Brillantante

Qui come preparare il brillantante
Qui il Video “Brillantante per lavastoviglie”
Il brillantante che acquistiamo per la lavastoviglie non è un detergente ma un additivo. Ha lo scopo di rendere più brillanti le stoviglie, che altrimenti rimarrebbero più opache durante l’asciugatura.
Contiene tensioattivi cationici che permettono di “sgrondare” l’acqua più velocemente e non lasciare appunto le antiestetiche macchie sul vetro.
Per assolvere a questa funzione “estetica” ha lo svantaggio di resistere al risciacquo e rimanere attaccato agli oggetti: ad ogni pasto quindi ne viene ingerita una piccola quantità insieme al cibo.
Se il brillantante è in commercio avrà passato tutti i controlli!
Ma, per non correre rischi e comunque risparmiare nell’acquisto, si può tranquillamente evitare l’uso di questo prodotto oppure sostituirlo con la soluzione “commestibile” di acido citrico al 20%. Basta riempire la vaschetta del brillantante con la soluzione di acido citrico e girare la manopolina del dosaggio al massimo. Con la soluzione di citrico, l’ultimo risciacquo sarà così acidulo e, con l’asciugatura, non resteranno le antiestetiche goccie bianche sui bicchieri.
L’utilizzo del brillantante non è OVVIAMENTE obbligatorio come ci vorrebbero far credere la pubblicità e i produttori di lavastoviglie, perché l’azione anticalcare non viene effettuata dal brillantante ma dall’addolcitore della lavastoviglie che necessita periodicamente il reintegro del sale per lavastoviglie (questo si che è OBBLIGATORIO soprattutto con acque dure!). 
Nella lavastoviglie c’è un filtro a scambio ionico che serve a ridurre la durezza dell’acqua e favorire così il lavaggio delle stoviglie. Con il passaggio dell’ acqua, le resine saranno piene zeppe di calcio e di magnesio. Occorre utilizzare il sale (cloruro di sodio), proprio per fare lo scambio ionico tra calcio/magnesio e sodio e rigenerare l’addolcitore.
A questo proposito è consigliato utilizzare sale iperpuro (come il salgemma, o quello ottenuto per bollitura o quello apposito per lavastoviglie) per garantire una maggior vita all’elettrodomestico, soprattutto in zone di acqua dura. Il sale marino (quello da cucina) può contenere, oltre che cloruro di sodio anche piccole impurezze di conchiglie, sabbia, terra ecc. Se il filtro riceve sabbia e frammenti di conchiglie finisce per intasarsi e non svolgere più la sua funzione. Le stoviglie potrebbero uscire opache ed i bicchieri color latte.
Per altre info c’è l’articolo sull’Acido Citrico

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