Saponette classiche accumulate: che farci?

Ho fatto nuoto agonistico e gare per tanti anni. Ho smesso il secondo anno di Università, per concreti problemi di frequenza ai corsi obbligatori in laboratorio.
Durante la marea di trasferte fuori Roma per le gare, collezionavo per ricordo le saponettine in dotazione nei bagni delle camere di albergo. Ne ho accumulate tantissime. Sono di forme, colori e profumi diversi. Con pazienza ho tolto tutte le carte che le avvolgevano e raccolte in questa vecchia scatola per utilizzarle.
Ma per farci cosa?
Beh, innanzitutto per lavarsi! Non tutto il corpo eh!
Come già spiegato mille volte, le saponette tradizionali, tipo marsiglia, sono dei sali sodici, che sviluppano un pH circa 8-9 (alcalino), molto diverso dalla nostra pelle che invece è acidulo (circa 6). Per carità, ognuno si lava come gli pare! Ma a me “tira” troppo la pelle se uso la saponetta dappertutto.
Di certo il mio consiglio è di NON usare mai la saponetta sui CAPELLI: l’alcalinità apre le scaglie di cheratina e li rovina irrimediabilmente, diventano stoppa. Usare sostanze alcaline sui capelli serve, infatti, per far entrare il colore delle tinte dentro il capello, ma chi si tinge sa quanto poi si sfibrano.
Trovo invece le saponette molto utili per lavare le ascelle: come spiegato già molte volte, spesso non sono i deodoranti che non funzionano e ci fanno puzzare, ma il problema è che non ci si è lavati bene!
Il sudore è una miscela complessa di sali, acidi grassi, ecc. A volte (a me per esempio), il bagnoschiuma solito (acidulo), non riesce a togliere la puzza. Ecco che invece la saponetta fa bene il suo lavoro e il bicarbonato come deodorante mi permette di stare a posto tutto il giorno.
La saponetta non solo deterge bene le ascelle, ma mi permette anche di risparmiare sulla schiuma da barba per depilarle. Come per i capelli, l’alcalinità della saponetta apre le scaglie di cheratina del pelo, lo gonfia e fa alzare, così è più semplice da tagliare con la lametta.
Ultimo utilizzo di questa moltitudine di saponette è grattugiarle e farle diventare l’ingrediente antischiuma del detersivo lavatrice fai da te: i sali che si formano naturalmente con l’acqua “bucano” le bolle di schiuma, eliminandola e non facendomi distruggere la lavatrice. Ovviamente non usatele come unico ingrediente del detersivo per il bucato (come molte influencer che non conoscono la chimica e la detergenza propongono…avreste brutte sorprese, come ben spiegato in questo video).

Per altre info sul sapone e le saponette tradizionali c’è l’articolo “Sapone e Saponificazione”

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2 commenti su “Saponette classiche accumulate: che farci?

  1. Ciao!
    Ho una domanda sul marsiglia e mi fido solo di te!
    Ho “ereditato” un barattolone di marsiglia in scaglie (sembra polvere). A parte il detersivo lavatrice formulato da te posso farci altro? Posso in qualche modo trasformarlo in saponette (che uso per le ascelle) o in sapone liquido per le mani?
    Grazie!!!

    1. Ciao! per farci delle saponette dovresti pressarlo…non so se è fattibile.
      Farci il sapone mani non mi sembra una buona idea…a parte ilo pH, dovresti aggiungere il condervante, sennò con l’acqua proliferano i batteri.
      Ciao Sara

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