Detergenti incomprensibili

Mi sono arrivate parecchie richieste qui su fb e sul sito, per analizzare dei detergenti/lisciva spacciati per bio, eco, green ecc., venduti on line o nei negozi specializzati in prodotti naturali.
Come sempre posso dare un parere solo e soltanto se c’è la lista completa degli ingredienti, che quindi mi fa sapere che cosa realmente c’è all’interno di quel prodotto, non certo dal nome o dalla marca.
Molto spesso la composizione non si trova, ma magari sulla confezione è indicato ben in evidenza che il prodotto contiene per esempio: “una miscela di percarbonato, acido citrico e sapone di marsiglia”.
Bene, se trovate questa dicitura, il mio consiglio è di lasciare il prodotto sullo scaffale…perché è una vera e propria presa per i fondelli!
E’ una miscela fatta da uno che la chimica non l’ha proprio mai letta in vita sua!
Scrivendo quei tre nomi percarbonato, acido citrico e marsiglia, si attira l’attenzione di che vuole fare le pulizie in modo più sostenibile, dato che loro sono certamente prodotti a basso impatto ambientale.
Il problema è che mischiati assieme non servono a niente!!!!
Chimicamente unirli non ha senso: in acqua il citrico decomporrebbe il sapone di marsiglia facendo uscire gli acidi grassi (che sporcherebbero i panni invece che pulirli).
Inoltre, sempre il citrico, decomporrebbe pure il percarbonato, trasformandolo all’istante, senza che possa esplicare la sua azione igienizzante o sbiancante. Casomai si forma un po’ di citrato di sodio, un sale sequestrante…ma che così da solo certo non serve a nulla.
Confesso che i tanti messaggi mi hanno fatto venire un dubbio pure a me: vuoi vedere che mi sfuggiva qualcosa? Possibile che tutti questi prodotti sono in giro e non servono a nulla?
Fortunatamente per me non sono ancora rimbambita: Fabrizio Zago, il max esperto di detergenza ecologica e scientifica, nonché consulente della Comunità Europea, mi ha confermato che quelle polveri messe assieme sono una stupidaggine e, aggiungo io, uno spreco.
Sfortunatamente per tutti i consumatori, sono in giro queste robe…
L’unica cosa che posso fare e divulgare…occhio agli ecofurbi!!!!
Se volete leggere il post di Fabrizio sul forum eccolo
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8 commenti su “Detergenti incomprensibili

  1. Ciao Mammachimica,
    ti ho scoperta da poco e sono contenta di aver trovato qui tanti contributi precisi e attendibili sulla detergenza ecosostenibile. Sono preziosi per chi come me vuole ridurre il proprio impatto sull’ambiente mantenendo efficacia e sicurezza nelle pratiche di pulizia, per cui ti ringrazio!
    In merito alla lisciva: qualche tempo fa ho comprato un prodotto che contenente precisamente la stessa formulazione che descrivi nel post. Non l’avevo mai ancora usato e proprio oggi che ero intenzionata a informarmi sull’utilizzo corretto di simili detergenti poco impattanti, vengo a sapere che non serve a nulla! Ahimè, mi dispiace di essere stata fregata dall’apparenza di quella che sembrava una serissima marca. Quello che volevo chiederti è: esiste qualche utilizzo casalingo in cui questo mix possa essere impiegato con un qualche risultato? Mi dispiacerebbe buttare via una confezione piccola ma ancora intonsa di lisciva. Inoltre, la lisciva “vera” ha una formulazione diversa da percarbonato – acido citrico – marsiglia o consiste proprio di questo, e va evitata? Ti ringrazio.

    1. ciao, mi dispiace che sei incappata in eco furbi…ma purtroppo ce ne sono parecchi.
      Se fosse lisciva vera potresti usarla in qualche modo, tipo aggiungere det piatti e farci lo sgrassatore. Ma la composizione che mi scrivi è senza senso….acido citrico e percarbonato si annullano a vicenda…a che sertve sta roba? Tra l’altro il citrico distrugge pure il marsigia rilasciando acidi grassi…così i panni si sporcano…boh.
      Mi dispiace ma non so aiutarti.
      Ciao Sara

  2. Ciao Sara, ti chiedo un consiglio a proposito di “detersivi incomprensibili” sul dosaggio dei suddetti che a volte mi sembrano incomprensibili pure loro. 🙂

    Solitamente sul retro delle confezioni è riportato un dosaggio consigliato, mettiamo 80 ml rapportato ad un bucato standard di 4,5 kg. Per cui, se mi trovo con un peso di biancheria di poco più di 2 kg metterò 40 ml, cioè la metà, e così via… almeno questo credo sia una regola di massima e credo anche di buon senso.

    Sono rimasta basita, leggendo un nuovo detersivo in polvere, che mi parla di 80 ml per 4,5 kg, fatto salvo che nella tabella scrivono – 15 ml, cioè 65 ml, per un carico di 2,5 kg.
    Onestamente mi sembra una quantità eccessiva per un peso di biancheria dimezzato rispetto alla dose standard, cioè uno spreco, oltre alla difficile risciacquabilità dei detersivi in polvere.

    Che ne dici? Meglio attenersi alle mie proporzioni o seguire le istruzioni del produttore? Grazie in anticipo

    1. ciao,
      scusa ma nel messaggio scrivi “15 ml, cioè 65 ml, per un carico di 2,5 kg” è 15 o 65?
      Di solito le indicazioni del produttore sono verificate ma ovviamente sono una media, perchè nessuno può sapere cosa indende ogni persona per sporco…c’è gente che lava tutti giorni cose pure pulite, perchè invece magari per sua abutudine le ritiene sporche..
      Per quello dico di fare delle prove.
      In effetti se i panni sono di meno è logico metterne di meno!
      Ciao Sara

  3. Ciao, anch’io ho molta diffidenza verso i detergenti che si definiscono “ bio”, tanto che nel dubbio preferisco usare i tradizionali con molta parsimonia.
    L’altro giorno mi hanno consigliato un detergente solido bio per la casa, da usare con un una spugnetta, venduta insieme al prodotto, che sembrerebbe la soluzione per tutti i problemi di pulizia della casa. Pare che abbia funzione di sgrassatore, anticalcare, ecc si va dalla pulizia del forno alla pulizia del bagno …. insomma per tutto. Si chiama Bio mex e la sua composizione è questa:
    5 – 15% di sapone da materie prime vegetali, argilla ventilata, grassi vegetali, glicerina, profumo estratto da frutti di limone
    Che ne dici? È davvero efficace o è uno specchietto per le allodole?
    Ti ringrazio per l’attenzione che mi vorrai dedicare
    Cinzia

    1. Non conosco questo prodotto ma per sciogliere il calcare serve una sostanza acida mentre per sgrassare serve una alcalina…ed è chimicamente impossibile che coesistano in un detergente…
      Nell’inci ci sono cose che per lavare non servono, tipo i grassi o l’argilla…
      A me sembra un semplice sapone sodico.
      Ciao Sara

  4. Ciao, grazie per il tuo contributo a “sgamare” i furbetti in questo campo. Mi piacerebbe avere il tuo parere su Terrawash, quel sacchettino con le palline di magnesio che, dicono, viene dal Giappone? è utile? da solo può pulire il bucato? se lo uso magari posso mettere meno detersivo? grazie!

    1. ne ho già parlato di Terrawash…trovi altre info anche sull’intervista che mi h fatto Arianna di Dress Ecode https://www.mammachimica.it/interviste-a-mammachimica/.
      Purtroppo non ci sono dati scintifici a supporto della sua efficacia.
      ti riporto il commento di Zago: “i test effettuati per stabilire l’efficacia del lavaggio non sono stati fatti secondo le procedure standard (macchie e tessuti certificati e comparazione con un detersivo normale e lavatrice normale). Anche sul loro sito scrivono che potrebbe essere necessaria mezza dose di detersivo e che le macchie vanno pretrattate. Insomma, il discorso è sempre lo stesso: spesso mettiamo in lavatrice abiti praticamente puliti o sporchi si sostanze idrosolubili (polvere o sudore) allora certo che serve pochissimo detersivo e anche questa bustina può bastare!”
      Insomma, io non ci spenderei soldi.
      Prova a mettere meno detersivo comunque al tuo bucato, magari basta. Il formulatore fa una media dello sporco, ma non può conoscere quesllo di ogniuno ovviamnte.
      Ciao Sara

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