Detersivi per lavatrice

Video: “Falsi Miti in Detergenza – prima parte”
Ce ne sono veramente di ogni colore, profumo e forma. Molti sono della stessa ditta produttrice con analoga formulazione ma con nomi e prezzi diversissimi.
E’ vero che i prodotti per la casa sono ben regolamentati: grazie al Regolamento Detergenti (CE 648/2004) devono rispettare un limite minimo di biodegradabilità e deve essere segnalata la loro tossicità per gli organismi acquatici e la pericolosità per l’uomo. Ma la biodegradabilità minima all’80%, riguarda e viene calcolata solo per i tensioattivi presenti nel detersivo, non di tutte gli altri ingredienti (profumo, sbiancanti, perlanti, riempitivi, coloranti). Ecco perchè i detersivi NON sono tutti uguali.
E comunque il problema è anche che se ne usano davvero troppi!
Così succede che si ritrovano nei corsi d’acqua, vagonate di molecole assolutamente non biodegradabili utilizzate per avere il “profumo di montagna”.
Oppure, i detersivi in polvere sono spesso costituiti da zeoliti, sostanze insolubili che intasano gli scarichi e, i fanghi derivanti dagli impianti di depurazione che le contengono, inacidiscono il terreno.
Alcuni prodotti contengono anche gli “sbiancanti ottici”, ovvero sostanze non biodegradabili e potenzialmente allergizzanti, che si appiccicano fortemente ai tessuti ma sono un “trucco”, cioè danno l’apparenza del bianco ma è appunto solo un illusione ottica (pagare di più per avere il bianco più bianco e poi è inquinante e anche “finto” mi darebbe parecchio fastidio…).
Certamente dobbiamo lavare i panni e per farlo sono necessari i tensioattivi(*) ma si potrebbe riflettere su alcune cosette e avere un impatto ambientale notevolmente più basso.
Per esempio, provare a RIDURRE LA DOSE del detersivo e vedere che succede, se il calzino e la maglietta non puzzano forse siamo già al giusto dosaggio!
D’altronde, il formulatore non può fare un prodotto adatto allo sporco di tutti gli utilizzatori, come potrebbe?
Se si utilizza la pallina dosatrice nel cestello, è possibile ridurre la dose dal 10 al 15%. Si possono usare anche i tappi dei flaconi di detersivi esauriti.
Se tra i panni mettiamo 2 palline da tennis, queste sbattendo, apriranno e sposteranno di più gli indumenti, così il detersivo agirà meglio (specifico che dopo il bucato dovete TOGLIERE le palline dal cestello e farle asciugare! altrimenti marciscono…)
Usare molto detersivo non serve a nulla, anzi, lava peggio! Infatti, producendo troppa schiuma, attutisce lo “sbattimento” dei panni, azione che serve appunto alla lavatrice per lavare (**).
Inoltre, non è aumentando il detersivo che riusciremo a togliere le odiose macchie (anche la pubblicità ci tartassa con gli additivi e gli sciogli macchia…).
Non c’è scampo, bisogna PRETRATTARE le macchie e ci sono rimedi ecologici per farlo: con sapone tipo marsiglia, qualche goccia di detersivo piatti o di sgrassatore se sono di grasso o unto, con l’acqua ossigenata o percarbonato se sono ossidabili (erba, caffè). Certamente sarebbe meglio agire quando sono “patacche fresche” e se è possibile stendere i panni al SOLE (che igienizza e sbianca, perché molte sostanze responsabili del colore sono foto labili e si attenueranno fino a sparire).
Anche la TEMPERATURA del lavaggio, se regolata con criterio, permette un giusto uso del prodotto e farà anche consumare meno energia.
Infatti, se per il detersivo in polvere deve essere certamente portata al di sopra dei 40°C (altrimenti non lo scioglie e quindi va nello scarico e inquina e basta), con quello liquido si può stare anche sotto i 30°C! (tanto in entrambe i casi le macchie vanno pretrattate…)
E’ vero che sopra i 60°C si abbatte il 99,9% dei batteri, ma non serve disinfettare tutto!
Anzi è controproducente perché si corre il rischio di selezionare i ceppi batterici più resistenti, magari anche patogeni! Potrebbe succedere che qualche batterio “cattivo” trovando terreno sgombro da altri batteri “buoni”, si installi e proliferi. Meglio lasciare che batteri buoni tolgano “spazio vitale” a quelli cattivi!
E poi la maggior parte delle persone si cambia tutti giorni e vive in ambienti puliti…quindi a parte eccezioni o situazioni particolari, di solito in lavatrice ci vanno vestiti praticamente puliti…
Anche scegliere un detersivo contenente ENZIMI (Amilase, protease, cellulase, lipase, mannanase) può migliorare il lavaggio a basse temperature, permettendo anche di usare meno prodotto di quanto indicato. A 30°C gli enzimi funzionano molto bene ma si disattivano oltre i 40°C e non funzionano più. L’ideale quindi sarebbe impostare la lavatrice a 30°C, fino a quando ha caricato tutta l’acqua e spegnerla per una ventina di minuti, in questo modo gli enzimi hanno tutto il tempo di fare il loro lavoro. Poi si cambierà la temperatura di lavaggio secondo le proprie esigenze e il tipo di detersivo usato (polvere o liquido).
Ovviamente in commercio si trovano anche molti detersivi a basso impatto ambientale, efficaci e certificati (es. Ecolabel o preparati con materie prime vegetali).
Ma conoscendo gli ingredienti si può facilmente autoprodurre un ottimo detersivo lavatrice eco.
Nel web e in TV c’è un mondo di ricette e ricettine per crearli.
Il problema è che spesso sono formulazioni senza base scientifica, fatte con “quello che si ha in casa”…
E quindi o non lavano o diventano addirittura più inquinanti!
Qualcuno penserà: perché allora dovrei “fidarmi” di quello che scrivi tu?
In realtà non dovete fidarvi e basta. C’è un “motivo” per il quale si usano determinati ingredienti e che fanno “funzionare” il detersivo, ed è questo che mi piacerebbe farvi conoscere!
Se vorrete potrete così cimentarvi nel fai-da-te consapevole.
Le ricette che vi scriverò sono frutto delle sperimentazioni e delle idee di molte persone geniali, che le hanno volute condividere sul web perché credono che se inquiniamo meno ci guadagniamo tutti!
Vi avverto però che ci vuole pazienza con l’ecobio: fare un detergente è semplice ma bisogna anche sperimentare.
La mia ricetta potrebbe non essere adatta alle vostre “pretese” di lavaggio, alle diverse materie prime che userete, alla durezza dell’acqua della vostra città. Quindi saranno necessarie piccole modifiche che dovrete trovare da soli…
Se avete capito il perché si usa una o l’altra sostanza sono sicura che ci riuscirete!
E poi, volete mettere la soddisfazione!
Per fare un detersivo che funzioni c’è bisogno di:
DETERSIVO PER PIATTI: serve ad emulsionare i grassi, perché è costituito prevalentemente da tensioattivi, quindi li porta in soluzione e l’acqua può “lavarli” via
SODA SOLVAY: (carbonato di sodio) serve a sciogliere i grassi perché, aumentando l’alcalinità della soluzione, aiuta il lavoro del tensioattivo
SAPONE DI MARSIGLIA: serve da anti-schiuma (se troppa è pericolosa per la lavatrice)
PERCARBONATO: ha la funzione sbiancante e disinfettante perché genera ossigeno attivo oltre i 40°C. A basse temperature può essere sostituito dalla “CANDEGGINA DELICATA” preparata con acqua ossigenata.
CITRATO DI SODIO: ha la funzione di sequestrante/addolcitore, cioè riduce la durezza dell’acqua togliendo i sali di calcio e magnesio (che se liberi si legherebbero ai carbonati dell’acqua, formando sali insolubili che precipiterebbero sui panni). Questo permette al tensioattivo di lavorare meglio, non si formeranno depositi insolubili sui tessuti e preserva gli elettrodomestici dalle incrostazioni.
 Ecco le ricette:
DETERSIVO LAVATRICE LIQUIDO: ideale a basse temperature, da 40°C in giù, e per i colorati.
DETERSIVO LAVATRICE IN POLVERE: adatto a temperature superiori ai 40°C e tessuti resistenti.
CITRATO DI SODIO (liquido)
Qui il video Citrato di Sodio in Polvere.
Buone eco-lavatrici!
(*)I tensioattivi sono i maggiori costituenti dei prodotti detergenti (sia cosmetici che per la pulizia della casa) perché, grazie alla loro struttura chimica, hanno la capacità di rimuovere lo sporco, abbassando la tensione superficiale di una soluzione acquosa.
In pratica il tensioattivo “lava” perchè lo possiamo considerare come un “fiammifero”: il piede (lipofilo o idrofobo) è costituito da molecole che si inseriscono e si legano nello sporco grasso, mentre la testa (idrofila o lipofoba) viene trascinata dall’acqua e porta via anche lo sporco attaccato (che è stato inglobato in piccole goccioline o micelle).
Un tensioattivo è ecologico solo quando si degrada facilmente sia in ambienti ossigenati (aerobiotici, come per esempio le acque dei fiumi), sia in ambienti privi di ossigeno (anaerobiotici, come i fondali fangosi). I tensioattivi immessi sul mercato europeo sono tutti biodegradabili in ambienti aerobiotici, ma non tutti lo sono anche in mancanza di ossigeno. Questo ne determina il grado di incompatibilità ambientale e la pericolosità anche per quelle forme di vita che abitano sul fondo di fiumi e mari.
Ce ne sono di 4 famiglie principali: ANIONICI (i più aggressivi per la pelle), CATIONICI (non detergono ma fanno “scivolare” l’acqua) NON IONICI (detergenti delicati e blandi) e ANFOTERI (i più delicati per la pelle).
Vengono scelti in base all’uso che deve essere fatto e tra le varie famiglie di tensioattivi non ce né una una migliore o peggiore dell’altra. Sono i singoli componenti della famiglia che possono essere buoni o pessimi.
Alcuni tensioattivi sono considerati “naturali”, cioè sia la parte lipofila che quella idrofila sono “derivate” da vegetali es. alchipoliglucosidi. Però non si deve intendere “che esistono in natura”, subiscono sempre degli interventi in impianti chimici. I tensioattivi di origine naturale sono classificati e indicati nella lista ingredienti con un numero pari, per esempio C12 o C14, quelli sintetici, derivati dal petrolio, con un numero dispari, per esempio C11 o C13.
(**)Troppa schiuma nella lavatrice non va bene perché rischia di romperla. Il motivo è che sottrae una grande quantità d’acqua (che è appunto diventata schiuma) e la resistenza, nel vano tentativo di scaldare l’acqua che non c’è, si fulmina.
Inoltre, un eccesso di schiuma attutisce l’urto dei panni nel cestello, togliendo parte dell’azione meccanica alla lavatrice ed il bucato sarà meno pulito.
Un ottimo ed economico antischiuma è il sapone di marsiglia.
Per approfondire leggete anche l’ECOBIO ENCICLOPEDIA, nel forum di Fabrizio Zago.
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168 commenti su “Detersivi per lavatrice

  1. Ciao mammachimica e grazie perchè ci traghetti in questo mondo di autoproduzione che sembrava complicatissimo e invece con te è davvero abbordabile! e divertente! solo non ho capito una cosa: se nel detersivo autoprodotto metto già il citrato di sodio che è un sequestrante, perchè poi devo rimettere la soluzione acido citrico al 20% (l'”ammorbidente”) all’ultimo risciaquo? e perchè non più citrato di sodio liquido? la differenza tra i due non mi è chiarissima. Grazie

    1. ciao! mi fa piacere che trovi utile e divertente Mammachimica 🙂
      Però no…acido citrico e citrato di sodio non sono la stessa cosa…sono due molecole diverse con funzioni diverse.E le parole sono importanti 🙂
      Trovi la spiegazione nel glossary o in questo video https://youtu.be/xdBhB5hVdpg
      ciao Sara

  2. Buonasera, una domanda perché io faccio già il detersivo in casa per lavatrice ma forse mi manca qualche ingrediente. Io creo una pasta sapone con idrossido di potassio, olio di cocco e aggiungo una parte di sodio gluconato. Questa pasta sapone poi la diluisco con la proporzione 1:1 e ottengo il mio detersivo liquido che metto nella pallina dosatrice e direttamente in lavatrice; aggiungo poi nel cassetto del detersivo percarbonato e nello scomparto ammorbidente acido citrico (liquido: 1 litri acqua 100g acido citrico). Leggendo e ascoltando i tuoi articoli mi sto chiedendo mi manca il tensioattivo?
    Lavo i capi colorati a 40° mentre la biancheria 50°/60°.
    Potrei usare il mio detersivo liquido e modificarlo aggiungendo il tensioattivo o è tutto sbagliato? Grazie

    1. ciao Arianna,
      innanzitutto se ti trovi bene così continua…se i panni sono puliti e non ingrigiti forse va bene così.
      Secondo me sì, manca il tensioattivo più lavante e non so se il gluconato riesce a bloccare tutti i sali insolubili creati (naturlmnte) dal sale potassico.
      Però non sono un formulatore, mi dispiace. Non so darti delle dosi da aggiungere. Puoi cercare però nel forum di Zago http://www.ecobiocontrol, magari se ne è parlato o qualcuno ha messo a punto una formula simile.
      Ciao Sara

      1. Grazie mille, provo a fare qualche ricerca!
        In linea di massima mi trovo bene, pretatto sempre le macchie prima di lavare in lavatrice. gli strofinacci da cucina o i tovagliolo vengono sempre puliti e bianchi!

  3. Ciao, avrei una domanda forse sciocca, ma mi chiedevo quale fosse il principio chimico per cui l’acqua calda (unita naturalmente a un tensioattivo) sgrassa (ammesso che sia così). Grazie

    1. perchè il grasso o il sebo umano, a temperature più alte diventano più liquidi, quindi più facilmente aggredibili. Mentre con basse temperature restano solidi, ben appiccicati ai panni e quindi più difficili da portare in soluzione. Con l’aumentare di circa 10 gradi di temperatura si può quasi dimezzare la dose di detersivo 🙂

  4. Ciao mamma chimica ,mi puoi dire x favore dove trovo i prodotti ecolabel? hanno un marchio specifico?
    ho già comprato in rete l’acido citrico ed ho iniziato a fare l’ammorbidente, il brillantante e il balsamo per i capelli. Vorrei anche chiederti ,l’omino bianco in polvere ha solo potere sbiancante o anche pulente? lo consigli in lavatrice? Grazie di mettere a ns disposizione il tuo sapere, ti terrò aggiornata su quello che produco home made.
    a buon rendere Maria Teresa

    1. ciao! e complimenti per il tuo impegno per la sostenibilità!
      Si certo che gli ecolabel hanno un marchio preciso (è il fiorellino europeo) e li trovi in tutti i super, ecco il video con altre info https://youtu.be/Ghybr7lWTCw
      Non so la composizione dell’omino bianco…probabilmente oltre al perossido igienizzante conterrà anche i tensioattivi e forse altre cose che non servono e sono inquinanti. Se vuoi saperne di più confronta la sua composizione chimica completa con l?ecobiodizionario detergenti https://www.ecobiocontrol.bio/ecobiocontrolla-gli-inci-dei-tuoi-prodotti/ (c’è anche l’app gratuita che puoi scaricare sul cellulare).
      ciao Sara

      1. Grazie Sara della risposta. il percarbonato lo trovo al supermercato? c’è proprio scritto percarbonato?
        Oppure ha un nome commerciale?
        ciao ,un caro saluto

      2. Ciao mamma chimica,

        Innanzitutto complimenti per il blog e le utilissime informazioni che condividi. Sono ancora alle primissime armi per quanto riguarda l’autoproduzione di detersivi, ma dopo tutto ciò che ho letto fino ad ora sul web ho constatato che sei una delle poche persone serie, che spiega anche il perchè delle cose e non pubblicha ricette solo perchè le ha sentite o lette quà e là senza cognizione di causa come fanno altri. Proprio per questi motivi avrei alcune domande da porti:

        1. Nei prossimi giorni vorrei provare una ricetta di detersivo liquido per lavatrice per bucato bianco (100 g sapone di marsiglia, 30 g soda solway, 50 g percarbonato di sodio e 400 ML detersivo piatti, Tutto questo verrebbe sciolto in 2,5 L di acqua portata ad ebolizione). In un articolo hai scritto che il bicarbonato di sodio diventa soda solway se sciolto in acqua calda (bollente nel mio caso), potrei quindi sostituire la soda solway con il bicarbonato di sodio che ho gia in casa in gran quantità?
        2. Se insieme a questi ingredienti sciolgo anche il percarbonato di sodio, una volta freddo si riattiva nuovamente al prossimo lavaggio in lavatrice a 60°?
        3. Pensi che le dosi della ricetta possano andare bene o sono troppo misere per 2,5 L di acqua?

        Scusa l’ignoranza ma come ti ho già detto ho appena iniziato e preferirei usare un detersivo liquido anziché in polvere (ho un BNB e devo lavare parecchio per i miei ospiti), così ho tutto in uno e devo aggiungere solo il citrato di sodio che produrrò seguendo la tua ricetta! Ti ringrazio anticipatamente e mi scuso per la prolissità del mio commento.

        Un abbraccio,

        Fully dall’Olanda

        1. Ciao e grazie dei complimenti e per il bel messaggio,
          ma la ricetta che hai postato non va bene…sprecheresti il percarbonato inutilmente mettendolo in acqua. Chi ha scritto quella ricetta non ne sa molto di chimica..
          Ti consiglio di veder quasto video così capirai il perchè https://youtu.be/9bf_aHysisE
          Inoltre ingrigiresti molto i panni a causa del troppo marsiglia https://youtu.be/q8afN8fK1mE
          E cmq, se hai un bnb sarà necessario igienizzare bene la biancheria e quindi il detersivo in polvere di Mammachimica e le alte temperature sono secondo me consigliate.
          Se invece ti serve un det liquido per i colorati/delicati, comunque ti consiglio di preparare la ricetta del detersivo di Mammachimica (è utilizzata da decenni da tantissimi utenti con soddisfazione ed ha tutti gli ingredienti che servono e le dosi giuste) e per dare una maggiore diisfezione devi aggiungere ad ogni lavaggio la delicata (di cui trovi sempre la ricetta qui su Mammachimica).
          Per la trasformazione del bicarbonato in carbonato…in effetti inizia già a 60gradi mi sembra di ricrdare ma non è detto sia completa…iscriviti al mio canale youtube “sara mammachimica” che domani ci sarà una cosa interessante in merito 🙂
          ciao Sara

          1. Ciao Sara,

            Ti ringrazio tantissimo per i tuoi preziosi consigli e la risposta tempestiva. Come dicevo nel mio precedente commento, il web è pieno zeppo di ricette postate senza cognizione di causa e la mia era una di quelle! Per fortuna io sono una persona che prima di produrre qualcosa vuole anche sapere il perchè di questo e quello, altrimenti chissà che intrugli dannosi ed inutili avrei fatto, povera la mia lavatrice hahahahaha! A questo punto credo che produrrò il tuo detersivo in polvere, armandomi di appositi dosatori. Approfitto nuovamente della tua gentilezza per porti ancora una domanda. Il sapone deve essere proprio il marsiglia o può essere anche fatto con olio di palma e di cocco anzichè d’oliva? Ti chiedo questo perchè ho il sapone di marsiglia in panetti, ma anche uno in scaglie prodotto in francia che contiene olio di palma e cocco.

            Grazie ancora per la tua disponibilità e complimenti per il tuo canale youtube, mi sono già iscritta!

            Un abbraccione,

            Fully

            1. e fai bene a cercare sempre il perchè!
              Per il sapone Marsiglia, io scrivo sempre “tipo” marsiglia, nel senso che sia appunto un sale sodico che serve da antischiuma) dovuto alla saponificazione di grassi con idrossido di sodio 🙂
              Ma ovviamente va bene qualsiasi grasso! Come scrivo nelle ricette, a volte la consistenza del detersivo finale può cambiare a seconda del tipo di grasso, ma non è un problema di efficacia.
              Ciao Sara

              1. Grazie mille Sara! Per ora sono riuscita a produrre con successo il citrato di sodio, poi ti farò sapere come andrà con i detersivi!

                Un abbraccio,

                Fully

              2. Ciao SUPER MAMMACHIMICA!

                Posto questo commento per ringraziarti di cuore, perchè proprio oggi ho prodotto il tuo det liquido per capi colorati, l’ho provato e funziona alla grande! Anche quello in polvere per i capi bianchi funziona da dio. Grazieeeeeeeeeeeeee!

                Un mega abbraccione,

                Fully

  5. ciao mammachimica, ho alcuni asciugamani un po’ vecchiotti che sono diventati un po’ duri….c’è un modo per farli tornare belli morbidi? grazie

    1. ciao! Purtroppo le fibre del cotone si consumano con il tempo…
      Ma è anche vero che se hanno accumulato sebo o calcare possono diventare duri prima. per quasto secondo me la cosa migliore è lavare sempre gli asciugamani a 60 gradi, farli sciacquare bene, centrifugare bene (meno acqua = mno carbonati) e aggiungere la soluzione di citrico all’ultimo lavaggio. Sembra incredibile ma se si lavano bene gli asciugamani durano di più.
      Cmq, prova a mettreli in ammollo nella soluzione di citrico, magari riesci ad eliminare i residui di carbonati e saranno leggermente (leggermente eh!) più morbidi. Altrimenti l’alterbnativa è usare l’ammorbidente (ce ne sono di eco).
      Ciao Sara

  6. Buongiorno, sto usando molti dei tuoi prodotti con successo, compreso il detersivo liquido per lavatrice. So che è sempre meglio evitare profumi e infatti non ne uso ma ho diversi profumi (no olio essenziale, il classico profumo che ci spruzziamo sul corpo) che non uso e che non vorrei buttare. Volevo sapere se o profumi classici (sono a base alcolica?) possono essere aggiunti al detersivo lavatrice o se può creare danni ai tessuti. Grazie mille

    1. Ciao,
      si di solito sono a base alcolica quindi potresti metterli nella soluzione acquosa di detersivo. Però non credo rimannga il profumo sui tessuti perchè non ci sono i fissativi.
      Ciao Sara

  7. Buongiorno mamma chimica, se posso vorrei chiederti alcune delucidazioni. Io in realtà utilizzo un detersivo autoprodotto composto da: 300 gr di sapone di Marsiglia, 150 gr di soda Solvay, di percarbonato e di bicarbonato. Ammorbidente fatto con acido citrico. Non ho residui in lavatrice e il bucato una volta asciutto profuma. Mi chiedo quindi, visto che non ho usato un tensioattivo ( anche se hai scritto che nel percarbonato potrebbe essere presente, ma come si capisce?nell’etichetta non è riportato), il bucato è pulito? Non ho usato sodio citrato sto danneggiando la lavatrice? La mia lavatrice ha un addolcitore dell’acqua questo mi esenta dall’utilizzo del sodio citrato? Grazie mille

    1. Ciao Silvia,
      nella ricetta che mi hai postato:
      c’è il bicarbonato che non serve (c’è già la solvay alcalina, quindi mettere un’altra sostanza alcalina, ma più debole non ha senso, te la puoi risparmiare).
      Non c’è un tensioattivo potente, il detersivo piatti, il fatto che il bucato venga pulito è dovuto al fatto che magari i tuoi panni non sono così sporchi o che lavi ad alte teperature e certamente perchè il percarbonato gli da una bella mano. Per sapere cosa contiene il tuo percarbonato devi vedere la composizione chimica, che per legge deve essere indicata in un sito web, magari scritto in etichetta, oppure chiedilo all’azienda produttrice.(il percarbonato è molto potente e alla lunga rovina i tessuti, andrebbe usato quando serve: per igienizzare o sbiancare)
      Il fatto che hai l’addolcitore è certamente una buona cosa, ma tu stai usando un detersivo con una grossa quantità di marsiglia che per sua natura chimica forma un sacco di sali insolubili, che alla lunga riempiono i poanni e li ingrigiscono (ecco perchè non è una buona idea una ricetta come quella tua). Quindinon mettere il citrato non mi sembra comunque una buna idea.
      Cmq, io non vendo nulla…se ti trovi bene continua così ovviamnete! Non sono un influencer, non ti dico cosa fare…ti ho indicato quello che secondo me non va chimicamente.
      Ciao Sara

      1. Grazie mille della tua risposta! Sei stata molto gentile. Proverò con la tua formula del detersivo in polevere.
        Visto che tu utilizzi una diversa proporzione di sapone di Marsiglia posso eliminare il citrato di sodio? Basta l’addolcitore della lavatrice?
        Ciao
        Silvia

        1. Secondo me un pochimo di citrato va sempre bene, l’addolcitore non credo che porta l’acqua a zero sali.
          Ciao Sara

  8. Buona sera
    sono abbastanza nuova al mondo bio, grazie al supporto di una collega più esperta sto acquistando qualche prodotto ecologico per la pulizia della casa. mi rimane un dubbio che non riesco a chiarirmi e spero che tu mi possa rispondere: l’acqua del mio acquedotto è molto dura e mi chiedo se utilizzo prodotti per il bucato ecologici, devo comunque utilizzare un anticalcare di quelli in commercio? non “rovino” il buon intento?!?
    Saluti,
    Sonia

    1. Ciao, se vuoi continuare ad essere ecologica, puoi prepararti un anticalcare ecologico 🙂
      E’ il citrato di sodio, che può sostituire il calfor, che suppongo è quello a cui ti stai riferendo.
      Di certo con acqua molto dure è indispensabile per far lavorare bene il detersivo in lavatrice.
      Sul fai da te trovi la ricetta per produrre il citrato di sodio
      Ciao Sara

  9. Ciao Mammachimica,
    grazie mille per le tue dritte. Avrei bisogno di un paio di consigli. Per fare il bucato con la lavatrice uso sempre il detersivo liquido in quanto lavo sempre a 30°. Cosa posso usare come disinfettante al posto del Napisan? La candeggina delicata che descrivi potrebbe andar bene? Ho paura che usato con i colorati potrebbe farli “sbiadire” un pò. Hai alternative? Inoltre, potrebbe andar bene la seguente procedura: inserisco prima il detersivo liquido nel suo scomparto, poi faccio scorrere l’acqua che lo preleva e in seguito inserisco la candeggina delicata?
    Può essere utile Inserire 20/30 gr di bicarbonato assieme al detersivo liquido per far formare meno schiuma e addolcire leggermente l’acqua?(con la premessa di non superare mai 30°)
    Infine, non ho trovato consigli per lavare i pavimenti. Io ho del gres. Una soluzione con acqua, aceto(contro aloni e per disinfettare) e detersivo per piatti (contro lo sporco grasso) potrebbe andar bene? L’acido citrico al posto dell’aceto va bene anche in questo caso oppure cosa posso usare al posto dell’aceto per disinfettare?
    Grazie infinite del tuo tempo.

    P.S. ma l’acido citrico è anche disinfettante? Non trovo riscontro di questo nel tuo glossary.

    1. Ciao Luca e grazie del messaggio.
      Ma credo tu debba leggere con più calma e tempo i miei articoli…
      Per igienizzare a freddo e quindi anche i colorati la candeggina delicata va benissimo, come appunto scritto nell’articolo dell’acqua ossigenata o nelle ricette sul fai da te. Potrebbe esserci qualche problema se la spruzzi su un tessuto colorato e la lasci li tutta la notte. Allora, se il capo non è di qualità potrebbe scolorire (e attento che molte marche super famose sono delle sole…).
      Va bene la procedura che hai scritto.
      Per quanto riguarda il bicarbonato, ti consiglio di leggere l’articolo https://www.mammachimica.it/bicarbonato-di-sodio/…o guardare il video sul mio canale youtube https://www.youtube.com/watch?v=ws3ytSh4lzI&t=29s
      Scoprirai che NON addolcisce l’acqua e NON limita la schiuma.
      Per i paviemnti c’è il https://www.mammachimica.it/fai-da-te-2/detersivo-pavimenti/
      E per favore NO l’ACETO! lascialo per l’insalata: l’aceto non lava, non disinfetta e inquina, anche qui ti consiglio di leggere l’aticolo sul suo impatto ambientale https://www.mammachimica.it/imapatto-ambientale-aceto-vs-citrico-il-calcolo-scientifico/
      Anche il citrico NON disinfetta e non lava senza tensioattivo, qui l’articolo: https://www.mammachimica.it/acido-citrico/
      Buona lettura!
      Ciao Sara

  10. Buongiorno, ho preparato il detersivo come da ricetta, ma alcuni capi sanno odore da “acqua morta”.. Come posso rimediare? Grazie per quello che fai sei un mito!

    1. Ciao Caterina,
      Il problema dei maleodours succede, ne parlo anche nell’articolo sui detersivi lavatrice. Possono capitare se si lava a basse temperature, se si lascia la lavatrice chiusa tanto tempo se le cose necessitavano di più detersivo perché erano molto sporche,ecc. I det commerciali hanno talmente tanto profumo che magari uno non se ne accorge…Puoi ovviare innanzitutto vedendo se hai fatto qualcosa che ho descritto qui sopra oppure provare ad aggiungere al bucato un bicchiere di candeggina delicata a base di ossigenata (la trovi nel fai da te o in commercio). Ti permette di igienizzare il bucato, se magari è rimasto troppo nella cesta e lavare anche a freddo, senza incorrere in maleodours.
      Ciao Sara

      1. Salve,. Scusate l’intrusione ma ho alcune domande:
        Per pretrattate le macchie con la soluzione di acqua e soda solvay, in che dosi vanno mescolate? Questa soluzione è sicura sui colorati? Si può conservare o è meglio farla al momento? E le palline da tennis nel cestello non rischiamo di marcire? Vanno sostituite periodicamente? Ringrazio chi mi risponderà!

  11. Ciao MammaChimica, ho trovato questo detersivo lavatrice con certificazione Ecolabel
    https://www.esselunga.it/cms/il-mondo-esselunga/i-detersivi/detersivi/bucato/liquidi/detersivo-lavatrice-ecolabel.html.
    Ho controllato gli “ingredienti” (nel Biodizionario Detergenti del Sig. Zago) e con sorpresa e amarezza ben DUE componenti hanno doppio bollino rosso!! È normale questa cosa? Pensavo che per avere la certificazione Ecolabel, TUTTI i componenti dovessero essere il meno dannosi possibile per l’ambiente. Grazie saluti

    1. ciao, come scritto e ribadito più volte, gli ecolabel sono un compromesso tra efficacia ed impatto ammbientale (calcolato scientificamente). Se il calcolo di tutte le sostanze rientra nella normativa di accettazione, il detersivo passa.
      Possono quindi esserci sostanze di derivazione sisntetica e petrolifera. Si può certo migliorare, ed è quello che fanno alla UE. Ma d’altronde non potrebbe essere altrimenti: l’obiettivo è raggiungere il max numero di persone con prezzi accessibili. Se fossero tutti ingredienti di derivazione naturale, in questo momento sarebbero purtroppo solo per pochi, di nicchia, a causa dell’alto prezzo.
      Ma comunque sono prodotti migliori di oltissimi super pubbicizzati in commercio.
      Quindi tranquillo, nessuna amarezza.
      Ciao Sara

  12. Ciao Mammachimica, mi trovo con l’esigenza di dover fare il bucato a mano anziché in lavatrice e volevo sapere se la miscela del detersivo per la lavatrice va bene anche per il bucato a mano. Grazie.
    Dario

  13. Buongiorno mammachimica e ancora complimenti, grazie a te sto ampliando sempre più l’autorizzazione!
    Una domanda.. posso autoproduzione un buon sapone di Marsiglia??

    Tempo fa facevo il sapone x il corpo ma poi tramite il sito di Zago ho scoperto che non è buona cosa in più usato tutti i giorni ed effettivamente tempo 1 mese pelle e capelli secchi e rovinati.. così ho abbandonato però stavo raccogliendo l’olio esausto da amici e conoscenti che ancora friggono affinché non lo buttassero negli scarichi dicendogli che gli sarebbe tornato una bella saponetta per pretrattare il bucato…con questa scusa ne ho raccolto un po’ e potrei iniziare ma tra le tue ricette non trovo nulla in merito… In giro sul web ne trovo ma tu sei un po’ un riferimento quindi mi domandavo se andrebbe bene poi da usare in scaglie nel sap liquido…
    Ho sia olio esausto sia i fondi di olio evo non filtrato…
    Che ne pensi?
    Grazie mille

    1. Ciao Roby e grazie dei complimenti.
      Certo che puoi usare gli oli esausti per fare il sapone, dovresti trovare info sul sito di Zago http://www.ecobiocontrol.bio
      Nel suo magazine c’è anche tutta una trattazine interessante del maestro saponiere Toto.
      Io non ho ancora provato…lo farò però!
      E si, non usare mai il marsiglia sui capelli! La sua alcalinità apre le scaglie di cheratina, li rovina per questo (ecco perchè le tinte, oltre ad essere inquinanti ed allargizzanti, rovinano il capello: prima lo aprono con una sostanza alcalina e poi ci mettono il colore dentro, affinchè colori meglio. Ma a lungo andare che si tige i capelli sempra avere la stoppa in testa….).
      Buona saponificazione!
      Ciao Sara

  14. Ciao mamma chimica,
    Ho un problema da sottoporti. Ho trovato un detersivo in polvere ecolabel ad un prezzo piuttosto basso quindi ho fatto scorta…poi mi sono imbattuta nel tuo sito e prima di cominciare ad autoprodurmi il detersivo preferivo finire quello già acquistato. Il problema è che questo detersivo contiene enzimi….ed è in polvere quindi a 30 gradi non si scioglie e gli enzimi a più di 30 gradi si distruggono
    Nelle istruzioni c’è scritto di usare la temperatura più bassa possibile….ma c’è anche scritto che per igienizzare si può fare un lavaggio a 60 gradi. Nel primo caso non si scioglie la polvere,nel secondo muoiono gli enzimi. Ci prendono un po’in giro.
    Ahhh dimenticavo con la mia lavatrice non posso modificare la temperatura già impostata…
    Se hai qualche suggerimento ti ringrazio molto.
    Silenia

    1. Ciao, posso solo ricopiarti quello che hio già scritto sugli enzimi…ma se non puoi cambiare la temperatura è un problema…
      A 30°C gli enzimi funzionano alla grande ma si disattivano oltre i 40°C e non funzionano più. L’ideale quindi impostare la lavatrice a 30°C, fino a quando ha caricato tutta l’acqua e spegnerla per una ventina di minuti. In questo modo gli enzimi hanno tutto il tempo di fare il loro lavoro. In seguito si può sempre cambiare la temperatura di lavaggio impostandola secondo le esigenze (anche usando meno detersivo di quanto indicato!).
      Io proverei a impostare il lavaggio a 30 gradi, lasciare agire i 20 minuti dopo aver caricato l’acqua. A questo punto cambiare programma, ma temo che butti fuori tutta l’acqua e pure il detersivo…se fa così credo che non hai alternativa a usarlo almeno a 40 e sperare che un po’ funzionino…
      Ciao Sara

  15. Ciao mammachimica,
    volevo sapere cosa ne pensi dei detersivi per lavatrice per i capi scuri, se sono utili oppure se sono solo una trovata di marketing.
    Grazie

    1. Devo cercare altre info, mi sembra di ricordare che non facevano un granchè ma devo verificare. Sicuramente il modo migliore per trattare i capi scuri è lavarli a basse temperature. Un ammollo in citrico può aiutare a fissare i colori. Trovi interessanti discussioni su questo sul forum di Zago Ecobiocontrol.
      Ciao Sara

  16. ciao mamma chimica, ti ho scoperta da poco e sto sperimentando via via i tuoi suggerimenti, complimenti per il sito intanto!
    e poi una domanda, a cui magari in qualche angolo hai già risposto ma io non l’ho visto: come consigli di procedere quando la lavatrice puzza di marcio/zolfo al momento di caricare l’acqua a inizio lavaggio? leggo in giro online vari consigli di lavaggi a vuoto ma sono molto vari quanto a temperature, dosi di detersivi ecc. tu che consigli? grazie mille in anticipo!

    1. Ciao e grazie dei complimenti.
      Puoi trovare indicazioni dettagliate sulla “manutenzione lavatrice e lavastoviglie” sul glossary. Nel tuo caso servirebbe una bella igienizzazione.
      Oppure puoi vedere il post che ho messo su facebook proprio su questo argomento (rimedio ecologico n°7).
      Ciao Sara

  17. Ciao Mammachimica, sono capitata qui qualche mese fa cercando una ricetta per il pane e ieri finalmente, dopo aver sostituito con successo molti prodotti classici con le tue alternative, ho fatto il primo bucato con il detersivo liquido autoprodotto! Ho alcune domande su questo ed altre cose, approfitto della tua pazienza e precisione.
    1) Siccome devo terminare una piccola scorta di detergente piatti non concentrato (e nemmeno eco), ho cercato di proporzionare le quantità, mettendone circa 510 gr e sottraendo l’eccesso dall’acqua. Ho usato una quantità pari a quella di detersivo da bucato che uso di solito, niente schiuma in lavatrice a 40° e questo va bene, ma i panni appena tolti avevano un “retrogusto” di non ben pulito, specie quelli più sudati, anche se asciugando al sole si è attenuato moltissimo. Avevo messo a parte anche la candeggina delicata. Secondo te posso aggiungere dell’altro detersivo per piatti o è il caso di aumentare la dose di quello da bucato autoprodotto? Inoltre, controllando il ph, mi viene circa 9-10 e non 11, può andare?
    2) Altra domanda sui ph: il citrato mi risulta circa 8, la candeggina delicata (stabilizzata con 10 gr di citrico per litro d’acqua) risulta 3-4. Sono corretti?
    3) Il multiuso per superfici dure che proponi tende a lasciarmi i vetri un po’ opachi e segnati. Ho rispettato le tue dosi, cosa può essere secondo te? Inoltre in giro ho trovato una ricetta che mi sembra funzionare, te la riporto: 4 cucchiai di alcol buongusto, 4 cucchiai di aceto di vino bianco, 1 cucchiaino di amido di mais, 350 ml di acqua distillata. Aloni non ne lascia, ma mancando il tensioattivo vorrei chiederti se sui vetri è uguale a passare solo acqua oppure qualcosa effettivamente fa, dal punto di vista chimico.
    Grazie per la tua pazienza e di tutti i tuoi preziosissimi consigli!

    1. Ciao Imma,
      1) tranquilla che ilpH va bene anche così. Per il dosaggio del detersivo anche dovrebbe andare bene, prova ad aumentare la dose che metti nel bucato, ma forse gli indumenti più sudati avrebbero bisogno di un trattamento a parte (non so, un ammollo preventivo con candeggina delicata e solvay, se il tessuto e il colore lo consente, oppure un lavaggio a 60 gradi, se sono lenzuola o asciugamani)
      2)ok entrambi i pH
      3) che lasci residui è strano…è una ricetta collaudata, non so cosa sia il problema. La ricetta che hai scritto ha cose che non servono (mais e aceto, che tra l’altro inquina) e manca infatti del tensioattivo (è lui che sgrassa il vetro, a meno che non sia solo sporco di polvere e allora basterebbe solo acqua).
      Se vuoi una buona ed efficace ricetta per pulire i vetri fai quella scritta qui: https://www.ecobiocontrol.bio/magazine/libriccino-ricette-autarchiche/ alla voce: pulizia dei vetri.
      Ciao Sara

      1. Grazie mille dei suggerimenti. Nel frattempo ho fatto diverse prove per il detersivo lavatrice, ho avuto qualche problema soltanto con gli indumenti da palestra sudati perché sono in un tessuto tecnico che non posso strapazzare troppo ad alte temperature o con la soda, ho risolto con un breve prelavaggio e candeggina delicata, poi dopo inserisco il resto del bucato. Ho notato che quello che “manca” rispetto ad un detersivo tradizionale secondo me è solo il profumo, ho sempre usato il D… che avendolo molto intenso va a coprire le varie puzze ma non è che le tolga meglio di quello autoprodotto: a pari quantità annusando da vicino il bucato appena uscito, il residuo rimane lo stesso sotto al profumo, stendendo al sole quasi sparisce e resta l’odore forte, è lui che dà questa idea generica di ben pulito. Perciò credo sia una mera questione di abitudine!
        Per quanto riguarda il multiuso da usare sui vetri, sospettavo che quello che ti ho segnalato facesse poco, l’amido penso l’abbiano messo per l’azione pulente tipo quella della farina di ceci per lavare i capelli. Con la tua ricetta ho fatto prove con diluizioni diverse e niente, vetri e specchi restano segnati, perciò ho provato un’alternativa riproducendo la base per pavimenti ma senza la soda solvay. In pratica: acqua 700 gr, alcool buongusto 50 ml, det. piatti 0,6 gr. Con questo non restano segni e mi sembra pulire bene. Lo uso comunque solo per una rinfrescata, per le pulizie grosse mi armo di secchio. Che ne pensi?
        In ultimo: quanto tempo si conserva il sodio citrato preparato secondo le tue indicazioni? Mi era venuto un pH di circa 8.
        Grazie ancora,
        Imma

        1. Scusami se posto qui anche questa domanda non attinente ma non riesco a trovare il commento che avevo letto a cui fa riferimento. A proposito dei sapone e detergenti per il corpo, mi sembra tu dicessi che c’è questa “moda” di diluirlo ma è invece controproducente per la conservazione del sapone stesso. Ho in casa uno di quei dispenser di schiuma a pompa dove inserire sapone liquido e acqua in rapporto 1 a 5, il sapone sarebbe uno liquido per le mani a pH neutro e la diluizione è funzionale a creare schiuma e utilizzare meno prodotto. Tendo a non riempire mai il dispenser, così la soluzione diluita resta poco tempo e si dovrebbe conservare decentemente. Che ne pensi?

          1. Si per quei dispenser devi diluire ma la tua accortezza di farne poco alla volta ti salva da proliferazione batterica. Ciao Sara

        2. Per i panni sudati la candeggina delicata è perfetta.
          Per il profumo non posso aiutarti, autoproduco proprio perché non lo sopporto.
          Ok anche per i vetri, è lo spruzzino indicato da Zago nel suo forum.
          La durata di conservazione dei prodotti la indico sempre in ogni ricetta, per il citrato, essendo una soluzione salina, si conserva a lungo, soprattutto al fresco e buio.
          Ciao Sara

  18. Ho scoperto qualche tempo fa il tuo sito e come tutti sono cascata dal pero per il bicarbonato. 😉 Volevo fare però una considerazione sui detersivi liquidi. Ho sentito dire che quelli in polvere sono meglio, in quanto quelli liquidi creano una melma che alla lunga rovina la lavatrice e sporca i panni (cosa che succedeva continuamente con la lavatrice che si è guastata l’anno scorso, dopo però 17 anni di servizio). Ho visto un video di un tecnico che mostrava proprio questa melma e che consigliava l’uso di detersivi in polvere e di evitare quelli liquidi. Dice anche che questa melma non si toglie salvo smontare e pulire manualmente la lavatrice (cosa non più possibile con le lavatrici moderne) o con un detersivo apposito, molto aggressivo a base di enzimi. La stessa cosa vale per tutti i detersivi liquidi e le tubature che spesso si intasano anche per colpa di questa melma. (Io stessa smonto e pulisco il sifone della cucina, così come il filtro della lavatrice e trovo questa melma.. e nella vecchia lavatrice era sempre piena anche al guaina). Quelli in polvere però non li uso per via delle temperature: uso lavare da anni a 30 gradi. Con la lavatrice nuova posso lavare a 40 (o addirittura abbassare a 20.. ma non posso più fermare a lungo o cambiare programma perché butta l’acqua e riparte dall’inizio), ma da cosa dici tu non è sufficiente.
    I detersivi per i piatti si dice che sono molto aggressivi, invece tu li consigli per capi delicati, quindi non sono peggio di quelli per il bucato?! Curiosità.
    Anche i detergenti per il corpo liquidi sono demonizzati, mentre vengono elogiate le saponette naturali. Ma se il sapone è alcalino si altera il ph, se anche poi si cerca di ovviare con risciacqui e creme che riequilibrano, non lo vedo così naturale e salutare.. Non sono meglio prodotti neutri o con lo stesso ph della zona a cui sono destinati (e ben formulati)? (Scusa, non è qui il posto per i detergenti per il corpo, ma così chiedo tutto in una volta). Grazie per tutte le informazioni che metti a disposizione!

    1. Ciao Elisa,
      andiamo con ordine.
      – i detersivi liquidi sono fatti apposta per sciogliersi in acqua facilmente alle basse temperature. E comunque sarebbe impossibile usare solo detersivi in polvere perchè non possiamo lavare tutti i capi sopra i 40 gradi (pensa ai colorati o ai delicati). Sotto i 40 gradi la polvere non si scioglie nel tempo del bucato, non lo dico io, sono le molecole chimiche degli ingredienti che lo costituiscono che nn lo fanno.
      Questa cosa della melma non ha molto senso: i detersivi in polvere si sciolgono meno facilmente, quindi a rigor di logica la formerebbero più loro. Secondo me la melma è dovuta ad altre cause: detersivo, calcare, particelle, ecc.
      Inoltre io consiglio sempre di mettere il detersivo (polvere o liquido) direttamnte nel cestello, proprio perchè così non si appiccica sulle tubature ecc. (ho fatto un post su fb propio oggi!). In questo modo eviti un parte del problema, e comunque 17 anni sono tantissimi per la lavatrice, beata te!!!
      – per aggressivo bisogna vedere cosa si intendi: il detersivo piatti è molto aggressivo per le mani, è formato da tensioattivi molto potenti e sgrassanti per togliere l’unto delle teglie (ecco perchè è la mia base per il detersivo lavatrice autoprodotto). Però per la lana bisogna evitare tensioattivi non-ionici per non stressarla troppo. Il detersivo piatti solitamente è a basso contenuto di non-ionici e quindi va bene.
      – spesso chi elogia qualcosa o denigra l’altra non ha le competenze per farlo…purtroppo sul web c’è di tutto. E’ chiaro che uno si lava come gli pare, però io sono d’accordo con te: che senso ha portare la pelle a pH estremi e poi mettere la crema per ristabilirlo? Certo che sono meglio i prodotti a pH giusto!
      Ciao Sara

      1. Grazie mille per la risposta, ultra rapida tra l’altro! 🙂
        No, certo, non lo dici tu, non volevo intendere questo. Ma noi abbiamo anche detersivo in polvere per lana e altro con scritto attivo a 30°C. Quindi altre prese in giro? Ora mi spiego perché non si scioglie (e anche il percarbonato lo uso a basse temperature.. non c’è scritto sulla confezione a che temperatura si attiva, e ora che scopro del taed ho visto che non lo contiene, quindi, anche se di questo non ho mai trovato residui, le volte usato in lavatrice l’ho sprecato dato che utilizzo temperature più alte solo per ammollo di bianchi ingialliti o ingrigiti 🙁 ). Se lo sciolgo in un po’ di acqua bella calda prima di metterlo in lavatrice per il lavaggio a 30°? Può essere un valido trucchetto? Immagino di no.. forse sarebbe come mettere candeggina delicata e detersivo insieme invece che separati, attivando l’effetto nella pallina invece che sui panni.
        Noi qui non abbiamo calcare e il detersivo, da che lavo l’ho sempre messo nella pallina dosatrice, idem mia mamma (lo metteva nella vaschetta nella prima lavatrice.. durata più di 20 anni.. poi è passata anche lei alla pallina e come dicevo la seconda è durata 17 anni anche se gli ultimi anni abbiamo dovuto cambiare dei pezzi, ma una volta le cose erano fatte per durare). I detersivi liquidi sono vischiosi, complice anche l’acqua fredda o comunque a basse temperature, si appiccicano alla lavatrice e alle tubature, così mi hanno detto (non l’ho letto sul web.. il video in cui mi sono imbattuta avallava quello che hanno già detto altri, mio padre in primis, quindi il dubbio è aumentato). Io non lo so a cosa è dovuta questa melma, ma con la vecchia lavatrice era una rogna. Con la prima no e l’unico cambiamento sono stata io: ho iniziato a farmi tutto, compreso lavarmi i panni, con lavaggi però a basse temperature e detersivi liquidi (mia mamma lava a temperature più alte e fino a qualche anno fa usava solo detersivo in polvere e poi è passata al liquido e il problema con la melma che sporcava i panni è andato peggiorando). Ho chiesto il tuo parere, perché effettivamente, anche per esperienza, è credibile.. e vorrei vederci più chiaro.. anche se io ho tutti capi da lavare a 30°, oltre il fatto che per lo sporco che ho io questa temperatura è sufficiente, quindi non saprei quale è il male minore.
        Anche per le saponette non l’ho letto su internet, me l’hanno detto. Ma su internet ho visto che impazza la moda della saponificazione. Contenendo soda caustica che mi terrorizza, non me sono mai interessata, ma da amante dell’autoproduzione e sempre più della riduzione dei rifiuti, ci stavo facendo un pensierino fino a che non ho letto la storia del ph, che non è possibile modificarlo nel sapone, che le saponette a ph neutro quindi sono altre prese in giro. Il rispetto per la natura che ci circonda, così come quella del nostro corpo, pare essere passata di moda.. e se ne stanno pagando le conseguenze. Per fortuna c’è chi pian piano riprende consapevolezza e cambia abitudini, grazie anche a chi come te mette le informazioni a disposizione.
        Posso chiederti ancora una cosa? La soda aggiunta alla candeggina, dunque all’acqua ossigenata, potenzia anche il suo effetto sbiancante come fa l’ammoniaca? (so che per sbiancare il legno, così come schiarire la peluria o per tingere i capelli, ecc.. l’acqua ossigenata è sempre attivata dall’ammoniaca). Mi serve il suo potere sbiancante (non per i panni), ma sostituendo l’ammoniaca perché oltre ad essere inquinante e tossica, non la tollero più. Grazie ancora!

        1. Si Elisa, il trucchetto di sciogliere il percarbonto prima non va bene perchè l’ossigeno sbiancante lo perderesti in aria non sui panni. Per le basse temperature molto meglio la candeggina delicata.
          Certamente la soda solvay potenzia l’effetto sbiancante dell’ossigenata (esempio contenuta nella candeggina delicata), lo fa perchè è alcalina, come l’ammoniaca.
          Ma come giustamente hai detto meglio stare alla larga dall’ammoniaca.
          Comunque per quanto riguarda la saponificazione, certamente è una tecnica affascinante, è stato in primo tensioattivo creato dall’uomo!
          Il sapone autoprodotto non serve solo per lavarsi ma anche come pretrattante o per antischiuma per le autoproduzioni. Mi piacerebbe farmelo…magari più avanti.
          Ciao
          Sara

          1. Sì, infatti, magari proverò a farlo per usarlo come pretrattante e antischiuma, ma assolutamente non per lavarmi. Grazie mille!
            Mi sto facendo una bella full immertion nel tuo sito, c’è tanto da imparare. Buona giornata

  19. Ciao Sara, i detersivi specifici per colorati e quelli per i panni scuri sono inutili?
    Conviene avere solo un detersivo generico e uno per lana e delicati?
    Grazie

    1. Per me si…soldi e molecole in più…
      I colorati e scuri vanno lavati a freddo per mantenerli, l’ ultimo risciacquo con citrico ravviva i colori.
      Forse per la lana ha senso ma puoi lavarla con una goccia di det piatti o uno shampoo con brutto inci che vuoi riciclare (occhio alla schiuma in lavatrice).
      Secondo me serve un det liquido per il bucato a basse T per tutti i giorni e uno in polvere per il bucato strong (lenzuola, asciugamani, canovacci).
      Ciao Sara

  20. Ciao Mammachimica mi sono imbattuta nel tuo sito e ho trovato un sacco di articoli utili, complimenti 🙂 Sono una neofita nel settore \\\\\\\”mamma eco-bio\\\\\\\” e avendo un bimbo di pochi mesi al momento sto provando i detersivi di Officina Naturae, ho comprato anche l\\\\\\\’acido citrico e il percarbonato (a casa abbiamo acqua molto dura)… la mia domanda è:
    1)posso usare come ammorbidente l\\\\\\\’acido citrico anche in polvere senza scioglierlo? (avevo provato ad usarlo sciolto nell\\\\\\\’acqua ma ho avuto la netta sensazione di avere capi più infeltriti e duri…e mio marito non tollera la mancanza di profumo,uff)
    2) l\\\\\\\’acido citrico si può usare insieme al citrato e quest\\\\\\\’ultimo va bene usato anche con un detersivo bio?
    3) il percarbonato invece come e quando si usa?
    Ti ringrazio anticipatamente e ancora complimenti 🙂

    1. Ciao Flavia e grazie dei complimenti.
      Ottima anche la scelta dei detersivi officina naturae.
      Ti consiglio però di leggere sul mio sito anche gli articoli relativi all’acido citrico e al percarbonato perché troverai già tutte le risposte…Cmq, in grandi linee:
      1) Puoi usare il citrico in polvere mettendo un cucchiaio nella vaschetta dell’ammorbidente (ma ricordandoti di scioglierla comunque con un po’ di acqua altrimenti si attacca e quando passa l’acqua non lo preleva). Però lui non ammorbidisce come i tradizionali ammorbidente, non ha la funzione cosmetica ma solo quella che serve (e cioè neutralizzare l’alcalinita’). E ti consiglio di leggere e far leggere a tuo marito il post su cosa è scritto sulle etichette dell’ammorbidente tradizionale di marche non ecobio…lo trovi nelle pillole di chimica…vedrai che non lo vorrà più usare. Mi raccomando non usarlo mai sui vestiti del bambino!
      2) per l’acqua dura è un ottima cosa aggiungere citrato al detersivo (bio e non). Il citrato va assieme al detersivo, l’acido citrico NO! È sempre separato, va nella vaschetta dell’ammorbidente.
      3) il percarbonato sbianca e igienizza a temperature sopra i 40-50gradi, altrimenti non si scioglierà e non funzionerà. A basse temperature e in acqua fredda è meglio la candeggina delicata a base di acqua ossigenata.
      Ciao Sara

  21. Ciao Mammachimica,

    il tuo sito e’ davvero molto interessante, ma ho bisogno di chiederti un paio di consigli.
    io vivo negli UK, che in quanto ad ecologia non e’ esattamente avanzato (nonostante ciò’ che si creda in Italia sono degli spreconi pazzeschi!). Quindi ho serie difficolta’ a trovare certi ingredienti. O meglio, magari si trovano, ma in quantità industriali e qui si vive stipati in appartamenti microscopici che non permettono di immagazzinare cose.
    per esempio, l’acqua distillata…davvero faccio faticosissima a trovarla, e quando la trovo ha profumi davvero nauseabondi talmente son intensi. che posso fare? l’acqua qui e’ molto dura e calorosa purtroppo.
    Seconda domanda, il detersivo per i piatti…qui non trovo l’ Ecolabel, quindi devo trovare una soluzione alternativa. Ci sono elementi da evitare nella scelta per inquinare il meno possibile? posso anche sapere come reagiscono i colori con il detersivo per piatti? io ho sempre saputo che se lo usi il lavatrice i colori si sbiadiscono, quindi ora sono un po’ confusa.
    Grazie!
    Michela

    1. Ciao Michela,
      mi dispiace che non riesci a trovare i prodotti ecolabel…ma non c’è un supermercato lidl in UK?
      nei paesi nordici è molto diffuso e li ci sono.
      Per vedere se un detersivo piatti è più o meno ecologico devi passare i suoi ingredienti al biodizionario o oppure cercare sul forum quelli che non trovi, così avrai gli stumenti per decidere.
      Gli ecolabel sono un compromesso tra ecologia ed efficacia, magari ne trovi anche uno eco ma se non lava non serve a molto, soprattutto se serve come base per un det lavatrice. Bisogna provare.
      Per gli altri ingredienti l’unica soluzione è ordinarli online, anche in quantitativi accessibili (es. il sito percarbonato.it ha praticamnte tutto).
      Per l’acqua distillata potresti ottenerla in modo economico e semplice utilizzando quella piovana…oppure quella che esce dall’aciugatrice (se la usi) o dello sbrinamento del frizer.
      Per la storia che il detersivo piatti scolorisca i colori io proprio non l’ho mai sentita, è a pH preaticamente neutro o acidulo e casomai l’acidità li ravviva i colori.
      Dovresti trovare il motivo scientifico per che dice questo…sul web dicono un sacco di bufale.
      Ciao Sara

  22. Complimenti per le utilissime infort che condividi…una domanda cosa posso fare con l’acido citrico anidro ? Grazie

    1. Grazie dei complimenti!
      Puoi trovare tutti gli usi del citrico nell’articolo “acido citrico” e poi trovi le relative ricette nel far da te ( scioglicalcare, brillantante, ammorbidente,ecc).
      Ciao Sara

  23. Grazie per la risposta. intanto per rendere piu’ efficace il detersivo baby visto che non ci sono gli enzimi cosa posso fare?

    1. Ma magari per bucati leggeri e di tutti i giorni già va bene.
      Comunque, puoi aiutarlo pretrattando, oppure aggiungendo al bucato un bicchiere di candeggina gentile, oppure, se hai acqua dura, aggiungere del sequestrante sempre al bucato.
      Se invece ti serve qualcosa di più strong allora devi cercare una polvere e lavare a temperature superiori.
      Ciao Sara

  24. Buon giorno Sara, ho ancora bisogno di un consiglio. Ho comprato alla coop il detersivo liquido per indumenti a mano e lavatrice biopuro finalmente senza profumo ma senza enzimi. La linea è biologico/ organic bucato baby senza profumo e senza enzimi. inci: aqua, potassium cocoate, sodium citrate, decyl glucoside, sodium lauryl sulfate, sodium olivate( biologico/organic)sodium chloride, hidrolyzed wheat protein, glycerin, alcohol, citric acid. della stessa linea ho poi acquistato: detersivo liquido per lavatrice con questo l’inci: aqua, potassium cocoate,decyl glucoside, sodium citrate, sodium lauryl sulfate, sodium chloride, hidrolyzed wheat protein, glycerin, alcohol, citrc acid, parfum , lavandula hybrida oil ( biologico/organic), amylase, protease. Non sono adatti per lavare lana e seta. Sono certificati veganok. Volevo sapere per alleggerire il profumo del secondo e visto che il primo non ha enzimi li posso mescolare o combino un pasticcio? Grazie

    1. In effetti sono molto simili, a parte gli enzimi. Il problema è che non so le dosi di ogni singolo componente e come vengono dosate industrialmente per non distruggere gli enzimi.
      Forse li puoi mischiare, anche se così diluisci anche gli enzimi e quindi poi sarà meno efficace…
      Ma magari io proverei a postare la domanda sul forum di Fabrizio Zago, è un formulatore di detersivi e certamente è più competente di me.
      Ciao Sara

  25. Buonasera Sara, ho bisogno di un consiglio. Come posso recuperare della soda solvey che si è indurita come un sasso? Pensavo di metterla in acqua per farla sciogliere ma è quasi un pacchetto intero e verrebbe molto concentrata. Cosa devo fare? Grazie

    1. non in acqua!!!!!
      se è ancora nella confezione di cartone rompila battendoci sopra con un martello, oppure mettila in un sacchetto e vai di martellate.
      Ciao

  26. ciao, davvero utilissimo quanto da te scritto!!
    motivo in più per chiederti un consulto: a novembre nascerà la nostra pargola e intendiamo dotarci di pannolini lavabili (abbiamo ritrovato peraltro nella soffitta della nonna dei ciripà che avevano usato con me!!). ora, problema lavaggio, in generale per i pl viene suggerito: sodio citrato + percarborato + detersivo (tutto insieme) e poi nella vaschetta ammorbidente acido citrico diluito. ora, però… qualche anno fa avevo già tentato coi detersivi biodegradabili, ma non ho mai risolto il problema odore di sudore del maritozzo… da ciò che leggevo è preferibile un detersivo con lipasi e proteasi, che dovrebbero aiutare in tal senso, ma, domanda: conosci qualche detersivo biodegradabile con queste caratteristiche sul mercato o comunque efficace a tale scopo senza che “mini” i tessuti dei pannolini lavabili e soprattutto la pelle della nascitura?
    altra questione, leggevo che in realtà gli enzimi rimangono attivi entro i 40 gradi, i ciripà in cotone suggeriscono di lavarli a 60, dovrei quindi prima mandare avanti il lavaggio a 40, stopparlo per 30 minuti e poi riattivarlo ma a 60?

    grazie ancora!!
    margherita

    1. Ciao, la procedura che indichi per non rovinare gli enzimi è giusta (40, stoppare e poi 60). E anche gli ingredienti di lavaggio.
      Tutti i detersivi sono biodegradabili,o devono essere per legge. Se vuoi un buon compromesso tra impatto ambientale, efficacia e prezzo, sono ottimi gli ecolabel. Per i pannolini lavabili potresti usare quello ecolabel vivi verde coop in polvere (controlla se ha la cellulare come enzima però, non va bene per i tessuti di naturali).
      Oppure vedi il detersivo di officina naturae, sempre in polvere, con materie prime totalmente vegetali.
      Ovviamente usa sempre il citrico all’ultimo lavaggio e anche un risciacquo in più se la tua lavatrice è nuova.
      È chiaro che i lavaggi ripetuti a 60 gradi i tessuti li minano…
      Per la puzza di sudore del maritozzo ti consiglio di vedere lo spruzzino igienizzante al fai da te.
      Buone lavatrici!
      Sara

      1. ho provato e la resa è stata spettacolare!! solo una domanda, dove però abbiamo sia enzimi (che lavorano pari o sotto i 40 gradi) sia il percarborato che invece si attiva solo oltre i 40 gradi, anche qui vale la regola dello stop 20 minuti e poi ripresa del programma dopo a 60 gradi (cioè funzionerebbe)? perché diversamente vorrebbe dire far lavorare o gli enzimi o il percarborato, corretto?

        gentilissima e grazie ancora!

      2. ps2. ipotizzando invece un detersivo liquido con enzimi (senza percarbonato), se faccio il lavaggio diretto a 40 gradi senza lo stop da 20 minuti, dovrebbero comunque lavorare ed attivarsi giusto?

  27. Ciao,mi puoi consigliare dei detersivi ecologici senza enzimi in vendita nei supermercati o negozi tipo: cad,kuadrifoglio? Grazie

    1. Ciao Silvia,
      perchè vuoi detersivi senza enzimi? potenziano molto il loro potere lavante e dopo il lavaggio (soprattutto se fai l’ultimo risciacquo con citrico) non ne resta tracciA.
      Purtroppo non conosco i negozi che mi segnali, non ci sono dove abito.
      Comunque nella grande distribuzione ci sono quelli della winni’s (con materie prime di origine vegetale) oppure gli ecolabel (un buon compromesso tra impatto ambientale, costi ed efficacia).
      Però devi leggere tra gli ingredienti se contengono enzimi perchè non lo so con certezza.
      Ciao Sara

      1. Volevo iniziare ad usare i pannolini lavabili e mi hanno detto che è meglio il detersivo senza enzimi per non “cerare” il tessuto credo

        1. Ciao Silvia,
          Questa storia del “cerare” i pannolini è vecchia, ma di solito davano la colpa al sapone di Marsiglia….cosa che non è assolutamente vera.
          Per quanto riguarda gli enzimi, se i pannolini sono in bambù o altre fibre naturali allora sarebbe meglio evitare l’enzima cellulare (lo trovi indicato negli ingredienti), perché il tessuto potrebbe perdere tono e consistenza se il detersivo è ricco di questo enzima. Ma se contiene gli altri non ci sono problemi, anzi!
          Ciao Sara

          1. mi inserisco:
            se gli enzimi sono
            Proteasi
            Amilasi
            Lipasi
            Cellulasi
            Mannanases
            Pectinasi
            quale sarebbe questo enzima cellulare?

  28. Buongiorno,
    metto olio essenziale 2 gocce di olio di lavanda e 2 gocce di tea tree nel cestello, il problema è che il cestello dopo un pò resta incollato, gli olii essenziali formano una specie di patina oleosa. A voi capita? come è possibile rimouverla?
    ho provato strifinando forte con bicarbonato ma niente, ho aggiunto aceto, acido citrico, niente
    grazie giorgia

    1. Ciao Giorgia,
      gli oli essenziali sono olio…penso sia normale che riamnga la patina oleosa…
      Quindi puoi provare a pulirli con uno sgrassatore (il bicarbonato e tutto quello che hai scritto non sgrassa un tubo…).
      Comunque il problema è che gli oli essenziali in lavatrice non servono prorpio a nulla, non profumano il bucato. Se vuoi approfondire ho scritto un post sugli oli essenziali su “in pillole”.
      Ciao Sara

  29. Ciao! Innanzitutto grazie per le ricette!
    Volevo chiederti.. io ho una lavatrice che si carica dall’alto e quindi non posso vedere cosa succede all’interno, quindi come potrei fare per capire se la dose del detersivo piatti è corretta (troppa schiuma..)? Se non è possibile, mi puoi dire che detersivo piatti usi tu e che dosi? Grazie se puoi aiutarmi 🙂

    1. Anche io ho una carica dall’alto, fermo momentaneamente il lavaggio e la apro…
      Comunque, di solito uso il detergente piatti ecolabel della lidl (w5eco) per fare il detersivo liquido (secondo la ricetta che trovi nel fai da te) e metto circa 40ml a lavaggio.
      Ciao Sara

      1. Perfetto! Allora o provo a fermare la lavatrice, o prendo quello della Lidl (non sapevo nemmeno che ci fosse un detersivo eco alla Lidl!!!) grazie!

  30. Ciao! Una domandina: uso percarbonato e lascio a mollo qualche ora prima di lavare i bianchi, ma da quello che leggo probabilmente è inutile in quanto agisce a temperatura di 40 o 50° a seconda che contenga TAED (che devo ancora capire bene cos\’è). Mi confermi che è inutile l\’ammollo? Inoltre, per comodità, l\’ammollo lo faccio direttamente con il sapone e il sequestrante (poi magari ti chiedo del sapone che io faccio in modo un po\’ diverso)
    Per ora grazie!

    1. Ciao Zia Silvia,
      L’ammollo non è inutile se lo fai con acqua calda, altrimenti, come hai scritto, non si attiva il percarbonato.
      Il taed è una molecola che aiuta l’attivazione, se c’è lo trovi scritto negli ingredienti.
      Non c’è bisogno che metti il sequestrate nell’ammollo, basta metterlo dopo al lavaggio.
      Ciao Sara

  31. Ciao, è da un annetto credo che uso la tua ricetta per il detersivo della lavatrice, quello liquido, col passare del tempo sono andata aumentando la dose di detersivo da mettere nel cestello perchè i panni puzzavano, ad oggi ne uso una quantità che ancora non è sufficiente a eliminare tutti i cattivi odori e in questo modo il costo sta lievitando un po\’ troppo quindi mi chiedo, sbaglio qualcosa io? Mi sembra di rispettare le dosi della ricetta…mi sai dire da cosa può dipendere?

    1. Ciao Mara,
      purtroppo non conosco il tuo bucato e il suo livello di sporco. E nemmeno che detersivo piatti usi.
      Inoltre, fai la lavatrice di sera e poi la apri solo il giorno dopo? Perché in quel caso,stando chiusi così tanto tempo potrebbero non profumare proprio di fresco…
      Personalmente mi trovo molto bene con questo detersivo per il bucato dei vestiti che cambiamo tutti i giorni (mutande, magliette intime, calzini, magliette e pantaloni dei bimbi che per patacche od altro devo cambiargli tutti i giorni).
      Lo uso a freddo e i panni escono con un leggerissimo profumo del det piatti.
      Se invece devo fare bucati più strong, allora uso il polvere e aumento la temperatura.
      Il consiglio che ti posso dare è aggiungere al bucato un bicchiere di candeggina gentile. Spesso lavando a freddo si possono formare i così detti maleodours, che si sentono quando si apre la lavatrice. Puoi avere altre info qui: http://www.mammachimica.it/acqua-ossigenata-e-percarbonato-di-sodio/
      ciao Sara

  32. Ciao mamma chimica, non sono sicura che sia questa la sede giusta per la mia domanda. Sto per diventare mamma per la terza volta e nei vari preparativi per la piccola ho tirato fuori la culla ovetto del passeggino….dopo tanta permanenza in box ho asimè scoperto che il tessuto aveva delle parti con muffa. Ho pertanto preso le parti in tessuto e le ho messe in ammollo nella vasca con ammoniaca e detersivo(per una notte). Al mattino ancora puzza… A seguire ho fatto tre lavaggi in lavastrice con detersivo e candeggina pura….ma anvorsa niente….la situazione è migliorata ma un sentore, neanche troppo debole, emerge ancora. Come posso intervenire nuovamente? A brevissimo nasce la piccola e non so come fare. Grazie Vera

    1. Ciao Vera,
      innanzitutto ricorda che l’ammoniaca è tossica per inalazione e non serve proprio ad un tubo per lavare, inquina e basta. Nel tuo stato poi non è proprio il caso di usarla…
      Per la muffa la cosa migliore è l’acqua ossigenata. In effetti se già hai usato candeggina mi sembra strano che non sia andata via, comunque almeno l’ossigenata non puzza! Se vai all’articolo dedicato trovi tutte le indicazioni, soprattutto per maneggiarla http://www.mammachimica.it/acqua-ossigenata-e-percarbonato-di-sodio/. L’ossigenata è super ecologica perché si trasforma in acqua ed ossigeno, ma è molto aggressiva sulla pelle e mucose quindi servono accortezze.
      Potresti mettere le parti muffose in un secchio a cui aggiungi un po’ d’acqua, tanto per coprirle. Facci sciogliere un po’ di soda solvay e poi aggiungici un po’ di ossigenata a 130v. Si formerà molta schiuma e si scalderà anche il recipiente. E’ normale, è l’ossigeno igienizzante. Se sono parti bianche o che comunque non ti preoccupa se si scoloriscono lascia agire tutta la notte e poi risciacqua il tutto.
      Mi raccomando leggi l’articolo.
      In bocca al lupo!
      Sara

  33. Ciao mamma chimica….finalmente un sito scritto con cognizione di causa!
    Volevo farti due domande:
    1) per il detersivo liquido si potrebbe usare il bicarbonato al posto della soda? …magari aumentandone la quantità? Non so tipo 100 g di bicarbonato invece che 30g di soda?
    2) lo stesso per il detersivo in polvere: se c’è già il percarbonato di sodio non basta per innalzare il pH quando lavo i bianchi? E quando lavo i colorati la posso sostituire con 3-4 cucchiai di bicarbonato?
    Grazie per il tuo aiuto

    1. Ciao Claudia e grazie del commento.
      1) no, non funziona così. Il bicarbonato è una molecola diversa dalla soda solvay (carbonato di sodio) e non potrà mai raggiungere il suo pH, anche se ne aggiungi un tir!
      Ma perchè non vuoi usare la solvay? Ha un basso impatto ambientale, si trova in tutti i super e costa poco (non è che ti confondi con la soda caustica? quella non va certo usata nel detersivo!).
      2)Nel caso del detersivo in polvere la solvay non serve solo per alzare il pH, ma per disgregare lo sporco e per conferire “potenza” al detersivo (infatti il detrsivo in polvere lava di più del liquido). E lo devi usare a temperature superiori ai 40 gradi, altrimenti le polveri non si sciolgono e il percarbonato non si attiva. Anche qui sostituirla con il bicarbonato non avrà lo stesso effetto (il bicarbonato in lavatrice non serve proprio a nulla…) Ma, di solito i colorati si lavano a basse temperature, per non farli scolorire, perchè vuoi usare il detersivo polvere per i colorati?
      Spero di averti chiarito meglio le idee.
      Ciao Sara

      1. Ciao Sara.
        Grazie per i chiarimenti. In realtà, per quanto semplice possa sembrare, non riuscivo a trovare la soda solvay…oggi l’ho trovata finalmente in una mesticheria!
        Poi, se non disturbo, mi sono venute in mente altre due domande:
        1) se volessi sostituire il citrato solido? A quanto corispondono 100g e 50 ml di quello liquido?
        2) io ho il percarbonato puro, senza enzimi nè TAED: a quanti gradi si attiva?

        1. Ciao Claudia,
          La conversione del citrato solido/liquido la trovi in fondo alla ricetta del citrato stesso.
          Il percarbonato senza taed si attiva dopo i 50 gradi.
          Sara

  34. Ciao Sara.
    Sto cercando di farmi odiare e so che, scrivendo domande a profusione, ce la farò! 🙂
    Prima che ciò avvenga vorrei poter ancora sfruttare la tua pazienza in esaurimento e le tue competenze.

    Nelle tue ricette (così come in altre trovate in rete) spesso si fa uso dell’acqua distillata.
    Mentre in alcuni casi (come la candeggina delicata) dai l’alternativa della demineralizzata parlando dei detersivi per bucato non dai questa scelta.
    Ritieni sia vincolante l’utilizzo della distillata oppure si può provare con la demineralizzata?
    So che sono sostanzialmente differenti, ma a parte il costo nettamente superiore per la distillata vi è anche una notevole difficoltà di reperimento, almeno nei ferramenta e negozi delle mie parti.
    Inutile dire che online è improponibile per via dei costi di trasporto…

    Grazie mille!

    Paolo

    1. È vero, distillata o demineralizzata non sono la stessa cosa, ma io intendo comunque sempre la demineralizzata (quella che si trova in tutti i supermercati per stirare). È che in lab si usa solo la distillata e spesso mi viene da scrivere questa!
      Comunque lo specifico anche nel glossary, dando anche indicazionidi come procurarsene in modo molto economico!
      Ciao Sara

      1. Tieni raggione (come direbbero a Trento)!
        Non avevo spulciata la sezioen “Glossary”. Scusa.
        Spesso l’abitudine alla comodità non spinge i miei due neuroni a trovare le risposte più ovvie. 🙂

        Grazie ancora per la pazienza e la cortesia!

  35. Ciao Sara.
    Una curiosità…
    sarebbe possibile sostituire il detersivo per i piatti con una dose ad hoc di tensioattivo?
    Nel dettaglio pensavo a del APG (Alchilpoliglucoside).
    Numero CAS: 110615-47-9
    NomeINCI: D-Glucopyranose, oligomeric, C10-16-alkyl glycosides
    che, da quel che vedo, ha un basso impatto ed una bassissima ittiotossicità.

    Chiedo questo perché anche alcuni prodotti Ecolabel mi lasciano un po’ peppplesso (come direbbe il buon Abatantuono)
    Ad esempio il detergente piatti Esselunga, a marchio Ecolabel, prodotto dalla Pizzolotto S.r.l. ha come miscele:
    Lauriletere solfato di sodio (SLES) 5-10%
    Sodium dodecylbenzenesulphonate 0,2-5% (valutazione attualmente negativa da parte di Fabrizio Zago, biodizionario.it)
    coccoammidopropil betaina 0,2-5% (valutazione con bollino gialloda parte di Fabrizio Zago, biodizionario.it).

    A parte che ancora devo capire come funzionano le percentuali… dallo 0,2% al 5% c’è l’abisso!
    Il resto poi? Acqua? O cos’altro?
    Nella sceda tecnica del prodotto redatta a cura del produttore, Revisione n.1 – Data revisione 29/11/2011 – Stampata il 29/11/2011 – Pagina n. 1 / 6, alla voce “sostanze” indica un bel “non pertinente”…
    Quindi dal 5,4% al 20% sono tensioattivi… e il resto? :-O

    Grazie mille per la risposta!

    Paolo

    1. Si, certamente puoi comprare il tesioattivo e l’APG andrebbe bene. Ma io non ho ancora sperimentato quindi non so aiutarti.
      Prova a vedere sui commenti se ho già dato qualchericetta trvata sul forum di Zago a qualche altro utente (non mi ricordo….). O meglio ancora cercala sul forum. Ci sono parecchie discussioni in merito anche un gruppo di acquisto collettivo di APG.
      Ciao

      1. Dovendo recuperare alcuse sostanze per fare alcuni esperimenti (come la candeggina delicata, il citrato ed altre stregonerie trovate sul tuo sito) mi sono imbattuto in un distributore con prezzi davvero competitivi… addirittura più concorrenziali di certi GAS delle mie parti.
        Con il prossimo acquisto ci farò un pensierino.

        Domanda perniciosa: al posto dell’alcol buongusto (o alcol denturato) per la conservazione, se non volessi liquefare il prodotto, sarebbe ammissibile e/o consigliabile l’aggiunta di fenossietanolo in ragione dello 0,3-0,5%?

        Grazie ancora di tutto!
        Paolo

        1. In realta’ tutti i detersivi che ho postato nel fai da te non necessitano di conservante. La loro conservazione e’ garantita dal pH o dalla salinita’. Non ho comunque mai usato il conservante che citi e quindi non saprei darti indicazioni sulla quantita’.
          Buone pozioni!
          Ciao sara

  36. Domanda da un milione di dollari (quelli del Monopoly americano, però).
    Premetto che non ho ancora provate le tue ricette, ma lo farò presto.
    La domanda è: se volessi (per malattia mentale, psicosi o quant’altro) conferire una legegra profumazione ai capi lavati potrei aggiungere alcune gocce di olio essenziale al sapone liquido oppure andrei a creare instabilità del composto od alterazioni negative?
    Grazie mille!
    Paolo

    1. Guarda, ho risposto a questa domanda molte volte…
      Puoi leggere info sugli oe sia sulle pillole di mammachimica, sia tra i commenti di altri utenti.
      Ciao Sara

  37. Ciao, ho provato a fare il detersivo liquido ma non funziona per niente… Ne ho messe quantità variabili da 50 ml fino a 100 ml e con diverse temperature ma quando toglievo i vestiti dalla lavatrice sentivo sempre un cattivo odore e di pulito c’era ben poco. C’è qualche altro accorgimento da adottare? Da come scrivi tu ne basta pochissimo ma a me non ha funzionato.

    1. Ciao Gusy,
      Mi dispiace, come puoi vedere dai commenti, la maggior parte degli utenti lo utilizza con entusiasmo!
      Forse non hai usato un detersivo piatti di buona qualità (è lui che conferisce il potere lavante) inoltre usarne troppo è controproducente perchè fà troppa schiuma e lava meno.
      Per l’odore è normale ce non ci sia, i detersivi commerciali utilizzano profumazioni aggiunive soprattutto per marketing, perchè spesso il profumo è associato a pulito (cosa non vera e anzi, il profumo non serve proprio a nulla). Qui può giusto rimanere un po’ di profumo del det piatti.
      Altra causa del cattivo odore potrebbe essere che la lavatrice andrebbe sanificata, magari con candeggina gentile (se usavi detersivi commerciali tradizionali molto profumati magari non ci avevi mai fatto caso..). Oppure, se lavi a basse temperature, magari un po’ di candeggina gentile sarebbe proprio utile al bucato, per evitare i maleodors.
      Non mi viene in mente altro.
      Ciao Sara

      1. Ciao.
        Vorrei porre l’attenzione su un aspetto non indifferente: spesso alcuni produttori diciamo “meno onesti” di altri, forti del nuovo mercato che si sta aprendo, si improvvisano eco-friendly e caricano gli scaffali dei loro prodotti.
        Tutto ok se non fosse che vai a comprare “SAPONEEEE DI MARSIGLIAAAA” (scritto a caratteri cubitali) e poi, spulciando sulla confezione, ti ritrovi fra le mani un detersivo per il bucato che, tra le altre cose, ha una certa percentuale di marsiglia…
        oppure si trovano confezioni di acido citrico senza specifiche in etichetta sul fatto che sia anidro o monoidrato e senza cenni sul grado di purezza.
        La chimica, come dice Sara, è una scienza esatta (un po’ come la pasticceria, che ne è l’espressione culinaria!) e perciò richiede dosi esatte (con tolleranze accettabili, in questi casi, dai), procedimenti esatti e buona qualità delle materie prime!
        Senza l’unione di questi ingredienti sarebbe un po’ come voler fare il cioccolato senza burro di cacao!
        🙂

  38. io ho il citrato do sodio in polvere..come mi regolo per la quantità nel detersivo liquido per lavatrice? grazie. Ornella

    1. Ciao Ornella,
      Veramente ti ho già risposto alla mail…
      Comunque nella ricetta del citrato di sodio troverai anche le info sulla conversione polvere/liquido.
      Sara

  39. scusate…forse è una domanda scemissima…..ma come li misuri ad ogni lavaggio i 50ml di citrato? una siringa?ad occhio? un tappino? io credo che ne spanderei metà ogni volta!!!e riesci ad essere precisa nella quantità o se sbagli di qualche ml non fa niente?chiarito questo punto…tra poco inizio ad usare il tuo det in polvere!!!!!evviva!!!!

    1. Puoi usare un vecchio tappo di flacone di detersivo di cui conosci la capacità, oppure usare un recipiente tarato, misurare 50 ml e poi travasarlo in un tappo e segnarti il livello. Ma ci sono tantissimi altri modi: usare un vecchio biberon, le palline dosatrici con l’indicazione dei ml, ecc.
      Certamente non c’è problema se la misurazione non è precisissima, mica stai facendo un’analisi di laboratorio!
      Ma avere un’idea di quanto ne metti ti servirà a te proprio per decidere se devi “aggiustare” la dose, in più o meno.
      Ciao Sara

  40. Buongiorno,
    è da maggio che sto provando a fare i detersivi da sola ma non ho ancora trovato quello giusto.
    Ieri ho scoperto questo sito. Faccio i complimenti e insieme qualche domanda:
    1- al posto della soda Solvay, posso usare bicarbonato di sodio?
    2- nel detersivo liquido per lavatrice è richiesto di controllare il ph con le cartine; è proprio necessario oppure la composizione consente di stare tranquilli anche senza controllo?
    3- per alcool bunogusto intende alcool puro?
    4- La soluzione per il detersivo in polvere si può mettere anche nella vaschetta del detersivo della lavatrice invece che nel cestello?
    Grazie molte.
    Saluti
    Sandra

    1. Ciao Sandra e grazie dei complimenti.
      Se nella ricetta c’è scritto solvay devi usare quella, il bicarbonato non alcalinizza come lei e quindi non otterresti lo stesso risultato. Se rispetti i dosaggi, il pH finale dovrebbe essere giusto, è solo una tua conferma.
      L’alcool buongusto è quello puro alimentare per fare i liquori o conserve.
      Non ho capito di quale soluzione di detersivo in polvere intendi. Consiglio sempre di mettere i detersivi e additivi nel cestello (a parte il citrico che serve all’ultimo lavaggio e quindi va nella vaschetta dell’ammorbidente) perchè si è visto che si può risparmiare sulla quantità da usare.
      Comunque, ti consiglio di laggere anche i commenti agli articoli o ai post, perché molte domande hanno già avuto risposta e puoi scoprire anche altre info utili.
      Buoni detersivi fai da te!
      Sara

      1. Grazie per i suggerimenti. Avrei un’ altra domanda .
        Io di solito faccio la lavatrice con i capi bianchi a 60 gradi ,quindi il
        tuo consiglio è di farla con il detersivo liquido a basse temperature?
        Grazie,credo che ti sriverò presto.

        Sandra.

        1. Questo lo puoi decidere solo tu!
          Nel senso che solo tu conosci il tuo bucato. Fai delle prove e vedi come ti trovi.
          Per me i 60 gradi sono dedicati solo a bucati e sporchi particolari. Di solito mi bastano il detersivo liquido autoprodotto, il pretrattamento e le basse temperature, perchè spesso faccio lavatrice di indumenti cambiati giornalmente e mio marito lavora in ufficio….insomma sono pressoché panni puliti. I vestiti dei bimbi spesso sono impataccati, ma per questo serve pretrattare, non ci sono alternative..
          Ciao Sara

          1. Grazie per le risposte immediate.
            Ho appena acquistato l’acido citrico monodrato in un negozio di agraria ad un prezzo ragionevole.
            Grazie ancora.
            Ciao Sandra

  41. Ciao, avrei qualche domandina: -entrambi i detersivi, liquido e polvere, possono essere usati tranquillamente per lavare i panni dei neonati e/o bimbi piccoli? – in caso di detersivo per piatti eco ‘concentrato’ che dose va aggiunta alle formulazioni? – per il lavaggio a mano dei panni dei neonati e/o piccolini è sufficiente un buon sapone di marsiglia ecobio?

    1. Il detersivo in polvere è molto più potente del liquido e va usato sopra i 40 gradi. I vestitini dei neonati e bimbi non credo abbiano bisogno di un lavaggio cosi strong. Eventuali macchie vanno certamente ben pretrattate.
      Comunque, a prescindere dal detersivo,l’importante è metterne poco, risciaquare bene, magari con doppio risciacquo. Usare il citrico per ripristinare il pH dei panni ed evitare gli ammorbidenti tradizionali, pieni zeppi di molecole e profumi che rimangono mesi sui tessuti (ed io sulla pelle dei miei bimbi nonle vorrei proprio).
      Se vai nella sezione fai da te trovi le ricette e le dosi, poi non sta che sperimentare!
      Buon bucato!
      Sara

      1. Grazie Sara! Io già uso il citrico al posto dell’ ammorbidente, e ho già fatto il tuo detersivo liquido. Ma per il detersivo piatti ecolabel concentrato dovrei metterne meno no? Comunque proverò. .. grazie ancora!

        1. Si, devi fare delle prove perché il dosaggio degli ecolabel non è per tutti uguale.
          Per esempio, quello della lidl è super concentrato e vischioso ( e quindi ne basta meno) mentre quello dell’in’s non lo è nonostante sia garantita (al dosaggio indicato dal produttore per lavare i piatti) la stessa efficacia e impatto ambientale che caratterizza gli ecolabel.
          Ciao
          Sara

  42. ciao,
    scusa non ho capito ma il citrato di sodio deve essere fatto con acqua calda in pentola? perché non c’è scritto ma ad un certo punto dici…lasciare finché non raffreddi….mi spieghi meglio come devo fare? grazie

    1. Ciao Daniela,
      no, non è necessario farlo con acqua calda.
      Dove hai letto “lasciare finché non raffreddi”?, volevo correggere l’eventuale errore ma non trovo questa frase nella ricetta del citrato.
      Sara

      1. AL CITRATO DI SODIO(LIQUIDO)…C’è SCRITTO LA PENTOLA SI RAFFREDDERA’…CHE SIGNIFICA PER IL CALORE O PER LA REAZIONE CHIMICA?

        1. Sì, la pentola si raffredderà per la reazione chimica tra citrico e bicarbonato, in modo del tutto naturale.

  43. Ciao, intanto complimenti per le ricette e il sito tutto.
    Vorrei provare a fare i detersivi per lavatrici con le tue ricettine, la mia domanda è questa: siccome devo consumare del marsiglia in scaglie che contiene già il sequestrante, posso fare a meno del citrato di sodio senza variare nient’altro (nelle dosi degli ingredienti) o cambia qualcosa? Grazie mille 😉

    1. Ciao Fede e grazie dei complimenti.
      In effetti il marsiglia in genere contiene sempre un sequestrante.
      La scelta di non mettere il citrato nel detersivo si può fare tenendo conto della durezza dell’acqua che hai tu: se è molto dolce potresti farne a meno (o ridurlo proprio ai minimi termini), se invece è medio/dura l’aggiunta del sequestrante è consigliata.
      Fai delle prove e vedi come ti trovi.
      Buoni detersivi!
      Sara

  44. Ciao! Innanzitutto grazie per gli utili consigli! Vorrei chiederti se conosci qualche rimedio specifico contro l’odore di sudore.
    Giulia

  45. Carissima mamma chimica, mi assale un dubbio: sto x fare nel prossimo week-end il mio primo bucato con il detersivo in polvere secondo la tua ricetta. Domanda: ma siamo sicuri che la soda si sciolga se la metto nel cassettino con le altre polveri? Te lo chiedo perchè ho già avuto modo di verificare che è una “brutta bestia” a sciogliersi. Se la sciogliessi prima nell’acqua, posso prepararne un pó di scorta o perde di efficacia? Grazie mille per i tuoi preziosi consigli.
    Antonella

    1. Ciao Antonella,
      Quel detersivo è formulato per quando hai bisogno di un lavaggio strong, ad alte temperature, cioè superiori ai 40 gradi e tutto si scioglie. Se devi lavare a temperature più basse ti conviene usare il detersivo liquido perché allora si che avrai problemi perché oltre a non sciogliersi la soda, non si attiverebbe nemmeno il percarbonato.
      Comunque la solvay puoi scioglierla in acqua se vuoi, ma appunto non sarà quello il problema.
      Sara

  46. ciao sara, una cortesia: sai darmi dei nomi di sapone di marsiglia con inci decenti? E soprattutto: in che catene di negozi li trovi?? Perchè non vorrei farmi il detersivo col sebo animale..
    Dovrò fare a breve un ordine di prodotti da fitocose: posso usare una delle loro saponette solide x farmi il detersivo (tipo quella al miele: Cocus nucifera oil – Helianthus annuus seed oil*- Aqua – Sodium hydroxide – Mel*- Butyrospermum parkii butter*- Rosmarinus officinalis extract – Brassica napus seed oil – Profumo.) ?

    1. Secondo me, usare le buonissime saponette per il corpo di Fitocose per i detersivi è uno spreco!
      Il marsiglia per il bucato senza sebo animale lo trovi pure ai supermercati, per esempio quelle winni’s oppure anche al discount In’s (si chiama Eco10).
      Comunque, per essere certa che non ci sia grasso di derivazione animale, non devi trovare in inci l’ingrediente “sodium tallowate”.
      Io non posso certo conoscere tutti i saponi di marsiglia in commercio, ma quelli Sole, Ava, ecc, hanno solitamente il sebo animale.
      Ricordati che la lista degli ingredienti completa non è scritta in etichetta sul sapone, la trovi sul sito internet del produttore (questo per legge è scritto in etichetta).
      Ciao
      Sara

  47. ciao!meravigliosi, articoli semplicemente meravigliosi!
    lavoro in una casa di riposo e vorremmo proporre l’autoproduzione come prossima attività da fare con gli ospiti.proporremo poi i detersivi autoprodotti con le tue fantastiche ricette in occasione della prossima festa.domanda:nel detersivo per lavatrice e nell’ammorbidente sarebbe possibile aggiungere olii essenziali?se si c’è qualcosa di sconsigliato (es.so che le proprietà del limone vanificano quelle del bicarbonato o della soda solvay)?altri suggerimenti?
    GRAZIE E MILLE COMPLIMENTI ANCORA!

    1. Ciao Sà,
      grazie dei complimenti che giro anche a te per la bella idea che hai avuto!
      Non servirebbe a nulla aggiungere olii essenziali, inquineresti e basta…
      Infatti gli olii, essendo tali non si sciolgono in acqua e quindi le gocce (che eventualmente aggiungeresti alla soluzione di citrico per l’ammorbidente) galleggerebbero sulla superficie e le verseresti tutte al primo prelievo di ammorbidente, sprecandole e basta.
      Inoltre, non profumerebbero il bucato perché non hanno fissativi che appunto farebbero rimanere attaccato il profumo ai tessuti.
      Buona festa!
      Sara

  48. Ciao Sarà,
    Scusa se ti sommergo di tante domande. Non è da tanto che mi sono avvicinata al mondo ecobio. E’ un po’ che gironzolo su Promisland ecc. e da li’ ho trovato il tuo sito. Non si finisce mai di imparare. Inoltre spinta dalla curiosità ho sbirciato su altri siti e anche trasmissioni televisive ma ho capito la superficialità di molti che suggeriscono anche l’ esatto contrario di ciò che viene spiegato qui e su Promisland ( tipo bicarbonato igienizzante, aceto in lavatrice e fornelli come anticalcare, percarborato usato alle temperature sbagliate).
    Considerazioni a parte… Volevo chiederti se per i capi in lana vi sono delle accortezze diverse o se i detersivi consigliati vanno bene così. Sono un pesce fuor d’ acqua: del resto mai stata un grande massaia, ma vorrei diventarla con le materie giuste e non con i prodotti del supermercato. Anch’ io sto provando a convertire parenti e amici ,ma sembra quasi di toglier loro la terra da sotto i piedi, quasi a sconvolgerli nello stravolgere una così piccola abitudine /certezza. Sembra come nel film” Matrix ” (esagerata!) nel quale gli esseri umani avevano bisogno di vivere in un mondo artificiale beati e tranquilli.

    1. Ciao Anna, come ti capisco!!!
      Adoro la chimica perché mi permette di comprendere gran parte di ciò che ci circonda e fin da piccola la curiosità mi ha spinto a voler “capire” e aumentare la mia conoscenza.
      Però a volte, presa dallo sconforto, immagino come sarebbe stato tutto più semplice, come in Matrix, prendendo “la pillola blu” e rimanere nella beata ignoranza…
      Oltre ad internet, in cui si trovano una marea di balle anche da siti che dovrebbero fare informazione, c’è il solito problema: “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.
      Però a qualcuno il dubbio lo metterai….quindi tu insisti e divulga e vedrai che non resteremo pochi pesci fuor d’acqua! (hai visto quanti utenti ha il sito di Zago?).
      Per quanto riguarda la lana devi ricordarti che è il detersivo alcalino a farla infeltrire (esempio quelli in polvere). Quindi, se non hai un detersivo specifico per la lana, una buona alternativa è il detersivo liquido per lavatrice, oppure un bagnoschiuma con brutto inci che non vuoi usare per il corpo o un po’ di detersivo piatti (con gli ultimi 2 occhio alla schiuma!, se vuoi usarli in lavatrice devi metterci anche un po’ di marsiglia grattuggiato per abbatterla).
      Ovviamente lavaggio a freddo.
      Ciao
      Sara

  49. Ciao, provo a chiederti una cosa qui. So che tu scrivi anche su promiseland ed è lì che sono venuta a conoscenza di questo tuo sito e degli appunti per una detergenza consapevole. Ecco che differenza c’è tra la ricetta per il sodio citrato tetraidrato 1500 acqua/360 citrico/500 bicarbonato e quella (che uso io) 200 acqua/100 citrico/83 soda solvay ti premetto che compro acido citrico monoidrato in una agraria e mi sono sempre trovata bene ma se facessi la prima ricetta risparmierei sul citrico e ne farei di più anche perché poi oltre che in lavatrice con il detersivo autoprodotto lo uso anche in lavastoviglie con il detersivo suggerito da te se no mi restano le stoviglie opache per la soda non eliminata. Grazie se vorrai rispondermi e un ringraziamento ancora più grande per queste tue preziose informazioni che hai voluto condividere.

    1. Ciao Luana e grazie del commento.
      Con la tua ricetta ottieni del citrato più concentrato.
      Il mio consiglio è di provare quella con 1500 g di acqua e vedere come ti trovi, se sarà ok risparmierai certamente.
      (ricorda che la ricetta che ho postato io usa il citrico anidro, quindi, se usi il monoidrato dovrai aumentare del 10% la dose del citrico per neutralizzare tutto il bicarbonato).
      Sara

  50. Scusa la domanda che può sembrare sciocca, ma sono una precisetti e vorrei fare le cose per bene; quando dici “500 g di sapone piatti” intendi anche 500 ml? Cioè, tu usi una bilancia o i bicchieri con le misure per i liquidi?
    Grazie di tutto, sei molto gentile, stasera ho già letto tre risposte che mi hai dato, mi stai “illuminando” ancora di più di quanto non avessi già fatto!

    1. Io utilizzo la bilancia, quindi quasi tutte le ricette sono in g.
      Non è sciocca la domanda, infatti lo specifico anche nella pagina del “fai da te”.
      Mi è più comoda la bilancia che fare travasi di volume ed è più preciso il dosaggio.
      Ti ringrazio dei complimenti e buone sperimentazioni!
      Ciao Sara

  51. Sono entusiasta della ricetta per fare il detersivo in polvere! E poi ho verificato che l’acido citrico al posto dell’ammorbidente (che comunque io non ho mai usato) e al posto del brillantante in lavastoviglie è una favola! Grazie dei preziosi consigli. Il prossimo passo è cercare di sensibilizzare le persone che conosco…ma la vedo davvero dura!

    1. Bene! Mi fa piacere.
      E’ proprio perché ero entusiasta di questi rimedi, eco ma efficaci, che mi sono decisa a fare un sito.
      Ma ti capisco, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire! Però tu insisti!
      Divulga, divulga!

  52. ciao! volevo iniziare dicendo che mi piace molto il tuo blog chimico, che mi è molto d’aiuto per l autoproduzione di detersivi e che ti trovo molto disponibile e accorta!
    detto ciò ho una domanda estiva: da quando la temperatura è aumentata ho notevoli difficoltà ad inserire il sodio citrato nelle varie ricette di detersivi in polvere perché per quello della lavatrice mi rimane tutto impaccatissimo e umidiccio, mentre le tabs della lavastoviglie si sgretolano. hai qualche consiglio da darmi? grazie!

    1. Ciao Elisabetta e grazie per il commento.
      Però temo di non aver capito bene la domanda.
      Il sodio citrato lo aggiungo liquido e lo metto insieme alla polvere del detersivo o in un’altra pallina, ma al momento in cui carico i panni e carico la lavatrice. Se hai intenzione di prepararti una quantità grande di detersivo che poi preleverai di volta in volta, fallo solo con le polveri. Altrimenti il percarbonato, a contatto con la parte acquosa dovuta al citrato o al detersivo piatti, comincia a decomporsi fuori e non sui panni. (Se era questo quello che intendevi sapere ti ringrazio nuovamente perché mi permettera’ di spiegare meglio la ricetta).
      Le tabs della lavastoviglie te le autoproduci? Perché su questo non so che consiglio darti, sto ancora sperimentando la ricetta che mi soddisfi e che mi faccia abbandonare le ecolabel. Se la trovo la posto.
      Ciao Sara

      1. si faccio esattamente così, mi preparo grossi quantitativi di detersivo …
        allora, ricapitolando: verso la polvere nella vaschetta, aspetto che l’acqua se la tiri giù (senti che tecnica che sono) e poi verso A PARTE il sodio citrato.
        però … così è una pizza …. (io donna pigra)
        e il fatto che il bucato esca perfettamente bianco e pulito proprio non conta? (rispetto al fatto che unisco tutto assieme …)
        le tabs le faccio con una ricetta che trovo ottima, solo rimane lo stesso problema di amalgamare il tutto, in quanto univo sodio citrato al composto polveroso …
        sara, porta pazienza, sulla comunicazione devo lavorare un bel pò …
        intanto grazie per le sollecite risposte!

        1. Si è una pizza, ma alla chimica non si comanda, le molecole reagiscono!
          Comunque al momento del bucato puoi pure mettere tutto assieme, è tenerli in una scatola per giorni che si inumidiscono e non va bene.
          E non dimenticare di aggiungere anche il detersivo piatti in lavatrice, è lui il tensioattivo che lava!
          Ciao

        2. Buongiorno Sara mammachimica,

          Mi chiedevo se per il lino servono particolari attenzioni, perché è un tessuto abbastanza delicato e già ce n’è uno sulla lana e le particolari attenzioni da fare con il lavaggio e con la composizione del detersivo (e dell’ammorbidente) e quindi mi sono incuriosito se il lino può essere lavato come il cotone (a basse temperature certamente)

          Grazie mille in anticipo!

          1. veramente il lino è bello resistente…pensa pure che faticaccia stirarlo!
            Puoi certamente lavarlo come il cotone e pure alle alte temperature se serve. Poi certo, se ci sono ricami particolari o è molto fino dovrai fare attenzione, ma le vecchie lenzuola o tovaglie della nonna puoi lavarle tranquillamente pure con percarbonato e ad alte temperature.
            Ciao Sara

  53. ciao! ho scoperto il tuo blog da pochissimi giorni, ma appena posso vengo a dare una sbirciatina. ho sempre cercato di inquinare il meno possibile e ultimamente, soprattutto da quando sono diventata mamma, sono molto attenta anche a quello che uso sul mio corpo e su quello dei miei figli (in realtà vorrei controllare anche quello che utilizza mio marito, ma lui è un osso un po’ più duro e convincerlo risulta difficile). trovo il tuo blog interessantissimo perché oltre a dire tante cose interessanti, le dici con cognizione di causa, le documenti e le spieghi con parole alla portata di tutti, non solo dei chimici come te.
    proverò sicuramente le tue ricette e ti farò sapere i risultati.
    grazie per il lavoro che fai.
    Emanuela
    p.s. usare il bicarbonato di sodio invece del carbonato di sodio, è lo stesso? e il sapone di marsiglia puro dove si trova?

    1. Ciao Emanuela e grazie a te per il bel commento!
      Hai proprio ragione, uno può certamente avere già di suo una certa sensibilità ambientale, ma i figli fanno aprire ancora di più gli occhi. Vedrai che anche tuo marito si convincerà. Il mio è stato talmente contento di essersi liberato dei deodoranti classici e dei detersivi profumosi commerciali che mi ha creato questo sito proprio per divulgare!
      Vorrei aggiornarlo e arricchirlo più spesso, ma i bimbi sono piccoli e il tempo sempre troppo poco…
      Comunque, il bicarbonato di sodio non è la stessa cosa del carbonato di sodio (soda Solvay). Il primo sciolto in acqua darà una soluzione debolmente alcalina (pH vicino alla neutralità), mentre l’altro nettamente basica. Quindi, affinché la ricetta “funzioni” ti consiglio di usare il prodotto giusto.
      Il Marsiglia vero è quello a base di olio di oliva, quindi nella lista degli ingredienti ci sarà “sodium olivate”. Spesso si trova nei negozi bio, ma anche in grandi super. Ma vanno bene anche le saponette tipo Marsiglia, a base sempre di olii vegetali, se trovi “sodium tallowate” sicuramente non lo sono perché indica la derivazione da grasso animale.
      Ciao Sara

      1. come ti capisco… il tempo non basta mai. anch’io ho due bimbi piccoli (2 a. e mezzo e 15 mesi) e mille progetti per la testa che non riesco mai neanche a cominciare!
        per quanto riguarda i detersivi mio marito almeno in quello mi appoggia: anche lui non sopporta i profumi che non riesci a eliminare in nessun modo. per ora ho usato detersivi acquistati in negozi eco, ma sono proprio curiosa di provare le tue ricette.
        nel frattempo mi sono procurata l’acqua ossigenata. ti dirò che non è stato facile, l’ho cercata in 4 negozi e poi finalmente al quinto tentativo ce l’ho fatta! l’ho trovata in una ferramenta ben fornita, a 3,7 euro/litro, dopo che in farmacia mi hanno detto che me l’avrebbero procurata a 17 euro al litro!! sbaglio o sempre dello stesso prodotto si parla? e pensa che in un’altra farmacia invece mi hanno detto che ora è vietata la vendita ai privati per evitare che venga aggiunta al latte per prolungarne la durata. ne sapevi qualcosa?
        Ah il ferramenta che me l’ha venduta era molto interessato all’uso che volevo farne e anche all’utilizzo dell’acido citrico come coadiuvante ecologico nelle pulizie. così gli ho promesso che gli avrei portato le tue ricette, corredate di fonti naturalmente ;). evviva la divulgazione!!!
        ciao
        emanuela
        p.s. a proposito della mancanza di tempo, ovviamente l’ H2O2 non sono ancora riuscita ad utilizzarla!

        1. Ciao Emanuela e grazie della solidarietà!
          Comunque hai fatto bene a comprarla dal ferramenta, è quello che consiglio anche nell’articolo sull’acqua ossigenata, magari approfitto per specificare meglio che non c’è bisogno di andare in farmacia (lì gli articoli che puoi trovare anche nella grande distribuzione costano sempre di più in effetti).
          Non conoscevo quella cosa del latte…è certamente un battericida, si usa anche per il trattamento delle acque potabili (in germania mi sembra) al posto dell’ipoclorito (come fanno invece da noi) ma nel latte che devo dare ad un neonato non mi azzarderei a dosare un ossidante così forte. Mah!
          Brava, divulga divulga!
          nb. leggi bene sull’articolo “Acqua ossigenata” tutte le attenzioni che devi usare con l’ossigenata a 130 volumi e quando la maneggerai cerca di non avere marmocchi tra i piedi.
          Sara

  54. Ciao!
    E’ molto utile quello che scrivi perchè, strano a dirsi, ma nessuno più sa certe cose!
    Io uso pochissimo detersivo, una noce di detersivo liquido per l’intero lavaggio in lavatrice, a 30° al massimo, e gli abiti sono sempre puliti.
    Non uso mai ammorbidenti, che aggiungono inquinamento, e alla lunga si depositano dentro el fibre e non vanno più via…
    Magari chi usa continuamente ammorbidenti profumati si chiederà come mai puzzano sempre di sudore, le maglie, nonostante la profumazione…
    ebbene, la risposta è che il sudore si fissa alle fibre grazie all’ammorbidente e non va più via….
    se invece si lavano con poco detersivo, mai ammorbidente, e si risciacqua con un poco di aceto o acido citrico, i panni escono puliti e non puzzano più…
    i profumi spruzziamoceli pure addosso e non sui panni! 😉
    Inoltre le fibre moderne di poliammide e poliestere, microfibre varie insomma, come pantaloni e intimo, non vanno MAI lavate con ammorbidente.
    Fa esattamente l’effetto opposto al cotone e fibre vegetali: li indurisce e li rovina.
    Io uso tantissimo le microfibre, intimo, sport, ect… e risciacquo sempre e solo con poco aceto: preserva i colori , specie il nero, e non indurisce le fibre (e non puzzano mai, come succede invece se vengono lavate con ammorbidente)
    Infine…. devo dire che diventa sempre più difficle trovare l’acido citrico….purtroppo, qui non lo si trova più, neanche nei negozi di zootecnica…
    Tranne in farmacia, per uso cosmetico, ma costa troppo.

    1. Ciao Morgana e grazie del commento.
      Hai proprio ragione, far capire che con poco detersivo si lava meglio e che l’ammorbidente profumoso è un autogol è difficilissimo! Molti non vogliono neanche provare a fare qualche tentativo.
      Mi dispiace che non riesci più a trovare il citrico, certo la farmacia non è la soluzione! Hai già visto qui? http://forum.promiseland.it/viewtopic.php?f=2&t=21686&hilit=mappa+acido
      Potresti trovare un rivenditore nella tua città inserendo il nome nella casellina “cerca”.
      Come forse avrai già letto sul sito, mi preme sempre spingere per l’uso del citrico perché oltre ad inquinare meno, con l’aceto rischi di corrodere seriamente la lavatrice! (Le prove ufficiali per valutare la qualità dell’acciaio inox si fanno infatti con l’acido acetico).
      ciao Sara

      1. Ciao mamma chimica, che bello il tuo sito! Da parecchi anni, per necessità (abitiamo lontani dai negozi e con 3 figli) e per scelta, mi sono rifiutata di portare a casa vado di plastica riempiti di acqua e inquinanti. Prima sono partita con l’ammorbidente ed il brillantante con acido citrico, poi con il detersivo x lavatrice. Uso la seguente formula: 20 g sapone Marsiglia in scaglie fatto apposta x detersivo (marca Marius Fabre) 1 lt di acqua, prima calda poi fredda. A volte aggiungo bicarbonato. All’inizio puzzavano un po’ i panni, ora regolate le dosi funziona bene e 900 g di sapone mi durano per almeno un anno e mezzo (14 euro in totale!) Mi intriga molto la tua formulazione, vista l’esperienza e le conoscenze che hai. La proverò! La mia curiosità è quindi: perché la mia attuale formula funziona e non ingrigisce anche se ha solo sapone Marsiglia in scaglie? Grazie, Irene

        1. Perchè ci vuole tempo…e forse hai acqua molto dolce.
          Ma stai accumulando anche molti residui negli scarichi i questo modo.
          Inoltre aggiungere bicarbonato non ha alcun senso chimico, è meno alcalino del marsiglia, butti materia prima e soldi per niente. Hai letto l’articolo https://www.mammachimica.it/perche-gli-asciugamani-lavati-puzzano/ ?
          Con il tempo lo sporco si accumula se non lavi bene e alla puzza poi ci si abitua 🙂
          Comunque, se ti trovi bene continua…io do consigli basati sulla chimica degli ingredienti, usando appunto quelli che servono, ma non vendo prodotti, ognuno lava come gli pare!
          Sono contenta che ti piaccia il mio blog!
          Ciao Sara

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