Ecolabel

La certificazione Ecolabel è un marchio di qualità ecologica concepita e garantita dalla UE.
Si riconosce dal simbolo del “fiorellino europeo” riportato direttamente in etichetta.
Secondo me è un ottimo compromesso di performance-prezzo-impatto ambientale tra i prodotti ecologici di nicchia e quelli commerciali famosi, più economici ma inquinanti.
Inoltre i prodotti Ecolabel si possono anche trovare nei supermercati e nei discount…
ecolabelUn prodotto o un servizio ottiene il marchio Ecolabel solo se:
1) è efficace (es. detersivi che lavino!)
2) non contiene sostanze pericolose per la salute
3) abbia un impatto ambientale minimo anche usando sostanze (o parti di molecola) di origine petrolifera.

Infatti CALCOLA esattamente l’inquinamento che il prodotto avrà durante “l‘intero ciclo di vita”, dalle materie prime fino all’arrivo nelle acque reflue. Quindi c’è attenzione anche al tipo di confezione o flacone. Non gli interessa invece l’origine della materia prima. In pratica l’obiettivo è che Ecolabel arrivi a coprire il 30% dei prodotti esposti in un negozio. (Ovviamente se fosse imposto di usare “solo” sostanze di origine vegetale, sarebbe un vero e proprio disastro ecologico, perché le piantagioni di cocco e di palma verrebbero devastate!)
L’Ecolabel è uno strumento che consente al consumatore di riconoscere facilmente, al momento dell’acquisto, i prodotti formulati secondo i 3 obiettivi posti dalla UE. Non solo sarà un acquisto ambientalmente consapevole, ma incoraggerà i produttori a progettare sempre più prodotti ecologici.
E’ stato introdotto con il Regolamento comunitario n° 880/92, che attesta specifici requisiti ambientali, definiti “criteri”, redatti dal Comitato dell’Unione Europea per il Marchio Ecologico (CUEME), su mandato della Commissione Europea. Questi criteri ambientali sono il risultato di validi studi scientifici e sono concordati tra tutti i paesi membri dell‘Unione Europea.Questo standard è valido e riconosciuto in tutti i Paesi che fanno parte della Comunità Europea.
Per avere il fiorellino europeo sull’etichetta di un prodotto o di un servizio bisogna rispettare i criteri stabiliti dalla Commissione che calcolano scientificamente l’impatto ambientale di tale bene.
La richiesta del marchio Ecolabel è “volontaria” da parte dell’azienda che vuole certificare i propri prodotti.
NON È UN’AUTO-DICHIARAZIONE DEL PRODUTTORE O DEL FORNITORE DI SERVIZI, perché l‘ottemperanza ai criteri ambientali è verificata, certificata e controllata da una “terza parte indipendente”, che procederà a rilasciare l’etichetta. Questa è una garanzia per il consumatore, ma è anche indice della serietà dello standard. Una volta aderito all’Ecolabel, l’azienda è tenuta al rispetto dei parametri tecnici fissati dalla UE.
Per verificare quali siano i prodotti che hanno avuto l’autorizzazione del marchio c’è il catalogo on line
Altre certificazioni (serie) come Ecocert, Natrue, Cosmos, ICEA, badano moltissimo all’origine della materia prima ma poco al “destino” nell’ambiente e comunque non lo calcolano scientificamente. Speriamo che in futuro i due sistemi si integrino e si completino (l’EcoBioControl, in pratica già lo fa).
Per es. le performance di lavaggio di un detersivo sono uno dei capisaldi della certificazione europea Ecolabel ed anche di ICEA, se “non lava” non otterrà nessuno dei due marchi.
Se un prodotto ecologico non lava, diventerà peggiore di quello sintetico, magari non ecologico, ma efficace!
Infatti, nel primo caso dovrò usare molto più detersivo o ripetere i lavaggi…
Le certificazioni come ICEA, ECOCERT ed ECOLABEL certificano solo il prodotto e non la ditta che li produce.
EMAS, invece, certifica l’azienda e non i prodotti.
Insomma, non vi resta che cercare e provare i fiorellini!
Per approfondire:
Ispra
EcoBioControl
Marchio Ecolabel European Commission

Articolo creato 111

26 commenti su “Ecolabel

  1. Ciao Carissima Mammachimica, sto iniziando ad usare i detersivi ecolabel come “primo passo” verso qualcosa di ancora più innocuo per l’ambiente, ancora non mi sento pronta per il fai da te.
    Volevo chiederti questa cosa, spesso i detersivi per il bucato ecolabel hanno solo la versione “standard” diciamo, con i normali detersivi io ero abituata anche ad avere un detersivo a parte per i delicati, uno più specifico per i capi scuri, etc.
    In generale queste distinzioni avevano senso o erano solo trovate commerciali? Un detersivo generico ecolabel può essere comunque buono/sicuro per i delicati o magari semplicemente va cambiato il dosaggio? Grazie mille

    1. Ciao e complimenti per il tuo impegno!
      Innnanzitutto quello per i capi scuri di certo è meglio averlo abbandonato…di solito o è un detersivo mooolto diluito, oppure ha un polimero scarsamente biodegradabile per non far trasferire il colore, o potrebbe avere l’enzima cellulase che “rasa” il tessuto, lo rende sempre nuovo e brillante…ma alla fine sparisce!
      Per i capi scuri, che vanno lavati a basse temperature per rimenere belli, basta un semplice detersivo liquido, ecolabel è perfetto.
      Per i delicati, i detersivi dedicati, dovrebbero avere un basso contenuto di non ionici, per non infeltrire per esempio. E in questo caso ha un senso acquistarli. Però li puoi egregiamenete sostituire così (non è una ricetta): https://youtu.be/g_a3Bg7KboY
      ciao Sara

  2. Ciao Sara, sembra che la lista ufficiale dei prodotti certificati Ecolabel non sia più disponibile: i link fanno girare a vuoto su vari siti della EU senza successo. Mi sbaglio? Grazie, ciao

      1. Ciao Sara, nella pagina che riporti il primo link ai “Prodotti” rimanda a un’altra pagina “not found” tuttavia nel menu in basso è possibile scegliere la voce “Prodotti Certificati” che rimanda alla ricerca corretta. Se si fa una ricerca generica escono tutti i prodotti in elenco. Grazie, ciao!

  3. Ciao, il tuo sito mi ha aperto un mondo, complimenti. Volevo solo chiederti a cosa corrispondono per esempio, 100 grammi di detersivo concentrato rispetto ad un non concentrato, grazie.

    1. Grazie dei complimenti.
      Di detersivo non concentarto magari ce ne vuole di più. Se vedi i dosaggi indicati nell’etichetta, a volte ci sono ecolabel che necessitano di 5g in 5 litri di acqua o di 2 g in 5 litri di acqua. Dipende appunto da quanta acqua contengono già loro (e sono così più o meno concentrati). Devi regolarti in base a quello che hai tu a casa.
      Ciao Sara

  4. Buongiorno Sara, grazie infinite per questo strumento che offri, di alta utilità e qualità. Dopo aver scoperto che il detersivo fai da te per i piatti che utilizzavo era una mezza bufala perchè privo di tensioattivi, ho cercato prodotti a marchio ecolabel e ho trovato un detersivo per i piatti col seguente INCI: Aqua, sodium laureth sulfate, sodium chloride, sodium lauryl sulfate, urea, sodium benzoate, citric acid, prunus armeniaca kernel extract, benzaldehyde, coco-glucoside, glyceryl oleate. Ho cercato sull’ecobiodizionario e il sodium benzoate risulta come proibita (fabrizio zago mi ha spiegato che è perché non è ancora stata fatta richiesta di ammissione alla lista dei biocidi per la detergenza; per i cosmetici è invece gialla, ma rimane proibita in detergenza), urea risulta un pallino rosso, benzaldehyde non l’ho trovato nei detergenti ma nei cosmetici ha due pallini rossi (potenziale allergene). È normale che un marchio Ecolabel abbia questi bollini rossi e uno nero? Non è polemica eh, sono consapevole che il marchio Ecolabel è un po’ un compromesso qualità / prezzo/ accessibilità. Ma volevo capire se questo prodotto è l’eccezione o la regola. Grazie mille

    1. Si, è normale che ci siano compromessi con l’ecolabel. L’ho sempre scritto. Loro calcolano scientificamente l’effcacia e l’impatto, ma si può sempre migliorare, certo!
      Però in questo caso non mi sembra così male: l’urea in cosmentica è VERDE (se lo posso spalmare sulla faccia certo al piatto male non farà e cmq non inquina); il sodium benzoate è quello più usato in cosmetica bio (giallo perchè cmq è un conservante e i batteri ovviamnete li deve uccidere e poi a qualcuno può dare allergia); idem per la benzaldeyde (certamente allergizzante ma di certo al non ai piatti…).
      Ciao Sara

  5. Ciao Sara, innanzitutto ti faccio i miei complimenti per il sito e tutti i consigli che ci dai. Ho deciso di cambiare stile e andare alla ricerca di prodotti bio per la pulizia della casa e per la cosmesi personale e del bimbo. Faccio parte di un GA della mia città che punta tutto sull’acquisto di prodotti bio sia in termini di detersivi che in termini di abbigliamento. I marchi più gettonati sono OFFICINA NATURA e prodotti PERCARBONATO.it oltre a MONDVERD e via dicendo. La mia domanda è questa: dal momento che ho decisione di passare ad uno stile più green, ma in casa ho ancora qualche prodotto con inci pessimo (detersivi piatti, lavatrice, anticalcare, brillantante…) come posso usarli ? O devo per forza buttarli ? Ah, ancora una domandina: quando scrivi nelle tue ricette “fai da te” il “detersivo piatti concentrato ecolabel” ti riferisci in particolare ad una marca o vanno bene tutte ? Io ho in casa un “piatti concentrato” della Conad linea Verso Natura, lo posso utilizzare per queste ricette ? (Inf. 5%: tensioattivi anfoteri. Tra 5 – 15%: tensioattivi anionici. Altri componenti: Conservanti: Phenoxyethanol, Potassium sorbate). Profumo.
    Grazie mille e continua così perché ci illumini con spiegazioni scientifiche in un mondo (anche virtuale) non sempre chiarificante.
    Ciao

    1. Ciao e grazie dei complimenti che faccio anche te dato che hai deciso di cambiare stile di vita! Ottime le scelte del tuo gas.
      Però mai buttare detersivi che ormai hai comprato, Usa li è non riprenderli più, buttandosi inquineresti e basta.
      Il detersivo che hai va bene, quello che uso io è ecolabel, un marchio europeo di qualità, molto efficace, poco impattante e dai costi paragonabili a quelli normalmente in commercio (se ti interessa ho scritto un articolo apposta).
      Per me il det piatti ecolabel della lidl è il migliore per fare i detersivi.
      Ciao
      Sara

  6. Grazie di tutto. Ho fatto una ricerca sul catalogo, ci sono solo 3 ditte italiane e nei loro siti non è facile trovare il singolo prodotto marchiato ecolabel. Ho dovuto scrivere una email e tutt’e 3 le aziende…ma la scelta è veramente risicata e la ricerca lunga…di quei marchi stranieri ce né qualcuno commercializzato in italia? In quali catene di supermercati o discaunt?
    Grazie

    1. Ciao Michele,
      puoi trovare i prodotti ecolabel nei supermercati:
      Coop, Todis, In’s, Carrefour, panorama, Lidl, mi sembra anche conad ma non ne sono sicura.
      Ciao
      Sara

  7. Ti scrivo gli ingredienti “rossi” che ci sono nella mia crema: Dimethicone, disodium edta, butylphehyl methylpropional, c12-15 alkylbenzoate, triethanolamine, carbomer, polysorbate 20. Ciao Marina

    1. Se c’è un silicone, cioè il dimethicone, certamente nessuna certificazione seria eco bio potrà mai certificare tali prodotti. I siliconi sono assolutamente non biodegradabili. Anche gli altri ingredienti non sono Eco, insomma sembra una normale crema, anzi peggiore di alcune che si trovano anche ai discount…

      1. Grazie Mammachimica, cinque anni fa trovai sul tuo sito la ricetta per preparare il detersivo liquido Ecolabel. Mi sono procurata i prodotti per realizzarlo e da allora uso solo quello per bianchi e colorati (non per i delicati).Con i bianchi aggiungo due cucchiai di percarbonato con una temperatura di 60 gradi e faccio l’ammollo.
        Sono molto soddisfatta e consiglio di provare anche a chi vuole usare un detersivo meno impattante per l’ambiente e con un costo minore rispetto agli Ecolabel in commercio.
        Ciao Annamaria

  8. I prodotti sono UMICA spa. Grazie per la tua disponibilità, non avevo scritto il nome perché non sapevo se poteva essere un problema. Allora se trovi altre informazioni ti chiedo di tenermi aggiornata, grazie tante! Ciao Marina

    1. Ciao Marina,
      Qui puoi scrivere tutte le marche che ti pare, tranquilla!
      Come vedi non ho banner pubblicitari, nessuno mi paga e mi baso solo sulla composizione chimica. Quindi posso parlare di chi mi pare ci mancherebbe!
      Su quei prodotti c’è stata una discussione anche sul forum di Zago, avevano scritto in ci sbagliati, ecc. Se ti interessa vedi quihttp://forum.promiseland.it/viewtopic.php?f=2&t=46425&p=388450&hilit=Umica#p388450

  9. Ciao Sara, una mia amica sta vendendo dei prodotti per la cosmesi ed e’ straconvinta che siano naturali( io no), perché dice che sono certificati da biocert Italia. Tu la conosci? Sai dirmi qualcosa? quando cerco “certificazioni eco bio” escono diverse sigle ma questa no. Ho comprato una crema corpo (150ml 21€), ho consultato il biodizionario e ci ho trovato: 3 componenti con due bollini rossi, 4 componenti con un bollino rosso, e altri con bollino giallo. Inoltre i responsabili dicono che il biodizionario non va consultato!!!! E insistono che questi prodotti sono certificati, ma sulla confezione non c’è nessun logo di nessuna certificazione. Chiedo a te che sicuramente sei più aggiornata, grazie infinite come sempre! Ciao marina

    1. Ciao Marina,
      Ecocert è una certificazione considerata seria, biocert non la conosco.
      E comunque non mi hai scritto il nome della linea di prodotti a cui poter risalire agli inci. Magari i rossi sono solo allergeni e se tu non lo sei forse per te non è un problema.
      In effetti è comunque strano che si vantino di una certificazione e poi non la mettano sull’etichetta…
      Mandami il nome dei prodotti e vedo se trovo info.
      Ciao Sara

  10. quindi se un prodotto ha certificazione ecocert ha sicuramente materie prime di origine vegetali, ma il dubbio è la ricaduta sull’impatto ambientale di qualche ingrediente. Per un prodotto con certificazione ecolabel le materie prime potrebbero avere origine anche animali (es. sebo animale)… Oh no… pensavo di aver risolto acquistando alcuni detersivi al super tipo viviverde, w5 o icefor… Cosa faccio ora???

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