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Riciclare l’ammorbidente e idrofobizzare i vetri: due piccioni con una fava.
Condivido con voi i consigli di Fabrizio Zago e gli utenti del suo forum Ecobiocontrol, per far sporcare meno i vetri del box doccia.
Così sarete costretti a pulirli con meno frequenza😉
Ecco come preparare un idrofobizzante a base di ammorbidente:
- in un litro di acqua demineralizzata si aggiungono due cucchiaini di ammorbidente (circa 10-20g) e 50ml di alcool (mezzo bicchiere circa).
- Passarlo con un panno sul vetro, pulito e asciutto, e lasciare asciugare.
Non si deve risciacquare.
Perchè funziona?
Gli ammorbidenti contengono tensioattivi cationici che fanno allontanare l’acqua più velocemente e si riduce la tendenza dello sporco a ridepositarsi sulle superfici dure (no gocce di acqua ferme che si asciugano, no calcare).
L’ alcol serve da conservante, sennò la soluzione marcisce in pochi giorni e aiuta l’asciugatura del vetro.
L’ acqua deve essere demi. Stavolta non può essere sostituita da quella del rubinetto, soprattutto se calcarea, perché lascerebbe aloni. Qui spiegato come ottenerla gratis
- Finestre aperte quando usate i detergenti a base di alcol!
- nota: Gli ammorbidenti non sono tutti uguali, alcuni “ungono” di più di altri. La dose di ammorbidente è da sperimentare…NON esagerate con la quantità sennò sporcate il vetro (lascerete una scia grassa).
- non è uno scioglicalcare!
I vetri della doccia vanno prima decalcificati e lavati. Per esempio con il detergente scioglicalcare di Mammachimica - NON aggiungete acido citrico al preparato (per renderlo scioglicalcare) se l’ammorbidente è a base di esterquat. Rischiate che si scassi, perchè è instabile a pH così bassi (ve ne accorgete perchè noterete una separazione evidente). Libererà grassi che invece che pulire sporcano.
- Non aggiungete detersivo piatti (per rendere lavante quel preparato). I tensioattivi contenuti sono di carica opposta a quelli dell’ammorbidente e si annullerebbero a vicenda.
- Non potete usare il balsamo capelli (anche lui contenente tensioattivi cationici) al posto dell’ammorbidente, perché solitamente è più “grasso” e lascia più aloni.
- attenzione: per riciclare l’ammorbidente NON usatelo per profumare gli ambienti, scaldandolo o seguendo i consigli superficiali e irresponsaboli messi in rete da chi non sa nulla di chimica ma cerca solo di acchiappare like…Potreste riempire casa di sostanze problematiche/nocive e respirarle!