? E in caso, non sarebbero poco salutari per la pelle? Spero che tu possa far chiarezza su questo argomento. Ti ringrazio 🙂

    1. Ciao Claudia,
      innanzitutto bisognerebbe chiedere a chi scrive “perchè” la schiuma da barba farebbe questo…
      Comunque, per lucidare i metalli io userei una sostanza debolmente acida, la schiuma da barba è alcalina (ecco perchè può essere sostituita con il sapone tipo marsiglia o saponetta). Ma sui vetri il marsigla proprio no! lascceresti una patina.
      Di schiume da barba in commercio ce ne sono tantissime, tutte a norma di legge e non pericolose, ma certamente con inci più o meno buoni.
      Sicuramente sono in frado di pulire perchè contengono tensioattivi e forse anche una parte alcolica.
      Cmq, detersivo piatti o una soluz di acido citrico lavano e tolgono benissimo il calcare dall’acciaio. Per i vetri meglio un detergente alcolico (l’acido citrico lascerebbe aloni) oppure panno in microfibra (dipende da quanto sono sporchi i tuoi vetri).
      Sul forum di Zago c’è la ricetta per pulire i vetri con un ammorbidente che si vuole riciclare: i cationici fanno sgrondare l’acqua e non far ederire la condensa. Appena posso lo posto (anche su fb!).
      Ciao Sara
      Ciao
      Sara

  46. Ciao, e grazie per questa miniera di informazioni! Ho sempre avuto un dubbio sull’uso delle saponette per il corpo (anche quelle vegetali, ad es. il sapone per il corpo de I Prov…li): come mai in breve tempo la salvietta di spugna diventa un impasto viscido difficilissimo, se non impossibile, da risciacquare?

    1. Dovrebbero essere i sali insolubili che si formano appunto usando il sapone sodico e l’acqua abbastanza dura (contenente sali si calcio e magnesio).
      E la stessa patina che si forma sul lavandino o sulla vasca usando le saponette.
      Ciao
      Sara

  47. Proprio oggi ho deciso di pulire il piano della cucina (in legno) con una soluzione mezza di acqua e mezza di aceto (come sostituto dello sgrassatore) e mi imbatto nel tuo blog! Quindi sarebbe meglio l’acido citrico? In che quantità lo consigli? E la soluzione può restare nello spruzzino o sarebbe meglio prepararla al momento? Tempo fa lo provai a realizzarla, ma l’odore mi diede molto fastidio, anche agli occhi, e ci rinuncia immediatamente..

    1. Ciao,
      l’acido citrico, così come l’aceto, in questo caso non ti aiuta perchè non grassa proprio nulla, non è chimkcamente in grado di farlo.
      Per sgrassare ci vogliono i tensioattivi, casomai potenziati da una sostanza alcalina come la solvay.
      Quindi, per il tuo ripiano in legno, o usi solo un po’ di tetersivo piatti oppure puoi prepararti il detergente pavimenti e superfici dure (vedi la parte per pavimnti in legno) http://www.mammachimica.it/fai-da-te-2/detersivo-pavimenti/
      Comunque, per quanto riguarda lo spruzzino con acido citrico, che ti può servire come ammorbidente, scioglicalcare o brillantante, lo puoi certamente preparare prima. Qui trovi molte altre info: http://www.mammachimica.it/fai-da-te-2/anticalcare-ammorbidente-brillantante/
      Mi sembra strano quello che ti è successo, forse non ti hanno venduto acido citrico puro, perchè la soluzione di acido citrico è assolutamente inodore e incolore.
      Ciao Sara

      1. Non so, magari il mio spruzzino e troppo potente e come vaporizzavo lo sentivo al naso? Riproverò!
        Capito.. strano però, la volta che ho provato la soluzione con acido citrico nel piano di cucina ha tolto lo sporco addirittura meglio dello chanteclair! Però tu te ne intendi quindi nulla da dire! La solvay è pericolosa? Cioè, devo prestare particolare attenzione? Ed entrambe le soluzioni (quella con citrico e solvay) quanto possono rimanere nello spruzzino senza conservante?

        1. Se il tuo piano cucina era incrostato di calcare, e quindi aveva raccolto parecchio sporco, certo che te lo ha pulito bene!
          La solvay non è pericolosa, ma è molto alcalina, quindi usa i guanti, altrimenti ti leva lo strato lipidico che hai sulle mani e si seccano molto.
          Come ho già scritto nei post relativi al citrico e allo spruzzino sgrassante, il pH è molto estremo, quindi si conservano parecchio.
          Ciao Sara

  48. Ciao Sara, ancora un grazie infinito alle miriadi d\’informazioni che ci regali 🙂 E\’ un po\’ che ci sto pensando e visto il periodo \”black friday\” vorrei chiederti un parere in merito alle varie Scope a Vapore che ci sono in commercio. Questo tipo di pulizia la trovi efficace per una pulizia settimanale su pavimenti (no parquet), sanitari e cucina? Il semplice vapore igienizza o è sempre meglio alternare con un detergente ? Grazie tante. Buona giornata

    1. Si, sarebbe comunque meglio anche alternare con il detergente. Il vapore certamente uccide i batteri ma “sparpaglia” lo sporco…per lavare ci vogliono i tensioattivi. E giustamente come scrivi, no sul legno che lo bagna troppo.
      Ciao
      Sara

  49. Complimenti Sara, sei chiarissima e simpatica nelle spiegazioni. Vorrei un tuo parere…io nella vaschetta della lavatrice metto a volte insieme al sapone in polvere anche la candeggina classica, sinceramente sento un forte odore durante il lavaggio. Mi chiedo se si scatena una strana reazione tra la i due prodotti?

    1. È la candeggina classica il problema…se la metti con il detersivo in polvere significa che lavi ad alte temperature e quindi si sente molto di più l’odore che di certo non salutare né per inalazione né per l’ambiente.
      Ciao Sara

  50. Ciao Sara. Sono incappata nel tuo articolo mentre mi informavo su come auto produrre un detersivo liquido per lavatrice. Dopo aver letto diverse ricette, mi sono documentate sulle proprietà degli ingredienti che venivano proposti. Il tuo articolo, scritto in modo chiaro e con indicazioni precise, è stato per me il più utile. Fai sembrare facile anche la chimica- materia che faccio sempre fatica a capire. Grazie!

    1. Grazie Selena,
      mi fa davvero piacere, far apprezzare la chimica e la rigorosità scientifica e uno dei miei obiettivi.
      Grazie a te del commento.
      Ciao Sara

  51. Ecco qua. E il tuo sito finisce dritto dritto sui miei bookmark in evidenza.
    Finalmente parole chiare e documentate.
    Col tempo me lo spulcio bene bene…

    1. Ma grazie!
      Che piacere quando mi scrivete che sono chiara e documentata!
      E’ il mio obiettivo!
      Ciao Sara

  52. Grazie per l\’articolo, utile e interessante! Seguendo i consigli del blog ho decido di preparare un detersivo per la lavatrice fai-da-me e ho una domanda a proposito. Vorrei ottenere un detersivo con il quale non sia necessario aggiungere l\’ammorbidente in un secondo momento, dunque posso unire nello stesso detersivo l\’acido citrico (come ammorbidente/disincrostante) e il citrato di sodio (come sequestrante)? Io non ho mai provato per paura che saltasse tutto in aria! -_-\’\’ Se no, quale dei due ingredienti e\’ fondamentale e di quale posso fare a meno? Grazie ancora e complimenti!

    1. Come vedrai nelle ricette del detersivo liquido e del polvere per lavatrice, il citrato è uno degli ingredienti fondamentale per farli. Mentre non puoi aggiungere l’acido citrico al detersivo, sia perché lo decomporresti ma anche perché svolge la sua funzione solo se aggiunto all’ultimo risciacquo o cmq nella vaschetta di un normale ammorbidente.
      Ciao Sara

  53. ciao 🙂 intanto complimenti per l’articolo hai descritto in modo chiaro, semplice e senza troppi rigiri che per uno come me che si sta avvicinando ai prodotti bio fatti in casa capendo poco di chimica è molto comodo. avrei bisogno di un consiglio: ho cominciato ad usare un detersivo per la lavatrice ecobio (certificato ecolabel) e come ammorbidente l’acido citrico. solo che così i vestiti non hanno alcun profumo e mi piacerebbe che profumassero un po’. se aggiungessi qualche goccia di olio essenziale tipo lavanda (acquistato in lavanderia) per esempio alla lavanda, potrei avere dei risultati decenti o rischio di fare dei pasticci?

    1. Ciao, ho risposto tante volte a questa domanda…gli oli essenziali, essendo appunto oli non si sciolgono in soluzione acquosa…
      Mi dispiace…Per profumare la biancheria puoi solo mettere qualche goccia di oe su un pezzettino di carta e metterla nei cassetti.
      Ciao Sara

  54. Buonasera Angela, provo a farti questa domanda anche se certamente sono un po’ fuori tema. Due settimane fa ho spruzzato su due angoli del muro di casa un prodotto antimuffa a base di candeggina. Accorgendomi che stava macchiando la pittura delle pareti, ho interrotto il trattamento. Ma visto che avevo impiegato molto tempo a mettere i teli protettivi sui mobili della camera ed a spostare diversi mobili, ho pensato (stupidamente!) di provare comunque a debellare la muffa, trattando la parte rimanente con un metodo “naturale”. Cercando su internet, ho optato per l’aceto bianco, che ho generosamente vaporizzato sulle pareti (un litro intero per due pareti). Nel frattempo erano trascorse due ore e mezzo dal momento in cui avevo spruzzato il prodotto a base di candeggina e comunque in linea di massima ho cercato di evitare quelle zone precedentemente trattate (ma non posso escludere una leggera sovrapposizione di qualche mm-cm). Un minimo di contatto tra le due sostanze c’è stato quando ho passato lo straccio per raccogliere la parte di aceto che era colata dal muro (ne ho vaporizzato molto) e la parte di candeggina (in realtà non ne era colata, ma ci avevo passato sopra uno straccio con acqua nel tentativo di limitare i danni alla parete, quindi a quel punto un po’,anche se diluita, ne era scesa). Il giorno successivo sono venuta a conoscenza della tossicità del cloro gassoso, che si sprigiona nella miscela tra candeggina ed aceto e da allora sono praticamente terrorizzata! Da allora non sono ancora tornata in camera. La mia domanda è: essendo passate due settimane, in cui comunque ho fatto arieggiare la stanza, posso tornare a dormire tranquillamente in stanza? Anche se l’odore dell’aceto si avverte ancora molto, è probabile che sia asciutto? E’ pericoloso continuare ad usare quella stanza? Sole ed aria più esalazioni dell’aceto possono dar luogo a qualcosa di pericoloso? Inoltre: se i futuri inquilini (sono in affitto) vaporizzassero a distanza di mesi da adesso della candeggina, potrebbe ancora esserci il rischio dello sprigionamento di cloro gassoso? Spero tanto in una tua risposta perché sono davvero preoccupatissima.

    1. Ciao Irene,
      Purtroppo non ho gli strumenti per valutare come procede la reazione dopo due settimane. Forse sarà terminata, ma non posso saperlo.
      La chimica è potente, non bisogna mischiare cose a caso. Cmq, dovrei ricontrollare ma lo sprigionamento di cloro in quantità consistenti dovrebbe avvenire solo con l’acido muriatico (cioè l’acido cloridrico). Il prpblema è che già da sola la candeggina non è salutare…
      Inoltre dove hai letto che l’aceto togli la muffa? È una delle solite eco bufale che girano in rete purtroppo…
      Forse potresti passare un po’ di acqua e Solvay per neutralizzare l’aceto. Mi dispiace ma non so che altro dirti.
      La prossima volta che decidi di togliere la muffa usa l’acqua ossigenata, che si decomponi in acqua e ossigeno e quindi non inquina. Non ricominciare con la candeggina tradizionale. E fidati solo di siti che ti spiegano scientificamente il perché delle cose…
      Comunque mi chiamo Sara o Mammachimica, e non Angela.
      Ciao
      Sara

      1. Ciao Mammachimica e innanzitutto grazie per la risposta!
        Delle virtù dell’aceto contro la muffa ho letto su diversi siti… Purtroppo però non ho proprio pensato ad un discorso di interazione col prodotto a base di candeggina (che conteneva sodio ipoclorito: 13 % cloro attivo, leggo dalla scheda di sicurezza). Quindi secondo te nonostante la sovrapposizione sia stata minima (non sono ripassata con lo spruzzino di aceto nelle stesse zone che avevo trattato precedentemente con il prodotto a base di candeggina, ma nelle zone del muro vicine, solo in un caso nella zona sovrastante e subito dopo tamponando con una spugna. Inoltre mi sembra che le zone trattate con candeggina le avessi già passate con uno straccio imbevuto nell’acqua. La sovrapposizione tra le due sostanze c’è stata credo poi, quando sono passata col mocio sul battiscopa e a terra, ma anche lì i prodotti in teoria erano diluiti dall’acqua), nonostante questo secondo te la reazione che avrebbe portato allo sprigionamento di cloro gassoso c’è stata comunque ed è addirittura possibile che essa sia ancora in corso, dopo due settimane? Io vorrei tornare nella stanza a breve, ma è fondamentale sapere che posso essere certa di farlo in sicurezza. Secondo te dovrei chiamare qualcuno e fargli fare un sopralluogo/dei rilievi? Inoltre: per quanto riguarda i tessuti, per le tende ed i vestiti che avevo addosso quel giorni e nei giorni delle pulizie, è sufficiente un lavaggio solo con sapone in lavatrice? O sono in qualche maniera “contaminati” ed è meglio buttarli via? E soprattutto: come devo regolarmi col materasso? Sopra al letto c’era un telo(e il letto era comunque “vestito”, con lenzuola, coperte ecc ecc.), ma la parte inferiore dei materassi (quella poggiata sulle doghe) che quindi non era coperta dal coprimaterasso, può aver assorbito gas tossico?
        Riguardo la tua affermazione: “Cmq, dovrei ricontrollare ma lo sprigionamento di cloro in quantità consistenti dovrebbe avvenire solo con l’acido muriatico (cioè l’acido cloridrico).”, come posso approfondire la faccenda? Per caso hai avuto modo di controllarlo? Sarebbe già una buona notizia…
        Grazie ancora per l’interessamento, sono preoccupata 🙁

        1. Ma se non hai passato sopra la candeggina con l’aceto puoi stare tranquilla. Secondo me non ci sono problemi. Per i vestiti e i pavimenti anche, lavarli come ti pare. Considera che c’è gente che la candeggina tradizionale la usa a fiumi…la mette in lavatrice, ci lava i pavimenti, ecc. Non credo si sia sviluppato cloro, che comunque è un gas e quindi dopo tutto questo tempo se ne sarà andato.
          Magari la prossima volta non la userai più e prima di fidarti dei vari siti che decantano le virtù di una o di un’altra cosa, chiedi spiegazioni scientifiche…
          Ciao
          Sara

  55. Buonasera! Faccio da anni il sapone in casa utilizzando la soda caustica. Vorrei sapere qualcosa di più sull’impatto della produzione e della soda sull’ambiente: so che con la saponificazione la soda si trasforma e quindi non crea problemi, ma mi chiedevo quali problemi crea la sua produzione industriale…Ogni tanto mi attanaglia questo pensiero! Grazie mille
    Luisa

    1. Ciao Luisa,
      I dati ambientali relativi all’impatto ambientale della soda caustica sono molto buoni quindi ti confermo che è certamente una sostanza eco.
      Per quanto riguarda la sua produzione non conosco il suo impatto, è essenzialmente per via elettrolitica ma non ho la competenza per dare un giudizio sull’impatto ambientale.
      Sicuramente però il tuo sapone home made è molto ecologico.
      Ciao Sara

  56. ciao Sara, ho trovato il tuo sito per caso, cercando delucidazioni sul percarbonato, ed ora sono più confusa che mai. Ti spiego, da poco tempo, mi sono resa conto che l’acqua da noi è molto calcarea. Per correre ai ripari e salavare la lavatrice ho iniziato ad aggiungere al detersivo, oltre al disinfettante tipo napisan, anche il bicarbonato di sodio, sperando di contrastare l’alcalinità dell’acqua. In seguito, seguendo dei gruppi su FB ho iniziato ad aggiungere della soda solvay. Ora mi viene il dubbio di mettere troppe cose per niente e leggendo le proprietà del percarbonato mi chiedo, usandolo insieme al detersivo in lavatrice, potrei eliminare bicarbonato e soda e disinfettante? onestamente sono un sacco in confusione. Grazie in anticipo se mi risponderai.

    1. Se hai letto i vari articoli sul bicarbonato, percarbonato, ecc. ti sarai accorta che io do la spiegazione scientifica del fatto che il bicarbonato non toglie il calcare e non igienizza…purtroppo sul web girano un sacco di eco balle…
      Cmq, se vuoi igienizzare il bucato puoi usare il percarbonato o l’acqua ossigenata. Per il calcare puoi aumentare il citrato e fare l’ultimo risciacquo con citrico.
      Mi rendo conto che sei confusa, ma l’unico modo è leggere con attenzione gli articoli perché io ho spiegato cosa accade per filo e per segno proprio per rendere tutti più consapevoli e avere gli strumenti per procedere (e non fidarsi di chi scrive rimedi senza dare spiegazioni scientifiche…).
      Buona lettura
      Sara

  57. Ciao mamma chimica, complimenti per il sito! L’ho trovato facendo ricerche sui saponi fai te. Non ho competenze in materia ma cerco di informarmi su siti scientifici proprio perchè pullulano bufale clamorose riguardo i prodotti naturali. Dato che però è ormai lunghissima la lista degli ingredienti chimici tossici per l’uomo e l’ambiente (ultimo in ordine temporale il triclosan, contenuto in dentifrici e detergenti intimi) mi chiedevo se secondo te è possibile creare in casa un detergente intimo naturale. Essendo zone delicate non sono certa che vada bene un normale sapone, anche se naturale. Grazie

    1. Ciao Angela e grazie dei complimenti.
      Certamente il sapone tipo marsiglia o comunque fatto in casa a base grassi e soda, anche il più delicato, non va bene per le zone intime a causa del suo pH, che è troppo alcalino e diverso dalle mucose intime (solo in caso di infezioni di candida poterbbe essere utile).
      E’ certamante possibile creare i cosmetici, bisogna lavorare in modo preciso, pulito, e procurarsi le giuste materie prime. Personalmente non li preparo però, ma posso indicarti nei link il sito di Lola, una grande esperta di autoproduzione di cosmetici.
      Comunque, puoi trovare ottimi det intimi, dal punto di vista dell’inci,m snche nella grande distribuzione (es. nel discount todis, c’è la linea eco gentli, oppure al discount Is’s, con la linea bio).
      Oppure ottimi sono i prodotti di officina naturae.
      Ciao
      Sara

  58. Ciao, cercando lumi sui sali di boro, per eliminare la muffa dalle pareti, sono capitata qui e ho scoperto che sono tossici. L’acqua ossigenata a 40 vol l’ho già provata, l’effetto non dura niente, mi chiedo se anche i sali quaternari proposti in alternativa al boro sono pericolosi.

    1. Ciao Cristina,
      in che senso l’effetto non dura niente?
      La muffa si forma perchè ci sono le condizioni ambientali adatte a formarsi (umidità, scalsa circolazione d’aria, ecc), se non si eliminano quelle certamente ritorna…ma anche con gli altri metodi. Comunque, per rendere ancora più potente l’azione dell’ossigenata a 40 volumi, potresti prima passare sul muro una soluzione di acqua e soda solvay.
      Per quanto riguarda i sali quaternari (suppongo ti riferisci a quelli di ammonio) sono NON biodegradabili, quindi non certo per me consigliabili in questo blog…
      Ciao Sara

  59. Ciao Mamma chimica,
    Ho una domanda da farti…..ho messo nel cestello della lavatrice insieme ai vestiti del bicarbonato di sodio (per prevenire odori e batteri). Stamattina ho finalmente messo in moto la lavatrice (dimenticandomi del bicarbonato) e insieme al detersivo ho messo nello scomparto un pò di candeggina ….cosa può succedere dalla loro reazione ? Grazie

    1. Ma era candeggina tradizionale?
      Se è ipoclorito, a parte inquiare, no succede nulla al detersivo e nemmeno con il bicarbonato.
      Solo che, se hai letto l’articolo, sai che il bicarbonato non toglie i batteri e non toglie gli odori in lavatrice.
      Ciao Sara

  60. Buongiorno Mammachimica,
    Complimenti per il sito, è fantastico.
    Ho letto casualmente e fortunatamente della tossicità dei sali di Boro. Ne ho acquistato un barattolo poco tempo fa perché avevo letto che sciolti in una soluzione acquosa potevano essere spruzzati sui muri per prevenire la formazione di muffe (da condensazione nel mio caso). Li avevo appositamente cercati per evitare la tossicità dei vapori della candeggina perché devo usarli in camera da letto. E pensavo di spruzzare la soluzione dopo un trattamento di acqua ossigenata.
    Immagino sia il caso di portarli alla prima isola ecologica. Giusto?

    1. Ciao è grazie dei complimenti.
      Personalmente si, li smaltirei. Mi dispiace di questo acquisto, pensavo non li vendessero più (a parte ai laboratori).
      Certamente per la muffa in camera da letto è meglio spruzzare una soluzione sì soda solvay e poi acqua ossigenata a 40 volumi.
      Buone pulizie!
      Sara

  61. Ciao mammachimica avrei un paio di domande da farti: primo, ma il percarbonato dove si compra? qui inzona da me nn lo vende nessuno; secondo, ma è vero che ha delle proprietà ammorbidenti? se nn è così cosa posso usare in alternativa al normale ammorbidente? Ti ringrazio in anticipo per la tua disponibilità.

    1. Ciao Adriana,
      il percarbonato lo trovi in tutti i supermercati sotto il nome di “additivo sbiancante a base di ossigeno” (tipo vanish o omino biaco), ma ce ovviamnte ce ne sono di più o meno eco. Per saperlo bisogna leggere sul sito web del prodotto gli ingredienti.
      Oppure lo trovi on line, sotto il nome di percarbonato.
      Non ha nessuna proprietà ammorbidente, non so chi fa girare queste balle chimiche.
      A posto dell’ammorbidente commerciale potresti usare l’acido citrico.
      In merito uoi usare altre interessanti informazioni su questi deu articoli: http://www.mammachimica.it/acqua-ossigenata-e-percarbonato-di-sodio/
      http://www.mammachimica.it/acido-citrico/
      oppure leggere il mio libro!
      Ciao Sara

  62. Ciao, avrei una curiosità… Invece per pulire i tubi della doccia/lavello si può usare acido citrico? A cosa si deve mischiare per agire sul calcare? Grazie in anticipo

    1. Scusa Sandra ma non ho capito la domanda…
      L’acido citrico si mischia solo con l’acqua per farne una soluzione che sciogklierò il calcare (trovi la ricetta nel fai da te).
      Ciao
      Sara

  63. Gentile Sara,
    Ho un centro massaggi e uso solamente lenzuola in cotone e…olio!
    Cosa posso aggiungere al normale detersivo per sgrassare le lenzuola e togliere l’olio? E a che temperatura mi consigli di lavarle per un risultato ottimale?
    Mille grazie in anticipo per la tua cortese risposta.
    Chiara

    1. Ciao Chiara,
      certamente il detersivo migliore è quello in polvere, perchè più potente del liquido. Anche la temperatura ha il suo effetto. Quindi io li laverei certamente a non meno di 60°C.
      Per disgregare lo sporco grasso serve l’alcalinità, quindi per esempio l’aggiunta della soda solvay (che nel detersivo in polvere già c’è solitamente).
      Potresti anche provare ad un ammollo in acqua calda, detersivo piatti (il più sgrassante) e aggiunta di un pò’ di solvay, e poi il normale lavaggio in lavatrice (sempre a 60° ovviamente).
      Se ci sono dei punti o macchie di olio che riesci ad individuare a secco, prima di lavarle, prova anche a passarci un po’ di alcool (occhio a non respirarlo e attenzione che se sono colorate le scolorisce).
      Ovviamente anche la temperatura può scolorirle, spero siano bianche…
      Ciao
      Sara

  64. Carissima Sara, un quesito: sento continuamente parlare di candeggina per pulire periodicamente la lavatrice: lavaggio a 90° con un bicchiere di candeggina. Serve? Alcuni dicono di si, altri che la candeggina danneggia la lavatrice. Forse è più esatto dire che esiste la via di mezzo? Grazie!

    1. Ciao Massimo,
      a quase candeggina ti riferisci? quella tradizionale a base di ipoclorito o quella gentile con acqua ossigenata?
      Comunque, certamente in entrambe i casi non serve arrivare a 90°, a 60° basta e avanza.
      Però è moltissimo più ecologico usare la candeggina gentile a base di ossigenata (due bicchieri), oppure 100g di percarbonato di sodio.
      Serve nel caso la lavatrice abbia un cattivo odore, può capitare se ristagna acqua o se non si usa la pallina dosatrice e rimangono nei condotti residui di detersivo. Quindi non certo tutti i giorni!
      Il perchè dovrebbe danneggiare la lavatrice bisognerebbe chiederlo a chi lo scrive…
      Ciao Sara

      1. Ciao Sara, ma per candeggina gentile intendi quella in commercio con bottiglia verde comunemente usata per i capi colorati o ce ne sono amche altri tipi migliori?
        Grazie

        1. In commercio la candeggina gentile la trovi in bottiglie di tutti i colori…però si, è quella consigliata per i colorati e comunque nell’etichetta trovi negli ingredienti perossido di idrogeno (acqua ossigenata).
          Ce ne sono di più o meno ecologiche, ma mai come quella che potresti autoprodurti.
          Ciao
          Sara

  65. Gentilissima Sara,
    per fortuna mi sono imbattuta nel tuo blog, ormai nei negozi c\\\’è una miriade di prodotti e internet è una giungla di informazioni spesso non veritiere e contraddittorie. Le tue informazioni precise e dettagliate mihanno chiarito tante cose e mi hanno fatto capire gli errori che commetto per ignoranza. Ti chiedo gentilmente aiuto per il metodo migliore per pulire il forno senza essre costretti ad ingerire sostanze che restano invisibili nel forno e si sprigionano durante la successiva cottura, costringendoci ad ingerirle insieme alle pietanze. Anche le pietanze non ci garantiscono la massima genuinità ma almeno agiamo sui detersivi per mantenere un certo equilibrio….
    grazie in anticipo e Buone Feste
    Anita

    1. Ciao Anita e benvenuta.
      Sul blog ho già risposto molte volte a questa domanda perchè il forno è un vero incubo…bisognerebbe non farlo mai arrivare al punto di non ritorno! nel senso che il grasso si cucina letteralmente sulle pareti e poi non lo togli nemmeno pregando in greco!
      Comunque, io lo pulisco quando è ancora un pò caldo, dopo che l’ho usato. Uso lo sgrassatore che trovi nel fai da te, ma che puoi fare anche al momento: detersivo piatti, acqua con aggiunta di soda solvay. Mi raccomando non esagerare con le dosi, altrimenti fa tantissima schiuma e ci vuole tanto a pulire. Fai agire un po’ questa pappetta sgrassante e poi togli con un panno prima umido quasi asciutto (sempre per limitare la schiuma) e poi con sciacqua bene con panno molto imbevuto di acqua e per tante volte. Se userai un det piatti di quelli ecolabel e senza profumazioni, il forno e di conseguemza le pietanze nonavranno alcun odore.
      Buone pulizie e buon 2017!
      Sara

  66. Grazie mille per i tuoi precisi chiarimenti! Avrei due domande: cosa usare per il giallo che resta nelle zone delle ascelle delle maglie bianche e per l’odore di sudore? Seconda domanda: leggo sempre più spesso della proprietà ammorbidente di una pallina di stagnola inserita nel cestello in lavatrice…funziona? come si spiega?

    1. Per le maglie ingiallite e puzzose prova lo spruzzino igienizzante nel fai da te (se prima ci passi un po’ di marsiglia o uno grassatore l’effetto igienizzante sarà maggiore). Oppure la pappetta con percarbonato.
      Per sapere il perchè funziona scientificamente, ti consiglio di leggere l’articolo relativo all’acqua ossigenata e il percarbonato.
      Per la stagnola ho grandi dubbi…non mi viene in mente alcuna spiegazione scientifica…ma si può sempre imparare!
      Prova a chiedere a chi scrive queste cose perchè funziona, su internet c’è tanta fuffa, per avere clic scrivono qualsiasi cosa.
      Io metto sempre la spiegazione chimica e scientifica e non ho banner pubblicitari.
      Ciao Sara
      Ciao Sara

      1. Ciao Sara,
        vorrei chiederti una spiegazione tecnica e surrogata dalla tua esperienza .
        Non ricordo dove , ho letto che la silica serve per assorbire umidità in presenza di polveri soggette a questo inconveniente , ma quando faccio per me la polvere per la lavatrice o lavastoviglie , invece della silica , posso usare il sale , visto che anche il sale assorbe l’umidità ? Questo solo affinche le altre polveri non siano infestate dall’umidità .
        Grazie sempre per la tua gentilezza
        Pasquale

        1. Però la silica è dentro delle bustine quando serve da assorbi umidità…nei detersivi sapevo servisse per far scorrere meglio la polvere.
          Credo però che se metti il sale e questo si inumidisce assorbendo umidità ed è insieme alle altre polveri, si bagneranno anche quelle…non credo sia una buona idea.
          mi dispiace ma non so consigliarti su questo.
          Ciao Sara

  67. scusate , ho errato in precedenza ma volevo dire che il sapone in polvere di cui ho parlato è a base di olio di palma , non so se è la stessa cosa parlare di sodium palmate .
    Grazie e scusate di nuovo
    Ciao Pasquale

    1. Si è la stessa cosa, nel senso che il sodium palmate è quello che si ottiene dalla saponificazione dell’olio di palma.

  68. ciao, ho trovato un altro sapone in polvere con questi INCI : sodium palmate, aqua, sodium hidroxide, e sodium carbonate . Mi sembra un buon sapone tipo marsiglia ,ottimo perchè è anche in polvere ; ti chiedo se lo posso usare per produrre un sapone liquido per lavare viso e corpo oltre le mani . Se la risposta è affermativa dovrei aggiungere qualcosa , visto che cìè il carbonato di sodio che è un pò aggressivo e se il prodotto finale è con PH elevato cosa posso aggiungere per abbassarlo ?
    Grazie sempre per la tua disponibilità e cortesia nel rispondere .
    Ciao Pasquale

    1. Ma se nell’inci c’è l’acqua come fa ad essere in polvere?
      Comunque se lo rendi liquido devi metterci un conservante perché l’acqua fa proliferare i batteri. Ovviamente come tutti i saponi tipo Marsiglia è aggressivo per la pelle perché il pH è completamente diverso che quello della pelle. Non puoi abbassarlo. A questo punto ti conviene prendere un sapone liquido fatto apposta per il viso e corpo.
      Questo lo puoi usare per fare il detersivo in polvere.
      Ciao Sara

      1. Ciao Sara ,
        scusami se non ti ho risposto subito , ma l’acqua che sta negli INCI è quella che si usa per fare il sapone in barra e poi viene macinato , una volta secco , così mi è stato risposto da colui che mi da questo sapone in polvere che devo dire che è molto buono.
        Ma io sono sempre alla ricerca di un sapone a base cocco sempre in polvere e con glicerina e non con Hidrossido di sodio , perchè sia più idoneo alla salute della pelle e delle allergie , di cui tanto si parla adesso .
        Infine vorrei proporti questi INCI di un detersivo dichiarato ottimo per Bambini e per tessuti delicati come seta, lino, ecc.
        Elenco ingredienti :
        Aqua / sodium chloride / triethanolamine citrate / sodium laureth sulfate / Lauril miristil poliglicoletere con EO e PO / Alcoli, C13-C15- ramificati e lineari etossilati / policarbossilato / parfum / dimethicone / hydrolyzed wheat protein-silicone copolymer / benzyl salicylate / hexyl cinnamal/ propylene glicol / denatinium benzoate / laurylamine dipropylenediamine/benzisothiazolinone / methylisothiazolinone / phenoxyethanol /CI42051.
        Guardando il biodizionario di Zago , non mi sembra proprio l’ideale per il bucato degli indumenti dei bambini , vorrei sapere la tua opinione se è possibile . GRAZIE
        Pasquale

        1. Per quanto riguarda il sapone: il problema dei saponi solidi, la saponetta classica, non è tanto che siano di cocco o di oliva o di girasole. Tutti sono fatti con grassi e idrossido di sodio. E’ il loro pH così distante da quello della pelle.
          Quindi, nessuno vieta di usarli ci mancherebbe, ma per pelli delicate, tipo bambini, o le parti intime, certamente non vanno bene perchè sono sia troppo sgrassanti che appunto di pH troppo diverso (es. se usi la saponetta sui capelli lunghi diventano stopposi e si rovinano con quell’alcalinità). Ovviamnte se hanno pure profumi aggiunti e uno è allergico a quelle sostanze la situazione peggiora.
          Per il detersivo: non mi sembra il massimo, ha anche i siliconi, ma soprattutto ha il profumo (in teoria per bambini il profumo non ci dovrebbe essere. Però non sono in grado di valutare l’intera formulazione.
          Cmq per i delicati e la lana basta un goccino di det piatti…sto proprio mettendo un articoletto in merito sul sito.
          Ciao
          Sara

          1. ciao Sara,
            e che ne dici di aggiungere un pò di acido citrico per abbassare il PH del sapone in polvere ? e avvicinare il PH finale a quello della pelle e renderlo meno aggressivo ?
            Grazie e un grande saluto

            1. se aggiungi dell’acido citrico al sapone sodico lo denaturi, perchè separi gli acidi grassi dal resto e così non lava più…non diventa meno aggressivo, non è più sapone.
              Ciao Sara

          2. Ciao Sara,
            una domanda , spero non sia stupida , posso aggiungere nel detersivo in polvere per lavastoviglie, su un kg di polvere 100 g. di sapone marsiglia sempre in polvere ? Laverebbe meglio o peggio ?
            Grazie sempre per la tua cortesia nel rispondere ,
            Ciao Pasquale

            1. no non è una buona idea, il marsiglia sporca i piatti invece che pulirli, lascia la patina appiccicosa.
              Ciao Sara

          3. Ciao Sara ,
            Grazie sempre delle risposte , sempre molto apprezzate .
            Io sono arrivato alla determinazione di non usare più il sapono in polvere per il detersivo in polvere , sempre perchè alza il PH , lascia aloni , a questo punto userò solo tensioattivi di origine vegetale e basta , che ne dici ?
            Ciao Pasquale

            1. Ma infatti in lavastoviglie non ci va il sapone che certamente lascerebbe aloni.
              Però non è certo lui che alza il pH, è la solvay o il percarbonato.
              Se ti trovi bene con tensioattivi vegetali in polvere meglio così!
              Sara

          4. la stessa cosa farò con il detersivo per lavatrice , non userò più il sapone in polvere e metterò solo, come ho detto tensioattivi in polvere di origine vegetale , ritengo una buona soluzione , spero tu sia d’accordo con questa mia soluzione

            1. Anche in questo caso, se ti trovi bene e non ti si crea troppa schiuma fai così.
              Il marsiglia in lavatrice serve solo a quello.
              Ciao Sara

          5. Ciao Sara , per ben due volte non sono riuscito a inviare il mio messaggio , spero adesso vada , comunque ti rinngrazio per la tua gentilezza a rispondermi con precisione e tempestività , e seguirò i tuoi consigli non usando più sapone nè nella lavatrice e nè nella lavastoviglie , e per non fare molta schiuma quanto tensioattivo in polvere devo usare ? Tenendo conto che sono pochi i tensioattivi in polvere , tra cui sodium lauryl sulfate , sodium lauroyl sarcosinate e lauryl sulfoacetate , almeno questi conosco come polvere . Quali mi consigli di usare e quanto in 1 kg di polvere di altre materie prime ?
            Grazie anticipatamente della risposta che come sempre sarà molto convincente e tempestiva .
            Ciao Pasquale

  69. Ciao, articolo molto interessante.

    A volte alcuni panni colorati appena lavati ed asciugati basta che si inumidiscono un po’ per emanare il classico odore di asciugato male.
    Con gli asciugamani lo noto se mi asciugo il viso dopo che qualcuno si è asciugato le mani, per le t-shirt dopo qualche ora che le indosso e che quindi comincio a sudarci.
    Una volta che un panno è attaccato lo puoi lavare quanto vuoi ma continuerà a puzzare.
    Da come ho letto in giro mi sembra di aver capito che la causa sono batteri o muffe che hanno colonizzato il panno.

    Il bicarbonato NON IGIENIZZA: preserva dai batteri solo se in soluzione SATURA
    Mi sembra di capire quindi che una soluzione satura di acqua e bicarbonato potrebbe risolvere il problema uccidendo i batteri/muffa del panno, ho capito bene?
    Se si, che dosi di acqua e bicarbonato mi servono per produrre una soluzione satura?
    Per quanto tempo i panni dovrebbero rimanere in ammollo in questa soluzione perchè il battericidio abbia luogo?

    Grazie!
    Loris

    1. No non funziona cosi’, la soluzione satura di bicarbonato permette di non proliferare i batteri e non di ucciderli.
      Il mio consiglio è di lavare gli acsiugamani e le lenzuola, gli strofinacci (e tutto quello che tu sai si riempia di desiduo corporeo o di organico) a 60 gradi con buon det in polvere e anche un igienizzante annesso (percarbonato o acqua ossigenata gli unici che igienizzano). Così non si accumula grasso corporeo che poi è il responsabile dei cattivi odori.
      Se ormai si è accumulato, prova comunque a fare questa procedura, magari con lungo ammollo. Oppure si comprano nuovi…
      Ciao Sara

  70. Attenzione a queste false notizie diffuse da chi vuole incrementare la vendita di prodotti costosissimi adesso cancellate pure il commento sara’ una mia ulteriore prova ,il bicarbonato a pochissimo prezzo e’ una sostanza ecezionale 4 cucchiaiate nell’ammollo di una bella quantita’ di panni sporchi vi fara risparmiare molto ma molto sapone in polvere ,il bicarbonato e non e’ pubblicita’ potete constatarlo da voi stessi scioglie ogni sporco piu’ difficile ,col bicarbonato mi raccomando ben disciolto in acqua tiepida potete buttare nel secchio tutti i migliori dentifrici che oltre a farvi venire l’ulcera non servono assolutamente a nulla!!!!!

    1. Ma a chi ti riferisci con false notizie?
      Qui si fa solo informazione scientifica. E non vendo proprio nulla, non ho nemmeno banner pubblicitari.
      Il bicarbonato come dentrificio l’ho consigliato anche io perche’ innalza leggermente il pH buccale e quindi contrasta l’acidita’ vero nemico dei denti.
      Per il lavaggio del bucato non serve a nulla perche’ non ha una basicita’ tale da poter potenziare il tensioattivo.
      Certamente e’ eccezionale come deodorante.

  71. IO vorrei sapere se posso usare un sapone in polvere con questi ingredienti : INGREDIENTI (INCI): Sodium Palmate, Sodium Cocoate, Aqua, Glycerin, Sodium Chloride,Sodium Citrate, Tetrasodium Etidronate. Io lo sostituisco al sapone di Marsiglia , questo sapone in polvere mi sembra veramente naturale 100% , non avendo materie prime chimiche , grazie della risposta

    1. Ciao Pasquale,
      certamente la composizione chimica di questo sapone è buona e utilizza tensioattivi di origine vegetale (ma che non esistono in natura, sono stati creati apposta in un laboratorio).
      Comunque sono tutte molecole chimiche…anche la naturalissima acqua è formata da molecole chimiche… Forse tu intendevi che è un sapone “senza molecole chimiche prblematiche”, e in effetti questo sapone non le ha.
      Ciao Sara

  72. Buongiorno mammachimica, sto cercando una ricetta per uno sgrassatore che sia attivo anche sul grasso bruciato dei fornetti. Alcune ricette portano una miscela di borace, bicarbonato, sale e acqua calda fino a creare una cremina da spalamare e lasciare agire. Tu cosa mi suggeriresti per un’azione efficace sul tipo di grasso che ti ho descritto?? Grazie

    1. Ciao Vincenzo,
      I sali di boro sono tossici e inquinanti, dovrebbero anche essere non più acquistabili facilmente. Il sale e il bicarbonato non sgrassano un tubo…forse il sale prima di sciogliersi abrade un po’…boh non mi sembra il massimo questa ricetta.
      In effetti il grasso bruciato è difficile. Immagino tu non possa usare una spugnetta metallica, forse solo l’azione meccanica può aiutarti..
      Comunque, prova a fare una soluzione molto concentrata di Solvay (cioè cerca di scioglie e un po’ di Solvay in meno acqua possibile). Poi aggiungi un po’ di detersivo piatti e fai così la pappetta da far agire sul bruciato.
      Questo è l’unico rimedio eco che mi viene in mente, oltre a non arrivare a questo tipo di sporco!
      Buone pulizie!
      Sara

        1. Di solito per Solvay intendo la soda Solvay ovvero carbonato di sodio ( e non soda caustica o idrossido di sodio).
          Ciao Sara

  73. Buongiorno Sara,
    ti volevo fare una domanda che non centra con la pulizia, ma con la cucina. Mi pare di aver sentito che il sale da cucina ha qualche problema di compatibilità con l’acciaio inox delle pentole e, soprattutto quello grosso che non si scioglie subito, può dare luogo al rilascio di determinate sostanze dall’acciaio.

    Ti risulta vera una cosa del genere?

    Se sì, hai dei consigli nell’uso del sale?

    Grazie

    1. Certamente il sale è molto corrosivo, considera anche come si riducono le navi abbandonate!
      E infatti mi fanno molto arrabbiare quando sul web circolano pseudo ricette di detergenti a base di sale…
      Se l’acciaio non è di buona qualità peggio sarà. Anche io ho letto di alcune pentole che hanno formato macchie scure sul fondo.
      Ma solitamente il sale si mette sui cibi e non direttamente sulla pentola. Nel caso della cottura della pasta basta metterlo quando l’acqua già bolle.
      Ciao
      Sara

  74. Ciao mammachimica,
    ho visto che quando parli di tensioattivi fai sempre riferimento al detersivo piatti. Non ci sarebbero sostanze o modi più naturali per ottenere questi tensioattivi?
    Grazie

    1. Ciao Marco,
      i tensioattivi non esistono in natura, sono sempre un prodotto di sintesi (cioè creato in laboratorio chimico). Ma certamente ce ne sono di più o meno impattanti, quelli per esempio che derivano da sostanze presenti in natura a cui poi si “attacca” la parte sintetica.
      Per altre info puoi leggere “tensioattivi” nel glossary del mio sito.
      Uno di questi è l’alchilpoliglucoside (Apg), basso impatto ambientale e buona biodegradabilità.
      Quindi potresti comprare questi come materie prime e non il detersivo piatti (ovviamente alcuni detersivi piatti contengono già apg).
      Però io non ho ancora mai sperimentato personalmente ricette con questa materia prima, quindi non posso aiutarti.
      Sul forum di Fabrizio Zago ne troverai.
      ciao Sara

  75. Ciao! Ho trovato su internet tra tanti site americani una ricetta per il detersivo per la lavatrice senza borace. Ero contenta e oramai lo uso sempre per la lavatrice, tranne che per panni delicati. Grattugio 300 grammi di sapone per bucato fatto da me, una scatola di soda solvay e una di napisan. Macino tutto con il robot e diventa una bella polverina bene amalgamata. Ho saputo che la soda solvay non va bene per la lavatrice… Come Ammorbidente uso quello commerciale a volte quello biologico . Mi spieghi per favore se va bene o no? Grazie mille!

    1. Ciao Angela,
      La tua polverina va bene, ma secondo me manca un po’di tensioattivo (es. Il detersivo piatti)e di sequestrante (che evita di far ingrigire i panni e aiuta il tensioattivo).
      Non so il perché la solvay dovrebbe fare male alla lavatrice…magari chiedi il motivo scientifico a chi te lo ha detto.
      Usare l’ammorbidente dopo un detersivo in polvere va sicuramente bene.
      Ciao Sara

  76. Ciao Mammachimica, da qualche mese ho iniziato con un amico un progetto in campagna con l’utopia dell’autosostenatamento (si chiama “Valle Libera”). Dato che ci scaldiamo e cuciniamo con la legna del nostro bosco ho pensato da subito di autoprodurre della lisciva bollendo per 2-3 ore 1kg di cenere di legna con 5l di acqua. la parte liquida la uso per lavare pavimenti e bagni (diluita in acqua) mentre la parte “solida” (quella che decade) la usiamo per lavare i piatti. Cosa ne pensi tu della lisciva? potremmo anche utilizzarla per la lavatrice?
    grazie e complimenti per la professionalita e la serieta di questo blog!!

    1. Ciao Valerio e grazie dei complimenti, che però devo fare anche a voi per il vostro interessante progetto!
      Però devo avvertirti che purtroppo scientificamente (da test in laboratorio) il potere lavante della lisciva è pressoché uguale all’acqua calda…quindi prepararla è solo uno spreco di energia e tempo. Però ognuno lava come gli pare, ci mancherebbe!
      Inoltre a volte in effetti basta solo l’acqua per lavare: conosco bene la differenza tra lavare un pavimento in una citta’ super inquinata e quello di una casa in campagna, per il primo a volte mi serviva lo sgrassatore! Per il secondo basterebbe l’acqua.
      Idem nel lavare i piatti, se non cucini carne e metti condimenti a crudo, si lavano con più facilità, sono praticamente puliti.
      Certamente non userei la lisciva in lavatrice, oltre a non lavare rischi di ingrigire i panni.
      Ciao Sara

  77. Ciao Mammachimica, ho postato un quesito su promiseland e volevo chiedere a te se hai un’idea migliore rispetto al consiglio che mi ha dato una utente:
    http://forum.promiseland.it/viewtopic.php?f=2&t=46015&p=385235#p385235
    Mischiare la crema con il gel d’aloe, ogni volta, prima di spalmarla, lo trovo molto scomodo. Hai un’idea migliore? Sai se c’è un ingrediente che posso aggiungere al vasetto della crema per renderla mento grassa? Grazie, ciao

        1. Mi sembra che già sullo stesso post un utente indica un solare senza alluminio, dovresti chiedere la marca.
          Ciao Sara

  78. Ciao Mammachimica!!!!GRAZIE GRAZIE per avermi aperto un mondo con la tua chiarezza e competenza, ho cercato tanto e, trovato tanto ma tanto di sbagliato e confuso ora, con tutte queste nozioni giuste finalmente si potrà iniziare un nuovo capitolo!!!! Dilemma Citrato di Sodio….come da te suggerito per sapere la durezza dell’acqua sono andata su Assocasa digitato il nome del comune dove abito e la scritta che compare è MIN 28 / MAX 36 / MEDIA 39…..usti abbiamo un’acqua durissima se è a 39!!!!!!!!!!!!!!!!! Nella “ricetta” del detersivo in polevere ci sono 50ml di citrato di sodio, quindi per la mia acqua sono pochi visto che è così dura? di quando lo dovrei aumentare? Un altro consiglio se puoi….. le cartine tornasole costano un botto 40€, cosa posso usare in alternativa? Grazie Grazie e ancora Grazie per la tua disponibilità e per tutto l’aiuto!!!! Buona giornata Mammachimica!!!
    AnnaMaria

    1. Ciao AnnaMaria,
      si la tua acqua è duretta, fai delle prove con il citrato, inizia con 50ml e vedi come ti trovi, magari aumenta al bucato successivo e fai i paragoni.
      Per quanto riguarda le cartine tornasole, le trovi a prezzi più abbordabili su e-bay o nei negozi vicino alle università, che vendono vetreria per laboratorio. Comunque non sono indispensabili. Se prepari il citrato rispettando le quantità e facendo concludere esattamente la reazione (cioè aggiungendo bicarbonato non frigge più),sei abbastanza sicura di essere a pH attorno a 7.
      Ciao Sara

  79. ciao mamma chimica ho una domanda circa il marsiglia, anzi più di una…ho grattuggiato una bella quantità di sapone perchè avevo letto sul forum di Zago che se ne potevano mettere circa 10 grammi in lavatrice insieme al detersivo liquido che si usa solitamente, con lo scopo di ridurre la schiuma di quest’ultimo…solo che non mi convince molto questa cosa nel senso che uso già poco detersivo liquido (uso il winni’s) e ho paura che il marsiglia rovini la lavatrice o che se depositi sui capi, nonostante il sequestrante del detersivo..è vero fa meno schiuma, ma essendo già un “eco detergente” non dovrebbe poi produrne molta, a meno che si sbaglino le dosi ed essendo concentrato, anche qualche goccia in più potrebbe essere di troppo generando più schiuma del dovuto, magari basterebbe ridurre le dosi e non ci sarebbe bisogno di usare il marsiglia come antischiuma? altra cosa, ora ho parecchio sapone grattuggiato e non so che farne, prima di cimentarmi nel sonia-sartana, devo finire tutti i detersivi che ho perchè non mi piace sprecare…di solito lavo i panni del lavoro di mio marito sporchi di grasso e olio (fa il meccanico) facendo un prelavaggio con acqua fredda e candeggina delicata…secondo te se invece del prelavaggio in lavatrice mettessi i panni in un catino con acqua calda, candeggina delicata e sapone di marsiglia grattuggiato (così lo sfrutto), lasciando in ammollo qualche ora prima di procedere al normale lavaggio con detersivo in lavatrice, può andare o rovino i panni perchè si depositano i sali del sapone che non andrebbero via nemmeno col lavaggio in lavatrice+detersivo? da ignorante penso che il detersivo col sequestrante, sequestri appunto i sali del sapone che si sono depositati sui panni nel prelavaggio, ma non ne sono sicura perciò chiedo prima di rovinare tutto..grazie

    1. Ciao Valeria,
      In effetti non capisco perché aggiungi il Marsiglia ad un detersivo commerciale. Avevi avuto problemi di troppa schiuma con Winnis? Hai acqua molto dolce? I detersivi commerciali sono già ben formulati per non fare schiuma, diversamente, quello che faccio io ne ha bisogno perché parto dal detersivo piatti. Quindi secondo me dovresti fare come hai detto, provare a ridurre la dose di detersivo bucato, soprattutto se hai acqua dolce.
      Il marsigli grattugiato dura tantissimo, se vuoi puoi lasciarlo in un contenitore e aspettare di usarlo quando ti servirà.
      Per le tute di tuo marito, certamente l’ammollo con candeggina gentile le igienizza. Ma per il grasso magari sarebbe utile uno sgrassatore o anche un po’ di detersivo piatti proprio sulle macchie. Il marsiglia va bene se fatto agire direttamente sulla macchia, ma disperso nell’ acqua non ha un gran potere e lavante (e se poi non lavi ad alte temperature rischi che ti rimangano residui).
      Ciao Sara

  80. Ogni volta che passo di qui imparo qualcosa di nuovo. A proposito del bicarbonato di sodio come anticalcare: lo sfrego in abbondanza quasi asciutto su una spugnetta per togliere “meccanicamente” il calcare, e funziona. Può essere considerato anticalcare in questo senso? Grazie!

    1. Beh, insomma…certo non si può chiamare
      scioglicalcare..e comunque mi sembra poco efficiente, il citrico lo toglie con molta meno fatica!
      Ovviamente ognuno pulisce come vuole!
      Ciao Sara

      1. Ho omesso però di dire che uso il bicarbonato sulla patina di calcare, quel leggero strato opaco che si deposita sul lavello. In effetti per le incrostazioni vere e proprie uso anche l’aceto. Grazie!

  81. Buona sera
    per ragioni varie mi trovo ad usare spesso Varechina e più di rado soda caustica ma in quantità. La mia sensibilità nei confronti dell’ambiente mi fa stare male al momento in cui devo buttare le soluzioni. Vi chiedo di darmi alcuni consigli per poter smaltire correttamente questi prodotti indispensabili e nel caso se esiste la possibilità di neutralizzarne la dannosità prima di reimmetterli nell’ambiente.
    Grazie
    Silvano

    1. Ciao Silvano,
      Per la soda caustica non ci sono grandissimi problemi per l’ambiente, mentre la varechina, cioè l’ipoclorito di sodio è effettivamente molto inquinante.
      L’unico consiglio che posso darti, non sapendo per che cosa ti serva in modo indispensabile la varechina, è quello di sostituirla con l’acqua ossigenata (a concentrazioni diverse per ciò che ti serve).
      L’acqua ossigenata è assolutamnte ecologica, si decompone in acqua e ossigeno.
      Ciao Sara

  82. Da chimico a chimico…. bravissima ottimo lavoro, molto competente e chiara. I miei complimenti. Ti metto tra i miei preferiti!!!! Ciao!

    1. Ciao Lory e grazie dei complimenti.
      Mi fa sempre piacere riceverli, ma certamente se provengono da “qualcuno del mestiere” sono molto gratificanti!
      Anche il tuo blog è molto interessante e specifico.
      Ciao Sara

  83. Buongiorno Sara,
    ci siamo conosciute ad Ecofuturo e appena arrivata a casa ho cercato il tuo sito e l’ho trovato interessantissimo! Lo sto studiando da giorni oltre ad averlo divulgato alle mie amicizie…
    Ho provato la candeggina delicata che, finalmente, mi permette di sbiancare le cose senza angoscia!!!
    Pian piano proverò anche il resto…
    Ti pongo una domanda: un mio parente laureato in scienze naturali mi ha detto che l’acqua ossigenata va bene per i batteri anaerobici (come quello del tetano) ma che non ha serve su quelli aerobici (tipo batteri fecali), tu che ne pensi?
    Grazie e complimenti per il tuo blog interessantissimo!
    Francesca

    1. Ciao Francesca,
      ben ritrovata e grazie dei complimenti!
      Per quanto riguarda l’acqua ossigenata, ti copio/incollo un intervento propio di Fabrizio Zago:”Tutte le sostanze fortemente ossidanti impediscono ai batteri di creare ceppi resistenti. Tuttavia occorre una precisazione: a differenza dell’ipoclorito (che non teme niente e nessuno) per l’acquaossigenata occorre dire che ci sono dei ceppi (cocchi in particolare) che hanno, nella loro membrana citoplasmatica, una perossidasi e quindi invece che venire uccisi i batteri vengono nutriti. Ora questo è vero a concentrazioni molto (ma molto) basse e con le percentuali che hai descritto tu non c’è il rischio di lasciare indenne un batterio.” (Nel post si parlava di 10-12 volumi, quindi la concentrazione per disinfettare appunto le ferite).
      In un altro post specificava che a concentrazioni dal 7% in su, non c’è batterio che resiste. La candeggina delicata e anche lo spruzzino igienizzante è al 7%, quindi direi che possiamo stare tranquilli!
      Spero di esserti stata di aiuto.
      A presto, Sara.

      1. Carissima,
        grazie mille per la risposta che riferirò.
        Ti pongo subito un’altra questione: ho girato le tue ricette ai GAS di cui faccio parte e sono state molto apprezzate ma una mia amica mi ha detto che aveva trovato la ricetta per pulire l’argento con il sale da cucina da altre parti e l’ha provata con risultati deleteri, l’argento si è rovinato! Cosa mi puoi dire?
        Ciao
        Francesca

        1. Se ti riferisci alla procedura per pulire l’argento, che ho descritto io tra le mie ricette, devi considerare che si genera una vera e propria pila. Ovvero una reazione elettrochimica (con un potenziale ben preciso) che toglie le impurezze dell’argento e non lo rovina se è veramente argento!
          Non so ovviamenete cosa ha fatto precisamente la tua amica e nemmeno quali oggetti ha sottoposto al trattamento, però se il metallo usato era meno “nobile”, allora potrebbe essere stato intaccato (come infatti accade allo stagno/alluminio che si utilizza).
          Ciao Sara

  84. buingiorno Sara,
    ti scrivo anche qui,devo farti ancora i complimenti per come tratti gli argomenti.
    Anche io ho fatto il detersivo sbagliato ne ho un po’ meno di meta’ poi faro’ il tuo.
    Ciao a presto.
    Sandra

  85. Sara complimentissimi!!!!!
    sito fantastico! è indiscutibile che sei una esperta del settore e ti chiedo aiuto, vediamo se posso riparare.
    Tre ore fa ho cercato ricette sul web per fare il mio primo detergente liquido per il bucato, l’ho fatto, è li a riposo e domattina dovrei frullarlo, ma io intanto che riposa sono tornata sul pc e ho dato con te! …..ed ho capito che quella roba li che riposa in cucina non va così bene 🙁
    Ormai il danno è fatto e siccome sei così brava mi sono detta ci sta che forse riusciamo a riparare?! Ti dico quello che ho fatto, mi dai qualche consiglio?
    Ho messo 4 lt di acqua in pentola, l’ho portata al punto di ebollizione, ho spento il fornello e ho aggiunto 250 gr di sapone di marsiglia grattuggiato e 100 gr di bicarbonato. Domattina dovrei frullarlo…così era la ricetta. Uffff non potevo trovarti prima!!!! che faccio?
    Alejandra

    1. Ciao Alejandra e grazie dei complimenti.
      In effetti quell’intruglio che hai in cucina non lava un tubo…
      Comunque puoi recuperare.
      Quello che devi aggiungere è il tensioattivo (che lava), ovvero un buon detersivo piatti.
      Di solito la dose per litro di detersivo panni che faccio io è di 300-400g di det. piatti (a seconda della “bontà e concentrazione dello stesso). Quindi dovresti moltiplicare il tutto per 4, dato che hai 4 litri di acqua.
      Inoltre ti serve il sequestrante cioè il citrato di sodio, sia perché hai un sacco di marsiglia (che ingrigisce i panni se rimane da solo) e soprattutto se hai acqua dura. Anche in questo caso la dose dovrebbe essere 4 volte quella della mia la mia ricetta (in cui è 100g).
      Anche del citrato ho postato la ricetta.
      Alla fine misura il pH, se è intorno a 10-11 stai a posto, altrimenti dovresti aggiungere un po’ di soda solvay, fino a pH 11, così che stai tranquilla per la conservazione.
      Con tutto quel marsiglia temo sia piuttosto denso questo detersivo. In quel caso aggiungi un pò di alcool o anche altra acqua.
      Occhio alla schiuma che farà in lavatrice, è vero che hai un sacco di marsiglia ma metti pure tanto det. piatti, quindi cerca di monitorarla.
      Buon detersivo!
      Sara

      1. grazie!!!! ne ho visto solo ora la risposta! genia!!!!
        avevo intuito quello che mancava e ho riparato utilizzandone una parte per lavarci le mani giù in cantina aggiungendo acqua e alcool per conservarlo, ora con il resto che è sempre tanto farò il resto aggiungendo i tensioattivi. 😉
        Approfitto della tua disponibilità per chiederti altro:
        Per l’anno prossimo aprirò un asilo nido olistico, biologico e artistico. Vorrei proporre alle mamme i pannolini lavabili e lavarli anche da me (ho uno spazio da poter adibire a lavanderia. Ne hai esperienza con la popò dei piccoli? Hai delle “ricette” a doc?…..
        grazie ancora!
        ale

        1. Ciao Alejandra e complimenti a te per il tuo nido eco-bio!
          Per lavare i pannolini lavabili ci vuole un buon detersivo.
          Se ti vuoi cimentare nel fai da te, quello che ho postato nelle ricette “detersivo lavatrice in polvere” è una buona scelta. L’aggiunta del percarbonato è d’obbligo secondo me.
          Inoltre è importante impostare la lavatrice almeno a 60°C e non meno, per evitare problemi di candida, ecc.
          Se solo sporchi di pipì, puoi metterli direttamente in un secchio (chiuso o magari all’aperto) e aspettare di fare la lavatrice. Se sporchi di pupù, è meglio prima dare una sgrossata con sapone di marsiglia e poi metterli nel secchio, altrimenti la puzza ti stende!
          Per evitare un po’ di puzze e proliferazione batterica durante la permanenza nel secchio, potresti anche dare a tutti una spruzzata con candeggina gentile (quella a base di acqua ossigenata) o con lo spruzzino igienizzante smacchiatore. Considera che quando apri il secchio si sprigionerà puzza di ammoniaca (non sarà certo molta ma magari fai questa operazione a finestre aperte, che sniffarla non è certo salutare!)
          Ovviamente ci sono un sacco di tipi diversi di pannolini, quelli con il guscio che si stacca, (in quel caso separa il guscio dal resto prima di metterlo nel secchio, così non si impregna di puzze e sporco).
          Ultima raccomandazione: se possibile stendere al sole che sbianca e igienizza, perchè la bilirubina responsabile del colore delle feci è fotolabile.
          Ti auguro davvero di trovare molti consensi.
          Sara

  86. Volevo farti tantissimi complimenti per la chiarezza e la competenza. Oggi sempre più internet è colmo di ricette improvvisate. Sembra che i peggiori divulgatori dell’autoproduzione di schifezze abbiano un infinità di successo, spesso sono legati a riviste per signore prive di spessore. Tutti si improvvisano inventori di detersivi e cosmetici e divulgano fesserie. Ad esempio Facebook oggi e pieno di pagine apparentemente green che promuovono ricette più dannose che utili. Tutto questo per dirti.. perché non apri una pagina facebook dove divulghi tutto questo materiale contenuto nel sito, serve competenza e chiarezza, pensaci. Io mi farò promotore. Non serve nulla di più di quanto hai già scritto, basta solo divulgarlo all’infinito. Ancora complimenti, ciao Massimo

    1. Ciao Massimo e grazie del commento e dei complimenti!
      Sai quante volte ho scritto a tv o quotidiani evidenziando errori grossolani di chimica? Neanche rispondono, per loro conta solo l’articolo green…non le conseguenze.
      Per quanto riguarda Facebook sono vari i motivi per i quali non ho il mai creato il profilo. Innanzitutto perché su fb ti puoi iscrivere ma non cancellare, e a me questa limitazione di libertà non piace. Come vedi nel mio sito non ci sono banner pubblicitari, proprio perché voglio essere libera, anche di criticare o consigliare prodotti, marche ecc.
      Inoltre con due bimbi, di cui una di 16 mesi, non avrei il tempo di seguire la pagina fb, come vedi ti rispondo dopo giorni proprio perché non ho avuto nemmeno la possibilità di accedere alla mail!
      E poi non vorrei essere messa nel calderone dei consigli sbagliati…
      Comunque, i bambini cresceranno, e non é detto che magari in futuro cambierò idea e mi troverai su fb!
      Intanto tu divulga!!
      Grazie ancora e buona giornata.
      Sara

      1. Ma certo che puoi cancellarti da Facebook! Quello che non puoi cancellare facilmente sono i contenuti che posti, perché si creano delle copie in modo automatico*, che possono saltare fuori anche se cancelli il post originale… Ma questo vale anche per il tuo blog. E visto che il tuo blog è bellissimo, perché mai dovresti cancellarlo? Sul serio… Io sono una frequentatrice abituale del forum di Fabrizio Zago, che è una miniera di informazioni utilissime… però per come sono organizzate è veramente confusionario (e infatti su centinaia di pagine dedicate ai detersivi, il 90% sono richieste di chiarimenti). Non mi sto lamentando sia chiaro! Anzi sono molto grata. Dico solo che essendo ricchissimo di materiale, di approfondimenti e di sviluppi, a volte per trovare l’informazione che ti serve devi proprio scavare per ore! Sul tuo sito ho trovato chiarezza, spiegazioni precise, ricette a prova di imbranato… Che dire, grazie davvero! Anche io penso che sarebbe un bene diffonderle ovunque!

        1. Ciao Chiara, sono contenta che il mio sito ti sia utile.
          Facebook chissà, il problema è anche il tempo! Non so se potrei stargli dietro. Ho dei messaggi del 24 a cui devo ancora rispondere!
          Ciao Sara

  87. Usato il bicarbonato nella versione semplice come deodorante: efficace e non mi è successo nulla alla pelle, come invece avevo timore.
    Fatta la candeggina delicata e già usata con gli asciugamani dei cani: perfetti.
    Mi rimane il detersivo liquido per lavatrice tra le cose che mi ero proposta.
    Forse non può interessare, ma per me è stata una sfida e una conquista. Grazie. donatella

  88. grazie 1000. Non per niente avevo 4 in chimica 🙁
    Provo per il deodorante. Altra cosa, volevo sapere (anche se l’argomento sarebbe nella candeggina delicata. Mi sto procurando l’acqua ossigenata. Come li devo mescolare gli ingredienti? Prima diluisco l’acqua ossigenata nell’acqua distillata e poi metto l’acido citrico? e perchè il citrato di sodio in promiseland ha questi ingredienti diversi? (100 gr di sodio citrato (fatto con 200 ml di acqua, 100 gr di acido citrico e 83 grammi di soda – non bicarbonato) E’ la stessa cosa? se ho sbagliato a mettere tutto insieme, la prox volta sarò più precisa 🙂 grazie.

    1. Per la candeggina delicata va bene come hai scritto di mescolare gli ingredienti.
      Per la ricetta del citrato io ho scelto di pubblicare quella che utilizzo solitamente, le dosi sono precise e mi ci trovo bene. Quella che hai scritto tu non l’ho mai provata.

  89. Anvedi… il bicarbonato l’ho sempre usato e divulgato come anticalcare. Ora mi spiego tante cose… avevo 4 in chimica…..
    Per rispondere sull’acido citrico… io l’ho acquistato (per fare l’ammorbidente) in un consorzio agrario, 1 Kg a 5,5 €.
    E’ quello che usano in enologia… ma a questo punto non so se va bene o se esistono varie versioni… donatella

    1. Ciao Donatella e grazie per il commento.
      L’acido citrico lo puoi trovare anidro (puro) o idrato (cioè con una parte di molecole di acqua), però va bene ugualmente. L’unica differenza è che se non è anidro ne dovrai usare un po’ di più rispetto alle quantità che ho indicato nelle ricette del fai da te.
      Sara

      1. Scusa … altra cosa… penso di aver “abusato” sull’uso dell’aceto, ora trasformato in acido citrico…. e sul bicarbonato di sodio. Avevo letto che potenziava il potere pulente dei detersivi… e allora diminuivo il detersivo e aggiungevo o bicarbonato, per i delicati o colorati, o la soda solvay, per i tessuti più resistenti. Lo aggiungevo anche quando lavavo i piatti, insieme all’aceto e mettevo meno detersivo. Ho sbagliato…. molto… Quindi da quello che ho letto su promiseland e il tuo sito, meglio non usarlo più… Vorrei provare ad usarlo come deodorante… semplicemente così com’è… ma ho un po’ di remora….

        1. Remora di cosa? tentare non costa nulla!
          Ti consiglio di provarlo, potresti trovarti bene e non spendere più un euro di deodorante! Se guardi nelle ricette del “fai da te” troverai tutte le versioni di deodorante al bicarbonato. Personalmente lo preferisco puro, metto la polvere tramite un vecchio piumino di cipria sotto l’ascella pulita e un po’ umida così si attacca meglio. Fai delle prove.
          Comunque il bicarbonato serve anche per preparare il citrato di sodio (il sequestrante per i detersivi lavatrice).
          Certamente l’ambiente alcalino aiuta a potenziare i tensioattivi, ma certo è che se lo mischiavi all’aceto si annullavano entrambe e non serviva a nulla. Dato che il bicarbonato è poco alcalino è molto meglio utilizzare la soda solvay per potenziare i detersivi (e non mischiata ad acidi ovviamente!)
          ciao Sara

  90. ciao e grazie infinite di questi chiarimenti..spiegati chiaramente anche per me ^_^ che non ..mastico chimica!!
    Purtroppo su internet si trova di tutto e il contrario di tutto ed orientarsi è un grosso problema, specialmente per chi, non ha basi di chimica !!
    un sorriso,
    luisa

    1. Ciao Luisa e grazie a te del commento.
      Mi fa davvero piacere sapere che hai trovato chiaro e utile quello che ho scritto.
      Sara

  91. Grazie Sara di questi semplici chiarimenti. Ho usato certi prodotti in modo improprio ritrovandoli spesso in vari siti. Ora ricomincio da capo. Mi dispiace che un prodotto cosi utile come l’acido citrico non sia cosi semplice reperirlo, saluti. lory

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